22 dicembre, 2007

PROMEEMORIA 22 dicembre 1989


A Berlino, la Porta di Brandeburgo riapre dopo quasi 30 anni, terminando definitivamente la divisione tra Germania Est e Germania Ovest
La Porta di Brandeburgo è il monumento più conosciuto di Berlino, e simbolo dell´unità tedesca. Venne costruita a partire dal 1788 ed aperta al traffico il 6 agosto del 1791 da Carl Gotthard Langhans che prese spunto dai Propilei di Atene. Essa costituisce il punto finale occidentale del viale Unter den Linden presso la Pariser Platz.

La porta è alta 26 metri e larga 65. Le colonne doriche in pietra, che a terra hanno una circonferenza di 1,75 metri, creano 5 punti di passaggio.

Dopo l´abbattimento delle mura cittadine, Johann Heinrich Strack aggiunse nel 1868 ai lati della costruzione centrale due basse costruzioni.


La quadriga, vista notturna.La quadriga sulla sua sommità fu creata nel 1794 da Johann Gottfries Schadow. Napoleone I la trasportò nel 1807 a Parigi, come bottino di guerra. Nel 1814 i prussiani la riportarono indietro, ed aggiunsero la croce di ferro alla corona che sormonta l´asta in mano alla dea della pace.

La costruzione e la quadriga vennero seriamente danneggiate durante la seconda guerra mondiale e restaurate tra il 1956 ed il 1958. Gli stampi originali della quadriga si trovavano fortunatamente ancora nel deposito della fonderia Noack a Berlino ovest.

La Porta di Brandenburgo fu chiusa il 13 agosto 1961 dai sistemi di sbarramento della DDR, rimanendo nella parte orientale della città. La quadriglia venne girata, dato che originariamente guardava ad ovest (e quindi contro il muro). Dopo gli avvenimenti del 9 novembre 1989 la porta di Brandeburgo venne ufficialmente riaperta il 22 dicembre dello stesso anno e poco dopo anche i cavalli tornarono a guardare nella direzione originaria.

I resti del Muro di Berlino e dei vari sbarramenti nelle vicinanze della porta vennero a mano a mano completamente demoliti.

La notte di capodanno del 1989 la quadriga venne di nuovo danneggiata, ma già nel 1991 vennero terminati i lavori di restauro.

Attualmente è raffigurata su alcune monete (10, 20 e 50 cent di euro) emesse dalla zecca tedesca.

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