17 marzo, 2009

"Iphigénie en Aulide" al Teatro dell'Opera


"Iphigénie en Aulide" al Teatro dell'Opera
Due ritorni, un debutto: torna al Teatro dell'Opera di Roma Riccardo Muti, a tre mesi dall' "Otello"; torna dopo 55 anni l' "Iphigénie en Aulide" di Christoph Willibald Gluck; approda per la prima volta nella capitale il greco-francese Yannis Kokkos, oggi tra i maggiori registi e scenografi in campo lirico.

"Iphigénie en Aulide" va in scena dal 17 al 29 marzo (sette recite), con il coro e l'orchestra del Teatro, in un nuovo allestimento in parte ispirato all'edizione scaligera del 2002 (pure diretta da Muti). L'opera, su libretto di Bailli de Roullet tratto da Racine, rappresentata la prima volta nel 1774, fa parte della "trilogia della riforma" – "Orfeo", "Iphigénie en Tauride", "Iphigénie en Aulide" – con cui Gluck contrappose alle forme ormai stereotipate dell'opera italiana, concepite in funzione del virtuosismo dei cantanti, la riaffermazione del 'dramma' come fusione di testo e musica. Una vera rivoluzione per l'epoca, che però si richiama ad illustri modelli: la tragedia classica e il melodramma delle origini (il "recitar cantando" del '600 fiorentino).

Le principali voci di questa edizione: Krassimira Stojanova (Ifigenia), Avi Klemberg (Achille), Aleksej Tihomirov (Agamennone), Ekaterina Gubanova (Clitennestra). L'opera è in lingua originale con sovratitoli in italiano.

Le date delle recite: martedì 17 e giovedì 19 alle 20,30, sabato 21 alle 18, martedì 24 e giovedì 26 alle 20,30 (fuori abbonamento), sabato 28 alle 18 (fuori abbonamento), domenica 29 alle 16,30.

Per saperne di più, www.operaroma.it.

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