13 giugno, 2007

Dal 2 al 7 luglio la fiction sul grande schermo


Numeri da grande festival quelli della prima edizione del “Roma Fiction Fest”, in programma a Roma dal 2 al 7 luglio nelle sale cinematografiche di Roma e di alcune città del Lazio. Nel Multisala Adriano di piazza Cavour, che con le sue 10 sale sarà una delle location protagoniste dell'evento, il Festival della fiction è stato presentato oggi dal presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo, dal presidente della Provincia di Roma Enrico Gasbarra, dal direttore artistico del Festival, Felice Laudadio e dal presidente dell'Associazione Produttori Televisivi (APT) Fabiano Fabiani. Presenti anche l'assessore regionale alla Cultura Giulia Rodano e Goffredo Bettini, presidente della Fondazione Cinema per Roma.

Centoquaranta titoli, tra anteprime assolute e programmi già visti e in alcuni casi replicati; 13 sale coinvolte, tra cui l'Auditorium Conciliazione, la Casa del Cinema e lo stesso Adriano; tre categorie di premi, oltre a cinque premi alla carriera che andranno ad Andrea Camilleri, Jacqueline Bisset, Margarethe Von Trotta, Michele Placido ed Ettore Bernabei. E cinque convegni, tra cui quello del 5 luglio su 'la Fiction tv, una grande opportunità italiana', che vedrà protagonisti tra gli altri il ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni, il presidente Marrazzo e il sindaco Veltroni, e i numeri uno di Rai e Mediaset, Claudio Petruccioli e Fedele Confalonieri.

" Senza questa manifestazione - ha dichiarato il presidente Marrazzo - rischiavamo che uno dei settori più importanti dell'economia non avesse una grande vetrina sul territorio. Il mio intento – ha aggiunto - era quello di portare a Roma un prodotto che fa grande la televisione italiana ma anche chi la tv la fa".

Tre le sezioni in concorso, con altrettante giurie di 30 spettatori volontari scelti per metà dal Festival e per l'altra metà attraverso un concorso lanciato da 'Tv Sorrisi e Canzoni': Tv movies, Miniserie e Seriale. Tra i 15 Tv movies, titoli come il mistery 'Nora Roberts', interpretato da Claire Forlani e Jacqueline Bisset, 'Noi due' con Giulia Steigerwalt e CLaudio Bigagli, e 'Monsieur Max' di Gabriel Aghion. Mentre tra le 14 miniserie, spiccano 'Caterina e le sue figlie 2', con Virnma Lisi, Nancy Brilli e Giuliana De Sio, e l'atteso 'L'Ultimo padrino', la vita di Provenzano raccontata da Marco Risi, con Michele Placido nei panni del boss mafioso. Altra biografia impegnata, quella del 'Generale Della Chiesa', con Giancarlo Giannini e Stefania Sandrelli. Più variegata la sezione 'Seriale', con prodotti giapponesi, americani, inglesi, russi, colombiani, ma anche il nostro 'La squadra 8', con Renato Carpentieri e Massimo Bonetti. Uno spazio è riservato anche per la fiction italiana già edita, dove 16 opere trasmesse su Rai e Mediaset da settembre 2006 a maggio 2007 verranno giudicate da cinque critici stranieri. Si daranno battaglia tutti i colossi della passata stagione: da 'Nassiryia' con Raul Bova a 'L'amore e la guerra' di Giacomo Campiotti con Martina Stella; da 'Il Pirata Marco Pantani' di Claudio Bonivento al 'Papa Luciani' magistralmente interpretato da Neri Marcore', fino al recentissimo 'Maria Montessori' con Paola Cortellesi. E ancora tributi (come quello alla Von Trotta), incontri, convegni, retrospettive.

Saranno 8 le anteprime della sezione non competitiva: dalla vita di Rino Gaetano con Claudio Santamaria (che nel film canta anche, e si esibirà in mezz'ora di concerto dopo la premiere) al Caravaggio con Alessio Boni, dai nuovi attesissimi episodi inediti del serial americano 'Lost' a 'O' Professore' con Sergio Castellitto nella parte di un insegnante nel difficile quartiere napoletano di Scampia. E poi due proposte diverse ma di grande spessore: 'Eine Einzige Tablette', coraggiosa miniserie tedesca sui tragici effetti di un tranquillante che fece nascere 10.000 bambini deformi, e la maratona di 'Guerra e Pace', con tra gli altri Andrea Giordana e Malcolm McDowell, 400 minuti in anteprima mondiale per la nuova versione del capolavoro di Tolstoj. Commentando il cartellone degli eventi Marrazzo ha poi dichiarato: "è un programma molto ricco, sembra un palinsesto ma che fa capire che dietro a tutto questo c'è un distretto dell'audiovisivo, un lavoro che non deve essere disperso”.

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