09 luglio, 2008

"Aida" e Caracalla, connubio perfetto


E' la quintessenza dell'opera estiva a Caracalla, quasi il suo simbolo: giovedì 10 luglio alle 21 la prima, poi cinque repliche (13, 15, 19, 22 e 24 luglio), e "Aida" calca nuovamente il palcoscenico archeologico che la ospita dal 1937. "Aida" a Caracalla è il ripetersi di un rito tra i più amati dal pubblico estivo; rito che fonde alla perfezione la grandiosità della partitura verdiana con le quinte imperiali delle Terme.

L'orchestra, il coro diretto da Andrea Giorgi e il corpo di ballo guidato da Carla Fracci sono quelli del Teatro dell'Opera. Sul podio, Antonio Pirolli. Nella parte della protagonista si alternano Maria Carola e Olga Romanko, in quella di Radamès Franco Farina – Piero Giuliacci – Francesco Anile, in quella di Amneris Laura Brioli e Renata Lamanda. L'allestimento è del 2007 (Beseto Opera Group di Sel, Hong Kong Opera).

La prima di giovedì, per la quale si annuncia il tutto esaurito, è dedicata al ricordo di Altiero Spinelli, tra i padri del processo di unità europea.

"Aida", scritta da Verdi per i festeggiamenti del taglio del Canale di Suez e rappresentata per la prima volta al Cairo la vigilia del Natale 1871, è al tempo stesso opera popolare e complessa: è un 'grand opéra' con scene di massa, danze, cortei (la celeberrima Marcia Trionfale con le trombe egizie suonate dai palchi), elefanti e cavalli; è un raffinato testo musicale (il "Lohengrin italiano", si disse all'epoca) che fa sua di fatto, al di là della rivalità conclamata tra i due massimi autori del teatro musicale ottocentesco, la lezione wagneriana 'ad usum delphini' (nei limiti in cui Verdi sentì che Wagner poteva servirgli), fornendone quella versione 'italiana' che sarebbe poi passata, nell'arco di quindici-vent'anni, a Puccini e ai veristi; ed è una possente architettura drammatica, scandita da tempi perfetti (l'infallibile istinto teatrale di Verdi) e da melodie di assoluta efficacia rappresentativa: qui, ad esempio, Verdi insegna a Puccini la tecnica della tragedia che serpeggia nel clima di festa, grazie ad un accorto uso (semplificato e con tutt'altre finalità) del 'leit-motiv' wagneriano.

In ogni caso, "Aida" è un capolavoro: storcere il naso per la sua estrema popolarità, e per quel certo innegabile trash di parate e di richiami esotici, sarebbe sciocco snobismo.

Ad "Aida" seguiranno, alle Terme di Caracalla, tre titoli di altrettanta popolarità, tutti con grandi figure femminili al centro: "Lucia di Lammermoor" di Gaetano Donizetti dal 18 al 31 luglio, "Madama Butterfly" di Giacomo Puccini dal 27 luglio al 3 agosto, "Giselle" di Adolphe-Charles Adam dal 9 al 14 agosto.

Per saperne di più, www.operaroma.it.

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