10 giugno, 2007

PROMEMORIA 9 giugno 1934 - Paperino appare per la prima volta nel cartone animato di Walt Disney La gallinella saggia (The wise little hen)


Paperino (Donald Duck in inglese) è un personaggio dei fumetti e dei cartoni animati della Walt Disney.
È un'anatra bianca con becco e zampe arancioni. Solitamente indossa una blusa e un berretto da marinaio — ma senza pantaloni (tranne quando va a nuotare). Alcuni credono che la Finlandia lo abbia censurato perché non porta i pantaloni, ma è una leggenda urbana [1].
Creato nel 1934 da un disegnatore ignoto (la Disney, infatti, ha molto probabilmente gettato il model sheet originale che servì come traccia per il suo esordio, probabilmente non aspettandosi più di doverlo utilizzare, almeno con quell'aspetto), esordisce, nel cartone animato del 9 giugno dello stesso anno dal titolo La gallinella saggia (The wise little hen), con il nome di Donald Fauntleroy Duck e noto in Italia con il nome di Paolino Paperino, vera e propria star della scuderia di personaggi dello Studio di animazione fondato da Walt Disney.
L’esordio
In questo cartone, diretto da Wilfred Jackson, Paperino è il presidente del Circolo dei pigri, che ha come secondo associato tal Meo Porcello, prima spalla dell'irascibile e svogliato papero Disney. I due si rivelano degli inguaribili scansafatiche, e solo la bontà e la perseveranza della buona Gallinella li guarirà dalla pigrizia.
È con queste caratteristiche che Paperino continua a mietere successi al cinema e ad iniziare una lunga e ancor più soddisfacente carriera nel mondo dei fumetti. Il suo esordio sulla carta stampata è datato 16 settembre 1934 per mano di Al Taliaferro sulle daily strips americane. Su testi di Ted Osborne, fa il suo esordio nelle tavole settimanali la storia I due fannulloni, nota anche come Paperino e la Gallinella Saggia, che è in effetti una riduzione, o meglio una reinterpretazione del suo esordio cinematografico.
Da lì in poi, Paperino continua la sua scalata al successo. Lo stesso Taliaferro ne è artefice e protagonista, ottenendo la gestione anche delle successive strisce giornaliere, che disegnerà fino al 18 gennaio 1969, data dell'ultima striscia a fumetti firmata dal cartoonist del Colorado, edita appena due settimane prima della sua morte.
Il Paperino statunitense, comunque, è un papero sì sfortunato, come nelle storie italiane, ma unisce un certo carattere arraffone e un po' scansafatiche, caratteristica che poi manterrà nel nostro paese anche dopo l'avvento di Carl Barks, grazie ai testi di Guido Martina. Questa visione del personaggio è coerente con il clima da economia di guerra esistente all'epoca. Paperino fu inoltre, come molti altri personaggi dei fumetti dell'epoca, utilizzato per la propaganda anti-nazista e anti-fascista. La differenza con il papero dei nostri giorni è enorme.
Una prima crescita del personaggio avviene quando questi finisce tra le capaci mani di Floyd Gottfredson. Alla ricerca infatti di una spalla perfetta per le storie di Topolino, il cartoonist dello Utah inzia a far recitare insieme i due personaggi, prima in coppia, come in Topolino e il mistero dei cappotti, o, in terzetto insieme a Pippo, nelle storie Topolino giornalista e Topolino nella casa dei fantasmi. Il grande successo di Paperino e la contemporanea crescita come personaggio di Pippo, però, contribuiscono alla separazione tra i due e alla creazione delle due linee principali di personaggi Disney (topi e paperi) che solo in particolari occasioni, come le feste natalizie, si riuniscono con la compresenza di personaggi di Paperopoli assieme a personaggi di Topolinia.

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