26 marzo, 2008

Auditorium, Sala Santa Cecilia: Pensavo fosse Bach


Bach Alla Sala Santa Cecilia dell'Auditorium, Mario Brunello rilegge J.S. Bach con passione interpretativa e divulgativa, ovvero lo legge tuffandosi nei più segreti meandri di una musica geniale ed enigmatica. Videoproeizioni, elettronica e, ospite d'eccezione, Vinicio Capossela conducono l'ascoltatore in uno spazio visionario dove le suite per violoncello solo diventano suono della natura e magia dell'universo.

"Pensavo fosse Bach", stasera alle 21, disegna un Bach estremamente moderno. Oggi, dai nuovi studi, sta infatti uscendo un Bach diverso; non il parruccone severo tutto casa e chiesa, ma un uomo inquieto, sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo, nell'arte come nella vita. Forse proprio come Mario Brunello, uno dei più stimati e amati violoncellisti al mondo, musicista fuori dagli schemi per indole, da sempre alla ricerca di inedite esperienze musicali ai confini delle possibilità fisiche, sue e del suo strumento.

Mario Brunello torna ad affrontare le Suite per violoncello solo per cui è giustamente famoso e rinnova il binomio con Bach in un concerto interamente dedicato al sommo genio nel quale l'esperienza delle voci multiple, grazie a video e elettronica, non è solo uditiva, ma anche visiva.

Suo compagno di avventura è Vinicio Capossela, che ci traghetta tra suoni acustici e digitali, videoproiezioni e live electronics. Ripetutamente proiettato sulle pareti del cubo di tulle, Capossela intesse con lo spettatore una conversazione intima e trasognante.

Idea e progetto Saul Beretta e Mario Brunello
Regia del suono e live electronics Massimo Mariani
Regia video Francesco Frongia
Produzione Musicamorfosi in collaborazione con Antiruggine

Biglietti dai 10 ai 15 euro inclusa prevendita
Per informazioni: www.santacecilia.it

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