27 settembre, 2006

Eutanasia: è necessario riflettere ed è importante evitare confusioni tra eutanasia e testamento biologico.

Vorrei valutare soggettivamente alcuni aspetti del problema partendo dall’esperienza maturata in alcuni paesi europei.
In Europa ci sono due esempi di pratica di eutanasia quello Olandese e Belga e quello Svizzero. In Olanda c’è una recente legge che regola la materia anche se la pratica era già accettata dagli anni 70: Si tratta di eutanasia attiva e volontaria per cui il medico su richiesta del paziente che si trova in condizioni di salute irreversibile pratica una iniezione letale. Sull’eutanasia in Olanda sono state fatte molte inchieste volute proprio dal governo già dal 1993. E’ emerso che,in una percentuale di casi, il medico agisce in assenza di richiesta del paziente facendo così una eutanasia involontaria. Ultimamente inoltre si sta discutendo sulla possibilità di estendere l’eutanasia anche ai neonati affetti da patologie terminali anche se questo è un aspetto che lascia perplessi e preoccupati.
In Svizzera invece l’eutanasia attiva privata è vietata e non si può attuare. E’ possibile invece in suicidio assistito. L’articolo della legge svizzera che vieta l’aiuto al suicidio è formulata così: chi per motivi egoistici aiuta qualcuno a suicidarsi è punito ecc. ecc.. Questa legislazione però afferma che se non viene fatto per motivi egoistici ma si dimostra che il malato era particolarmente sofferente questa pratica si può fare. In cosa consiste:al paziente viene fornita una bevanda letale che prende da solo: Quindi è suicidio. Questa bevanda è fornita dai volontari delle associazioni pro eutanasia. Non è necessario che ci sia un medico. Essi vanno dai soci che ne hanno fatto richiesta e portano questa bevanda. Questa pratica garantisce molto di più l’autonomia e la volontà del paziente e mette a riparo da possibili abusi. Inoltre in questo caso non è lo stato ad intervenire tramite il suo servizio sanitario. E’ una questione privata tra il paziente e chi lo aiuta. Così viene evitato il problema più grosso per accettazione dell’eutanasia. Non è tanto lo scontro tra morale religiosa e morale laica, per il fatto che lo stato,che ha il dovere primario di difendere il diritto alla salute dei cittadini e per primo la salute di quelli più deboli, non cominci a fare delle eccezioni per quanto giustificate si voglia a questo suo dovere fondamentale. E’ questa la ragione per cui l’eutanasia non è permessa nel mondo quasi in nessun paese. Solo l’Oregon negli Stati Uniti accetta il suicidio assistito. Credo che di questo dobbiamo molto parlare. Il Testamento biologico è un’altra questione che con l’eutanasia non ha nulla a che fare. E’ un altro problema che non bisognerebbe confondere.

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