22 dicembre, 2007

Zaratti-Pompili: al via riqualificazione polmone verde di Monte Mario


“Il Comitato Regionale per il Territorio e il Comitato Tecnico scientifico per l’Ambiente - sezione conservazione e valorizzazione del patrimonio naturale - riuniti in seduta congiunta, hanno dato il via libera al piano della riserva naturale Monte Mario nel Comune di Roma che definisce la destinazione delle aree interne e gli interventi ammissibili, e quindi compatibili, con le finalità della riserva – ha affermato Filiberto Zaratti, assessore all’Ambiente e Cooperazione tra i Popoli - "Il piano prevede la riqualificazione dell’area con una particolare attenzione nel coniugare la piena fruibilità per i cittadini di tutte le zone, con una particolare valorizzazione per quelle panoramiche, caratteristiche di Monte Mario, e la sostenibilità ambientale”.

“E’ un segnale importante della volontà del Governo del Lazio di portare a termine il programma dei parchi regionali previsti dalla legge regionale 29/97" – ha affermato Massimo Pompili, Assessore all’Urbanistica e Vicepresidente della Giunta – "Infatti, il piano di assetto della riserva di Monte Mario, approvato oggi, segue quello dell’Insugherata varato dal Consiglio regionale nel 2006 e sarà seguito a breve dai piani della riserva di Tenuta dei Massimi, Laurentino Acqua Acetosa, Tevere Farfa e Valle dei Casali tutti già in istruttoria presso gli uffici della direzione urbanistica”.

“L’area è di particolare pregio per la città di Roma" – hanno poi concluso Pompili e Zaratti – "poiché possiede delle peculiarità uniche se consideriamo il contesto urbano nel quale è situata. La presenza di itinerari paesaggistici di pregio che affacciano sulla città, di reperti archeologici, di aree boschive e di importanti ville monumentali creano un contesto unico, all’interno del quale sarà possibile la realizzazione di percorsi naturalistici di particolare bellezza caratterizzati da un ecosistema importante proprio perché presente all’interno della città. Il piano, inoltre, permetterà il recupero di alcuni casali, oggi in stato di abbandono e fatiscenti, che all’interno dell’area diventeranno punti di accesso e di fruizione per i cittadini dell’intera zona, polmone verde accessibile per la città Roma”.

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