31 marzo, 2007

IN 15 MILA CON EMERGENCY IN PIAZZA NAVONA


ANSA : ROMA - Sono stati circa 15 mila, secondo una stima degli organizzatori, i partecipanti alla manifestazione nazionale in Piazza Navona a Roma, organizzata da Emergency per chiedere la liberazione dei due afgani ancora non rilasciati dopo la liberazione del giornalista di Repubblica Daniele Mastrogiacomo. Tra i tanti cittadini anche esponenti politici come Paolo Cento, Russo Spena e il capogruppo dei Verdi alla Camera Bonelli. Numerosissimi i giornalisti che hanno testimoniato con la loro presenza l'adesione all'appello dell'organizzazione di Gino Strada per la liberazione di chi ha contribuito alla liberazione di Daniele Mastrogiacomo.
TANTI PALLONCINI COLORATI
Oltre alle parole, tante, dette dalle molte persone che si sono avvicendate sul palco di Emergency a piazza Navona, la liberazione di Rahmatullah e Adjmal e' stata chiesta anche liberando sul cielo di piazza Navona centinaia di palloncini colorati, alcuni dei quali avevano attaccate le foto dei due prigionieri in Afghanistan. Un lungo applauso delle centinaia di persone che hanno partecipato al presidio organizzato dall'organizzazione di Gino Strada ha accompagnato il volo dei palloncini.
STRADA, RICHIESTA LIBERAZIONE SIA UFFICIALE
''Chiedo che la richiesta di liberta' immediata di Rahmatullah sia fatta pubblicamente''. E' quanto ha chiesto il fondatore di Emergency, Gino Strada, parlando in collegamento telefonico ai partecipanti alla manifestazione.
Strada ha detto ''non ci fidiamo di quello che si dicono tra loro'' i capi di governo, ''chiedo il rispetto dei fatti tra Karzai e Prodi, la richiesta immediata di scarcerazione del nostro collega deve essere ufficiale da governo a governo''. Strada, che ha parlato tra gli applausi delle centinaia di persone presenti nella piazza, ha ricordato che ''sono undici giorni che chiediamo che vi sia da parte del governo italiano questa richiesta. Ci si dice che si sta facendo il possibile. La liberazione - si e' chiesto - rientra nel possibile o e' esclusa?''. Il leader di Emergency ha aggiunto: ''vogliamo che a pagare non sia un cittadino afgano per le beghe tra i governi. Noi vogliamo tornare a lavorare, noi facciamo un lavoro diverso da quello della politica, siamo in Afghanistan per salvare vite umane e vogliamo tornare a farlo senza interferenza da parte politica, la nostra e' una battaglia di civilta'''.
PRODI, LAVORIAMO PER COLLABORATORE EMERGENCY
Il governo Prodi sta lavorando per la liberazione del collaboratore di Emergency con la stessa intensita' con la quale ha lavorato per la liberazione di Mastrogiacomo. Lo ha assicurato il presidente del Consiglio Romano Prodi, intervenuto nel pomeriggio a San Lazzaro all'inaugurazione di una mediateca del Comune. Quello per Mastrogiacomo ''e' stato un lavoro serio da governo a governo come bisogna fare in questi casi. Un lavoro altrettanto serio stiamo facendo per il collaboratore di Emergency che in questi giorni e' stato trattenuto, non sappiamo con quali accuse e questo ci turba. Ci auguriamo - ha detto ancora Prodi - che possa essere presto rilasciato. L'ho chiesto a Karzai con la stessa intensita' usata per il caso Mastrogiacomo''.

LA NOTA DEL GOVERNO
"La presidenza del Consiglio e il ministero degli Esteri continuano attivamente a lavorare per ottenere la liberazione di Adjimal Nashkbandi e di Rahmatullah Hanefi, coinvolti nella vicenda di Daniele Mastrogiacomo ed ancora prigionieri in Afghanistan": è quanto si legge in una
nota della presidenza del Consiglio dei Ministri.
"L'impegno del governo, identico a quello che ha consentito la liberazione di Daniele Mastrogiacomo - conclude la nota - è determinato a far sì che Adjimal Nashkbandi e Rahmatullah Hanefi possano riabbracciare al più presto le loro famiglie".
BEPPE GRILLO, APPELLO PER LIBERAZIONE AFGHANI
Con un collegamento radiofonico trasmesso dal palco di Emergency a Piazza Navona, Beppe Grillo ha lanciato il suo appello per la liberazione dei due afgani ancora non tornati in liberta' dopo il rilascio di Daniele Mastrogiacomo.
Con il linguaggio che gli e' proprio, Grillo ha detto che in Italia ''si mischia tutto, politica estera e politica interna'' ed ha ripetuto quanto aveva avuto modo di dire di recente: ''abbiamo ministri degli esteri che andrebbero mandati in Afghanistan, invece di fare interviste a Vanity Fair'', usando un'espressione colorita che aveva gia' utilizzato nei giorni scorsi. ''Dovrebbero essere li' - ha urlato - perche' bisogna andare in Afghanistan e dire che il governo italiano vuole Rahmatullah e Nashkbandi entro 24 ore''. Grillo ha chiesto che si dica ''basta alle guerre non volute'' ed ha aggiunto: ''io faccio quello che posso per sostenere Gino Strada, l'unico pacifista''. E ha chiuso il collegamento dicendo: ''contate su di me''.

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