19 gennaio, 2008

PROMEMORIA 19 gennaio 1969


Muore lo studente Jan Palach, dopo essersi dato fuoco 3 giorni prima nella Piazza San Venceslao di Praga, per protesta contro l'invasione sovietica della Cecoslovacchia avvenuta nel 1968. Il suo funerale si trasformerà in un'altra grande manifestazione.
La Piazza di San Venceslao (Václavské náměstí [?]) a Praga è, ai più, conosciuta soprattutto per essere il luogo dove il 19 gennaio 1969 si è dato fuoco Jan Palach, uno studente universitario di filosofia in segno di protesta contro l'oppressione socioculturale perpetrata dall'Unione Sovietica.

Questa piazza si può definire anomala, in effetti si tratta di un largo viale di 750 m di lunghezza ed un'area totale di 45.000 mq, luogo abitudinario di manifestazioni pubbliche, nonché di dimostrazioni di popolo. Si tratta, ad esempio, del luogo dove il 28 ottobre 1918 venne dichiarata l'indipendenza della Cecoslovacchia.

Per la sua conformazione è normalmente chiamata dagli abitanti della città Piccoli Champs-Élysées per la sua somiglianza con la celebre strada di Parigi.

Probabilmente è proprio questa notorietà che l'ha fatta scegliere da Palach per il suo suicidio.

Il nome della piazza è stato preso dal Santo protettore della Repubblica Ceca, San Venceslao appunto, di cui una statua di notevoli dimensioni ne domina un lato.

Sulla piazza sono presenti attualmente alcuni monumenti importanti quali il Museo Nazionale e il Grand Hotel Europa

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