19 marzo, 2009

Al via la Festa dei Musei, delle Biblioteche e degli Archivi del Lazio


Al via la Festa dei Musei, delle Biblioteche e degli Archivi del Lazio

Una ‘quattro giorni’ dedicata ai musei, gli archivi, le biblioteche e gli altri enti culturali del Lazio, ‘custodi’ di civiltà e identità, a presidio dei Comuni della Regione. E’ “movimENTI CULTURALI’, la prima Festa regionale dei Musei, delle Biblioteche e degli Archivi del Lazio, organizzata e promossa dall’Assessorato alla Cultura, Spettacolo e Sport della Regione Lazio con la collaborazione di Sviluppo Lazio, presentata oggi presso lo spazio dell’Ex GIL, a Roma, fra piazza di Porta Portese e Viale Trastevere.

“Io vorrei coniugare cultura e crisi - ha dichiarato il Presidente della Regione, Piero Marrazzo, intervenuto all’iniziativa - e questi appuntamenti potrebbero essere i nostri ‘pozzi petroliferi’, essere finalmente visti non solo come un elemento residuale della politica come spesso accade, ma al contrario come una di quelle risorse su cui poi fare conto per ripartire. E’ importante - ha aggiunto - aver utilizzato, in questo periodo di crisi, il termine ‘festa’ che evoca la speranza e la voglia di non rinunciare all’elemento che caratterizza la vita di ogni uomo, e cioè la capacità di guardare comunque avanti”.

L’appuntamento coinvolgerà da oggi fino al 21 marzo 178 tra musei, biblioteche, archivi storici ed enti. Di questi ‘luoghi del sapere’, 105 saranno presenti nello spazio dell’Ex GIL, con presentazioni di attività e progetti, interventi in dibattiti, workshop, proiezioni e momenti di spettacolo. Altri 73 hanno programmato attività culturali sul territorio: visite guidate, letture, incontri con autori, laboratori espressivi per i più piccoli.

Per Marrazzo, l’evento dovrà avere un respiro ampio: “Questa festa non è una festa come tante, non è una festa di ordinaria celebrazione di attività importantissime che si svolgono nelle istituzioni culturali della nostra regione. Io voglio pensare - ha detto - che sia straordinaria, per il patrimonio culturale messo in campo e per il periodo che stiamo vivendo. Dove andare a ricercare il senso comune - si è chiesto Marrazzo - se non nella lettura, nella visione, nella custodia di questo patrimonio, non solo per conservarlo, ma per rioffrirlo alla società?”. Dunque, la cultura contro la crisi: “La cultura con il suo valore di coesione, non solo sociale, ma che ci aiuti anche a ritrovare il senso che ci unisce questo paese e aiuti ad affrontare una crisi che sarà grave come quella del ‘29, come quella del dopoguerra”.

Nell’ambito della festa, sarà possibile effettuare visite guidate in 32 istituti culturali del Lazio dall’Accademia nazionale delle Scienze all’Istituto italiano di paleontologia umana a Roma, dalla Fondazione Caetani di Sermoneta (Latina) al Centro ricerche per la storia dell’Alto Lazio di Viterbo. Tutti gli appuntamenti della festa e le relative informazioni si possono consultare sul sito Internet dell’Assessorato regionale alla Cultura, www.culturalazio.it.

Soddisfatta dell’iniziativa l’assessore regionale alla Cultura, Giulia Rodano: “E’ la prima volta - ha dichiarato - che viene organizzata una Festa regionale dei servizi culturali del Lazio, un’opportunità molto importante per riconoscere il lavoro quotidiano e prezioso che gli operatori svolgono e che per tanti territori della nostra regione rappresenta una vera e propria porta d’accesso alla cultura”. Servizi offerti grazie all’impegno finanziario messo in campo dalla Regione, come ha ricordato Rodano, che nell’occasione ha aperto anche la discussione, con i rappresentanti degli enti locali presenti, sul Piano regionale dei servizi culturali 2010-2012: “Non è un caso - ha sottolineato - che, nonostante le note ristrettezze di bilancio, ci siamo impegnati per incrementare, progressivamente, gli investimenti nei servizi culturali. Tant’è che, negli ultimi sei anni, gli investimenti in ambito museale sono aumentati dell’80% per quanto riguarda l’organizzazione museale regionale (OMR) e di ben il 241% per quanto concerne i sistemi museali. I risultati - ha concluso - stanno assumendo rilevanza numerica in termini di servizi erogati: i musei dell’organizzazione museale regionale sono passati da 91 a 132 unità, e le biblioteche dell’organizzazione bibliotecaria regionale sono ora arrivate a ben 239 unità”.

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