18 marzo, 2008

PROMEMORIA 17 marzo # 1981 - Viene trovata in una villa di Licio Gelli la lista appartenenti alla P2


Questa lista di nomi e cognomi fu trovata il 17 marzo 1981 dai magistrati durante le indagini sul presunto rapimento di Michele Sindona a Villa Wanda, di proprietà di Licio Gelli. L'elenco fu reso pubblico dalla presidenza del Consiglio solo il 21 maggio 1981.

La relazione della commissione parlamentare d'inchiesta (vedi fonte), redatta ai presidenti della Camera e del Senato il 12 luglio 1984, asseriva che:
Collabora a Wikiquote « le liste sequestrate a Castiglion Fibocchi sono da considerare:

* autentiche: in quanto documento rappresentativo dell'organizzazione massonica denominata Loggia P2 considerata nel suo aspetto soggettivo
* attendibili: in quanto sotto il profilo dei contenuti, è dato rinvenire numerosi e concordanti riscontri relativi ai dati contenuti nel reperto »


(Commissione parlamentare d'inchiesta - 12 luglio 1984)

La commissione parlamentare Anselmi e i successivi processi portarono a scoprire che alcune delle persone i cui nomi comparivano sulla lista erano tuttavia iscritti alla loggia P2 da prima della gestione Gelli e molte delle persone presenti nella lista negarono la loro partecipazione alla loggia massonica o sostennero di essere stati iscritti da conoscenti a loro insaputa.

Fu avanzata dalla Commissione Anselmi l'ipotesi che la lista trovata a Villa Wanda non fosse la lista completa, e che molti altri importanti personaggi iscritti alla P2 siano riusciti a non restare coinvolti nelle indagini successive alla scoperta della lista. Nella ricostruzione della Commissione d'Inchiesta, ai circa mille della lista trovata sarebbero da aggiungere i presunti appartenenti a quel vertice occulto di cui Gelli sarebbe stato l'anello di congiunzione con la loggia. Lo stesso Gelli, in un'intervista del 1976, aveva parlato di più di duemilaquattrocento iscritti, ricomprendendo gli stranieri. In un libro-intervista pubblicato nel 2006, l'ex Venerabile continuò a rimanere nel vago, limitandosi a ribadire che quello sequestrato a Villa Wanda non era che un "brogliaccio", e che egli stesso aveva provveduto a distruggere gli originali durante la fuga a Caracas.

Tra i 932 iscritti vi erano i nomi di 44 parlamentari, 2 ministri dell'allora governo, un segretario di partito, 12 generali dei Carabinieri, 5 generali della Guardia di Finanza, 22 generali dell'esercito italiano, 4 dell'aeronautica militare, 8 ammiragli, vari magistrati e funzionari pubblici, i direttori e molti funzionari dei vari servizi segreti, ed anche diversi giornalisti ed imprenditori.
fonte Vikipedia dove si possono leggere i nomi.

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