27 settembre, 2006

Vade retro traffico: a Roma arrivano i poteri speciali

Firmato ieri dal Presidente del Consiglio il decreto che attribuisce al Sindaco della capitale poteri speciali -fino al dicembre 2008- riguardo ad interventi e opere strutturali per la mobilità, il traffico, la riduzione dell'inquinamento. Già stamane in Campidoglio è in calendario una riunione operativa, convocata dal sindaco Veltroni con gli assessori competenti, per predisporre le prime ordinanze, tra cui il piano sulle opere strutturali da realizzare: il decreto sui poteri speciali, atteso da anni, per Roma può concretamente rappresentare un punto di svolta. In sintesi, il decreto si traduce in iter più rapidi per attuare opere e interventi che migliorino la mobilità e combattano il traffico: un corposo pacchetto in cui rientrano sì i parcheggi, ma anche viabilità, trasporto pubblico, corsie preferenziali. E anche assunzioni di vigili urbani. Riconosciuta l'emergenza traffico che affligge la capitale, Veltroni come commissario straordinario potrà avere in materia di traffico e mobilità poteri analoghi a quelli riconosciuti sin dal 2001 al sindaco di Milano e poi successivamente ai primi cittadini di Catania e Palermo. I poteri attribuiti in genere ai sindaci consistono essenzialmente nella possibilità di intervenire per regolare il traffico e la mobilità, ad esempio istituendo parcheggi, aree pedonali, corsie preferenziali, oppure installando nuovi impianti per il controllo della sosta e della mobilità acquistati con procedure accelerate; nella realizzazione di parcheggi pertinenziali, a rotazione o di scambio, anche in deroga alla legge che regola tali interventi; in interventi per il potenziamento del trasporto pubblico, con l'acquisto di mezzi, e la realizzazione di opere di completamento di quelle già in corso; nella realizzazione e qualificazione delle infrastrutture viarie del trasporto e della mobilità. Tutti questi interventi possono essere attuati derogando, entro limiti dati, alle normative sugli appalti pubblici e a quelle in materia urbanistica, snellendo le procedure -fermo restando il parere delle sovrintendenze. Dunque i nuovi poteri del sindaco potranno incidere sui tempi di realizzazione del pacchetto di opere già messe in programma dal Campidoglio, che ammontano a circa 793 milioni di euro: non si tratta, infatti, di fondi aggiuntivi, ma della possibilità di spendere risorse già disponibili nel bilancio comunale in maniera accelerata.

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