26 luglio, 2007

Primo centro italiano rifugiati, da ottobre a Casalotti


Aprirà all'inizio del prossimo ottobre e sarà il primo in Italia: verrà realizzato a Boccea, in zona Casalotti, il centro polifunzionale per 400 immigrati richiedenti asilo, rifugiati e sotto protezione umanitaria. L'accordo per l'istituzione del centro è stato siglato dal ministro dell'Interno Giuliano Amato e dal sindaco Veltroni.

Un luogo di accoglienza, ha commentato il sindaco, per favorire l'integrazione di chi "viene in Italia per fuggire da regimi e da guerre, da situazioni che minacciano l'incolumità personale". Una scelta "di maturità civile", dove "l'integrazione è tutt'uno con la capacità di accoglienza" e, quando necessario, "con la repressione".

La nuova struttura, ha proseguito Veltroni, sarà il cuore della rete romana di accoglienza, che comporterà anche un accordo a tutto campo con la Prefettura per la sicurezza. Tornando al centro rifugiati, il sindaco ha concluso osservando che si tratta "di persone che cercano di sopravvivere", interessati ad evitare minacce, non a minacciare.

La 'casa dei rifugiati' sarà una struttura a quattro piani con gli alloggi, un grande atrio, un giardino, la mensa, il settore destinato allo studio completo di aule e servizi, una sala riunioni, un teatro, la palestra e anche la chiesa.
Il progetto prevede tre fasi di accoglienza: quella temporanea, quella finalizzata a permettere 'l'inclusione socio-lavorativa' di queste persone ed infine l'ospitalità in semi autonomia di chi ha trovato un lavoro e contribuisce al pagamento dell'alloggio.

L'area residenziale si propone di dare ospitalità a uomini, donne, nuclei familiari in stato di disoccupazione o che non sono ancora pienamente in grado di sostenersi economicamente. Il centro sarà dotato di una postazione di polizia municipale, di servizi di mediazione linguistica, assistenza sociosanitaria e sociolegale.

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