14 febbraio, 2007

La festa di San Valentino


La festa di San Valentino venne istituita un paio di secoli dopo la morte di Valentino, nel 496, quando papa Gelasio I decise di contrapporre alla festività pagana della fertilità (i lupercalia dedicati al dio Luperco) sostituendola con una ispirata al messaggio d'amore diffuso dall'opera di San Valentino. Ricorre annualmente, il 14 febbraio.
• Molte località dedicano eventi e manifestazioni alla festa degli innamorati, tra queste, negli ultimi anni emerge la festa organizzata da Montalto Ligure, il Paese Romantico il piccolo borgo della Valle Argentina, nell'Imperiese, nella quale le coppie partecipanti, cullate dalle note di sassofoni e violini dislocati nei più suggestivi angoli del paese, possono godere dell'atmosfera medievale del borgo, gustando una cioccolata calda o viziandosi con Fragole e Champagne all'aperto, nella magica notte a loro dedicata.
• I festeggiamenti più grandi si svolgono a Terni, dove la città si veste a festa per onorare il Santo Patrono, con manifestazioni nelle piazze più importanti e celebrazioni in onore di tutti gli innamorati, giovani e meno giovani. Nella Basilica di San Valentino, tutte le coppie d'Italia che si sposeranno entro l'anno si riuniscono nelle celebrazioni per la benedizione del loro amore, possono prendere parte alla grande fiera e partecipare agli eventi valentiniani, che coinvolgono l'intero mese di Febbraio. Inoltre a tutti coloro che festeggiano una ricorrenza particolare del loro matrimonio (25 anni, 30, 40, 50 ...) sono dedicate Messe
Leggende agiografiche

Sono molte le leggende, entrate a far parte della cultura popolare, su episodi riguardanti la vita di Valentino da Interamna:
• una leggenda narra che Valentino, graziato ed "affidato" ad una nobile famiglia, avrebbe compiuto il miracolo di ridare la vista alla figlia cieca del suo carceriere, Asterius: Valentino, teneramente legato alla giovane, la salutò con un messaggio d'addio che si chiudeva con le parole: dal vostro Valentino ....
• un'altra narra come un giorno il vescovo, passeggiando, vide due giovani che stavano litigando ed andò loro incontro porgendo una rosa e invitandoli a tenerla unita nelle loro mani: i giovani si allontanarono riconciliati.
• secondo un altro racconto popolare, Valentino, già vescovo di Terni, unì in matrimonio la giovane cristiana Serapia, gravemente malata, e il centurione romano Sabino; l'unione era ostacolata dai genitori di lei ma, chiamato dal centurione al capezzale della giovane morente, Valentino battezzò dapprima il giovane soldato e quindi lo unì in matrimonio alla sua amata, prima che entrambi cadessero in un sonno profondo.

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