12 maggio, 2008

PROMEMORIA 12 maggio 1977 - Viene uccisa Giorgiana Masi


Roma, durante la manifestazione organizzata dai radicali per l'anniversario del referendum sul divorzio, scoppiano tafferugli con le forze dell'ordine. Durante una carica, viene colpita mortalmente Giorgiana Masi, 19 anni: il Ministro degli Interni Francesco Cossiga negherà che gli agenti abbiano usato armi, ma foto sulla stampa mostrano agenti in borghese che sparano ad altezza d'uomo.
Giorgiana Masi (1958 – Roma, 12 maggio 1977) è stata una studentessa italiana uccisa a diciannove anni durante una manifestazione di piazza.

Il 12 maggio 1977, terzo anniversario del referendum sul divorzio, i radicali indissero un sit-in in Piazza Navona nonostante fosse in vigore il divieto di manifestazioni pubbliche, decretato dopo la morte dell'agente Settimio Passamonti e il ferimento di cinque persone avvenuti durante scontri coi manifestanti il precedente 21 aprile.
All'iniziativa del 12 maggio aderirono i simpatizzanti del movimento degli autonomi per protestare contro la diminuzione degli spazi di espressione politica ed il clima repressivo nei loro confronti. Nelle strade erano presenti centinaia di membri delle forze dell'ordine in assetto antisommossa, coadiuvati da agenti in borghese. Nella giornata scoppiarono diversi incidenti, con lancio di bombe incendiarie e colpi d’arma da fuoco. Nei giorni successivi diverse persone, tra quali il senatore Marco Pannella, sottolinearono in loro dichiarazioni la presenza di agenti in borghese nascosti tra i dimostranti.

Nel tardo pomeriggio (il sole era quasi calato poiché nel 1977 l'ora legale entrava in vigore dal 22 maggio), tra le ore 19 e le ore 20, due ragazze e un carabiniere furono raggiunti da proiettili esplosi da Ponte Garibaldi e da altre direzioni: primo a essere colpito, dopo le 19, il carabiniere Francesco Ruggeri (o Ruggero)[1] ferito alla mano; verso le 20 vengono colpite Giorgiana Masi, 19 anni, alla schiena da un proiettile calibro 22, deceduta durante il trasporto in ospedale, e Elena Ascione, ferita a una gamba.

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