14 dicembre, 2007

Obbiettivo S. Pietro: al Museo di Roma mostra fotografica con la Basilica protagonista


Apre oggi al pubblico, al Museo di Roma Palazzo Braschi, la mostra "San Pietro. Fotografie dal 1850 ad oggi", presentata dall'Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Roma e dal Comitato Nazionale per le celebrazioni del V centenario della fondazione della Basilica di San Pietro.

La rassegna, promossa per la ricorrenza dei 500 anni dalla fondazione della Basilica di San Pietro, ripercorre la storia della riproduzione della Basilica Patriarcale nel campo del vedutismo fotografico, e rimarrà aperta dal 14 dicembre al 30 marzo 2008.

Piatto forte dell'esposizione novanta straordinari esemplari di grande e grandissimo formato, selezionati dalle ampie collezioni dell'Archivio Fotografico Comunale custodito presso il Museo di Roma, integrati da un piccolo lotto di fotografie contemporanee provenienti dall'archivio della storica agenzia Magnum Photos.

Un percorso storico-fotografico singolare, che parte dalle sperimentazioni fotografiche della prima metà dell'Ottocento, simili a dipinti e incisioni, per arrivare ai cambiamenti stilistici prodotti dalle foto d'agenzia scattate per reportage giornalistici. Né mancano, in questa piccola storia del 'vedutismo a soggetto' le foto d'autore: si va da Gianni Berengo-Gardin a Mario Cresci, da David Seymour e Leonard Freed a Mimmo Jodice e Martin Parr, operatori della Magnum Photos.

Completano l'esposizione vedute molto rare dei più noti fotografi ottocenteschi attivi a Roma, come Giacomo Caneva, Eugène Costant, Alfred-Nicolas Normand, Tommaso Cuccioni, Robert Eaton, Robert MacPherson, Gustavo Eugenio Chauffourier, James Anderson, Antonio e Paolo Francesco D'Alessandri.

In questa rassegna la selezione delle opere -rigorosa e severa sotto gli aspetti storico-artistici- restituisce agli sguardi dei visitatori, fissati dai diaframmi più raffinati e dinamici, un'esposizione unica proprio per la preziosità e rarità delle immagini esposte, in cui la Basilica di S. Pietro è protagonista assoluta.

Alcuni scatti, vere e proprie scene di genere, racchiudono quella poesia che caratterizzò anche la pittura del XIX secolo: vedute del Tevere fra Castel Sant'Angelo e il Vaticano, con i 'barcaroli'e i pescatori che animavano la vita fluviale, e con la vita di Borgo, l'antico rione tra Castel Sant'Angelo e Piazza San Pietro, un tempo attraversato per tutta la sua lunghezza da un insieme molto compatto di edifici (la costruzione di via della Conciliazione portò alla demolizione di una parte di Borgo, allora uno dei quartieri più popolosi di Roma. Le fotografie posteriori al 1950 ne mostrano il mutamento urbanistico e sociale).

Ma San Pietro e Roma sono un ensemble infinito di luoghi, situazioni, citazioni: dalla Basilica ai giardini vaticani, dal passetto di Borgo alle mura leonine a Castel Sant'Angelo. Immagini che non si fermano e che dal 1853 ad oggi presentano piazza San Pietro nelle occasioni storiche e festive: anni santi, elezioni di pontefici, cerimonie religiose, visite di personaggi illustri, fino ad arrivare alle ultime toccanti immagini della veglia funebre e del funerale di Giovanni Paolo

Lungo il percorso espositivo sarà possibile ammirare l'evoluzione della tecnica fotografica, dalle prime e più antiche carte salate, tratte da negativi su carta, fino alle stampe all'albumina, alle gelatine di bromuro d'argento di grandi e medie dimensioni per arrivare alle tecniche d'avanguardia.

Al termine del percorso, all'interno di appositi visori saranno collocate piccole vedute stereoscopiche che restituiscono l'effetto tridimensionale dell'immagine, permettendo di percepire la profondità spaziale attraverso la visione di due immagini dello stesso soggetto che l'occhio sintetizza in una sola.

Ad eccezione della decina di immagini della Magnum Photos, le opere esposte in mostra provengono dai fondi del Museo di Roma - Archivio Fotografico Comunale, dove si conserva la più importante raccolta fotografica romana dal 1845 alla fine del secolo ed una particolare sezione moderna dedicata all'assetto urbanistico dell'Urbe nel corso del XX secolo.

Il Museo, che possiede circa venticinquemila positivi e cinquantamila negativi su lastra in vetro e su pellicola piana, da anni porta avanti un progetto di incremento delle collezioni al fine di unificare e conservare importanti testimonianze sulla storia della fotografia. Nello stesso Museo si conservano i fondi storici del XIX e XX secolo unitamente a quelli dei collezionisti e studiosi Silvio Negro, Valerio Cianfarani e del fotografo Gustavo Eugenio Chauffourier.


Roma, Museo di Roma Palazzo Braschi, P.zza S. Pantaleo 10
Orari: martedì - domenica ore 9.00 - 19.00 (la biglietteria chiude un'ora prima) Chiuso lunedì, 25 dicembre, 1 gennaio, 1 maggio
Biglietti: intero 8 euro; ridotto 6,00 euro
Info: tel. 060608 (tutti i giorni ore 9.00 – 22.30)
Web: www.museodiroma.it; www.museiincomuneroma.it; www.comitatobasilicasanpietro.org; www.zetema.it

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