30 giugno, 2007

Pinelli e la Roma dell'800 a Palazzo Braschi


E' stata inaugurata ieri al Museo di Palazzo Braschi la mostra che racconta la Roma dell'800 attraverso gli acquerelli di Achille Pinelli (figlio del più famoso Bartolomeo). Dal 28 giugno al 16 settembre verranno esposti 70 quadri, realizzati dall'artista tra il 1832 e il 1835, che documentano aspetti della città scomparsi o radicalmente mutati nel corso del tempo.

La mostra, promossa dall'assessorato alle politiche culturali del Comune di Roma, testimonia come in un'epoca in cui la fotografia era assente, gli acquerelli di Achille Pinelli rappresentassero non solo preziose opere d'arte, ma un vero e proprio inventario di edifici (alcuni dei quali non più esistenti).

Un esempio tra i più significativi è la chiesa di San Gerolamo degli Schiavoni, anticamente situata presso il Porto di Ripetta, che fu poi sacrificato a causa dei lavori per la realizzazione dei muraglioni sul Tevere.

Nei dipinti del Pinelli si ritrovano quasi sempre vivaci scene di vita quotidiana come nel caso della tavola dedicata a Santa Maria della Scala (che presenta in primo piano la festa dei montanari abruzzesi culminante con il "Ballo dell'orso") o nella processione davanti alla chiesa della Natività di Gesù in Piazza Pasquino, con i confratelli preceduti da un "mannataro" in livrea.

Sempre in occasione della mostra verranno esposte anche alcune scene derivanti dalle famose incisioni di Pinelli padre come "Bottega del ciabattino" e la " Carrettella delle ottobrate".

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