13 febbraio, 2008

A Palazzo Venezia la prima rassegna monografica dedicata a Sebastiano del Piombo


Nelle sale di Palazzo Venezia grande successo sta riscontrando la mostra monografica dedicata al pittore veneziano Sebastiano Luciani, detto "del Piombo", che rimarrà aperta fino al 18 maggio. La straordinaria vicenda di Sebastiano (1485 – 1547) approda in una retrospettiva che ripercorre l'intera evoluzione stilistica di un artista che fu contemporaneo di Leonardo, Michelangelo, Raffaello, Giorgione e Tiziano.

La mostra si svolge a Roma, dove il pittore visse la sua pienezza artistica, protagonista di un'epoca di complesse trasformazioni storiche, sociali, religiose: dalla Controriforma al sacco di Roma, al succedersi, nell'arco di pochi decenni, di sette papi.

Oltre settanta le opere esposte, tra tavole imponenti, ritratti a grandezza naturale, piccoli dipinti su lavagna, disegni preparatori e opere di confronto a testimonianza di un percorso che si presenta al pubblico come un vero e proprio viaggio iniziatico: dal calore cromatico degli inizi, all'astrazione geometrica e ai toni cupi dell'ultima parte della sua carriera.

L'esposizione, curata da Claudio Strinati, Soprintendente Speciale per il Polo Museale romano e promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, è realizzata con un allestimento ideato da Luca Ronconi e Margherita Palli.

Grazie alla sensibilità delle istituzioni prestanti, la rassegna a Palazzo Venezia offrirà un incredibile ricchezza di capolavori: la Sacra Conversazione del Metropolitan Museum di New York, degli anni veneziani; la squisita, ancora giovanile, Dorotea di Berlino; la solenne pala con la Sacra Famiglia in un paesaggio della Cattedrale di Burgos e il Cristo portacroce col Cireneo del Prado. Tra i ritratti, spesso a grandezza naturale, si coglie il timbro originale dell'artista, capace di dare inconsueta imponenza all'umanità da lui rappresentata.

Chi visita l'esposizione a Roma ha anche il privilegio di poter poi approfondire, in vari luoghi della città, la conoscenza dell'artista in opere di grande formato e per loro natura intrasportabili. Come i cicli d'affreschi nella Villa della Farnesina e come, nella cappella del mercante fiorentino Pierfrancesco Borgherini (la prima a destra in San Pietro in Montorio), la Flagellazione sulla parete di fondo e la Trasfigurazione nella calotta absidale, per le quali Sebastiano si avvalse di progetti grafici di Michelangelo. E ancora, a Santa Maria del Popolo, la gigantesca pala su ardesia dedicata alla Natività della Vergine.

La mostra è visitabile tutti i giorni dalle 10 alle 20; il venerdì e sabato dalle 10 alle 22 (la biglietteria chiude un'ora prima).

Biglietti: 10 euro intero, 8 euro ridotto e gruppi, 4 euro gruppi scuole

Per informazioni e prenotazioni: tel. 06 68192230; www.associazioneculturaitalia.it, www.mondomostre.it

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