29 gennaio, 2007

Il Comune aiuta a "Riprendere il filo" contro violenza e sfruttamento


La moda contro la violenza e lo sfruttamento: "Per riprendere il filo. Percorso formativo per uscire dal disagio" è il titolo del progetto di formazione professionale rivolto a un gruppo di ragazze vittime di emarginazione e violenza.

Il progetto è un'idea del presidente di Alta Roma Stefano Dominella ed è realizzato in collaborazione con l'Assessorato della Politiche Sociali del Comune di Roma, Irfi (Azienda speciale per la Formazione della Camera di Commercio di Roma), la Provincia di Roma (che ha finanziato tutto il percorso formativo), CNA/Scuola di Moda 'Ida Ferri' (Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola e Media Impresa) che ospita il corso. Il progetto inoltre si avvale del patrocinio del Segretariato Sociale Rai.
L'iniziativa ha tra i suoi obiettivi principali la formazione professionale di un gruppo di ragazze, molte delle quali provenienti dall'Est europeo, vittime di emarginazione e violenza. 12 donne, inserite per diversi motivi nel circuito di accoglienza del Comune di Roma. Tutte ragazze giovanissime (la più giovane ha 18 anni e la più grande 27), provenienti per la maggior parte da paesi dell'est Europa (6 Romania; 2 Bulgaria; 1 Moldava; 1 Albania; 1 Brasile; 1 Italia), con storie già molto pesanti alle loro spalle.
Alcune di loro (8 in particolare) provengono dal Progetto "Roxanne" del Comune di Roma per donne vittime di tratta sessuale. Donne che hanno condiviso viaggi simili, partendo dal loro paese alla ricerca di un futuro migliore. Al loro arrivo in Italia si sono trovate, invece, costrette con la violenza a prostituirsi. Donne che con il loro coraggio e con il sostegno del Servizio "Roxanne" sono riuscite a liberarsi dai loro sfruttatori, e stanno lavorando per avere un futuro diverso.
Le altre 4 invece sono state accolte nella rete del Comune di Roma per mamme con bambino in condizioni di fragilità. Finire per strada con un figlio piccolo purtroppo e' quello che può capitare a madri che non vogliono più subire la violenza dentro casa, che devono gestire separazioni segnate da gravi problematiche socio-economiche e da conflitti familiari, che vivono la difficile condizione di migranti. La costante è che queste donne sono sole con i loro figli a dover affrontare situazioni dure e difficili, ma sono anche donne piene di coraggio e capaci di reagire e pensare a un futuro migliore per loro stesse e per i figli che hanno messo al mondo.
Il laboratorio, coordinato da Deanna Ferretti e partito lo scorso 4 dicembre presso la Scuola di Moda Ida Ferri, prevede oltre 700 ore di corso e di attività didattica, volti alla formazione di modelliste. La prima parte del workshop prevede la realizzazione di veri e propri capi di abbigliamento ispirati alla tunica romana, che saranno presentati durante la sfilata del prossimo 29 gennaio.
In programma anche brevi lezioni di stile e storia della moda, tenute dalla storica del costume Bonizza Giordani Aragno. Da febbraio 2007 prenderà il via la seconda parte del corso, coordinato da Anna Fiorelli,. Alla fine del percorso didattico – luglio 2007 - le aspiranti modelliste avranno la possibilità di accedere a stage formativi presso note griffe italiane.
Un progetto che si fa anche portavoce delle esigenze di numerose aziende, della necessità urgente di 'modelliste', una figura fondamentale per le maison che, da qualche anno, sembra in via d'estinzione. Il corso avrà un tutor d'eccezione, lo stilista Santo Costanzo, creatore dei costumi del film Pinocchio di Roberto Benigni.

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