16 luglio, 2009

Emergenza caldo: 46mila anziani a rischio nel Lazio


Emergenza caldo: 46mila anziani a rischio nel Lazio

Sono oltre 46 mila gli anziani nel Lazio a rischio di malori per gli effetti delle alte temperature durante l'estate. A metterlo in evidenza è uno studio per la campagna di monitoraggio effettuata dal Dipartimento epidemiologico della Asl Rm E e dai medici di famiglia.
Per offrire maggiori servizi di assistenza la Regione Lazio ha messo a disposizione la somma di 2 milioni di euro per l'estate 2009.
Solo nel Comune di Roma il rischio per gli effetti delle alte temperature coinvolgerà 28.848, il 4,7% della popolazione ultrasessantacinquenne, e 17.826 persone nel resto del Lazio, il 3,1% della popolazione ultrasessantacinquenne residente nei grandi comuni della Regione.

Su questi pazienti suscettibili è attivato un programma di sorveglianza attiva da parte dei medici di medicina generale (MMG) come previsto dal "Piano operativo regionale di intervento per la prevenzione degli effetti sulla salute delle ondate di calore" (Legge Regionale N.9, 2005, art.48). Il programma regionale di sorveglianza è attivo dal 1° Giugno al 15 Settembre 2009.
Per ogni MMG è disponibile sul sito www.poslazio.it la lista di tutti gli assistiti di età uguale o maggiore a 65 anni a cui il Dipartimento di Epidemiologia ASL RM E ha associato un livello di suscettibilità agli effetti delle ondate di calore.
L'indicazione per i MMG è di includere nel programma di sorveglianza i pazienti a rischio elevato ed, eventualmente, persone con livello di suscettibilità inferiore che, secondo la valutazione del medico e in accordo con i criteri specificati nelle linee guida regionali, presentano condizioni che li espongono ad un maggior rischio per gli effetti delle ondate di calore. Nel periodo in cui programma è operativo, il MMG effettua telefonate periodiche per un aggiornamento sulle condizioni del paziente. Il medico effettua gli accessi domiciliari sulla base delle condizioni di salute del paziente e delle condizioni meteorologiche ad elevato rischio per la salute; in particolare, gli accessi domiciliari devono essere programmati in corrispondenza dei giorni in cui sono previste condizioni climatiche di livello 3 (bollettino HHWWS).

"Abbiamo in campo un sistema avanzato perché la Regione Lazio è stata la prima in Italia a sviluppare le metodologie per l'identificazione delle persone suscettibili agli effetti delle ondate di calore e ad applicarle per la città di Roma", spiega il vice presidente della Regione Lazio Esterino Montino.
"Il modello basato sull'anagrafe delle persone a rischio è stato testato per la prima volta nel 2001, mentre è entrato a pieno regime ormai da circa 4 anni. I dati dimostrano che funziona bene: a Roma e nel Lazio nel 2007 e nel 2008 il sistema ha prodotto infatti un forte effetto di riduzione dei danni da ondate di calore, e dal monitoraggio effettuato è stato possibile evidenziare che gli anziani sorvegliati non hanno avuto alcun effetto negativo dalle ondate di calore. Quest'anno l'adesione dei medici di famiglia è aumentata del 30-50%. I dati aggiornati ad oggi dicono che nel 2008 erano 315 i medici che avevano aderito al Piano all'interno del Comune di Roma mentre già adesso nel 2009 sono 448. E nelle altre province del Lazio siamo passati da 197 a 286".

Il sistema si avvale di una apposita rete informatizzata, vede l'adesione di oltre 700 medici di famiglia, il coinvolgimento di tutte le Asl, della Protezione civile, dei Comuni e delle associazioni di volontariato.
"La sperimentazione avviata nel Lazio dal 2001 - spiega Carlo Perucci direttore del Dipartimento epidemiologico della Asl Roma E - ha contribuito all'attivazione dal 2004 del progetto"Sistema nazionale di sorveglianza, previsione ed allarme per la prevenzione degli effetti delle ondate di calore sulla salute della popolazione" che è coordinato dal nostro Dipartimento quale Centro di Competenza Nazionale, CCN. Nell'ambito di tale progetto sono stati definiti sistemi città-specifici che, utilizzando le previsioni meteorologiche per ogni città, sono in grado di prevedere fino a 72 ore di anticipo il verificarsi di condizioni ambientali a rischio per la salute e l'impatto sulla mortalità ad esse associato. Per il comune di Roma e per gli altri grandi comuni del Lazio sono stati messi a punto protocolli per la definizione dell'anagrafe degli anziani a maggior rischio per gli effetti del caldo (anagrafe dei suscettibili), a partire dai sistemi informativi correnti sulla base delle evidenze epidemiologiche che hanno identificato i fattori di rischio associati ad una maggiore mortalità durante le ondate di calore". Le liste dei suscettibili sono predisposte ogni anno dal Dipartimento di Epidemiologia ASL RM/E, individuato come struttura regionale di riferimento per l'epidemiologia (DGR n.290 del 16/05/2006) e vengono pubblicate sul sito web delle Regione nell'area riservata ai MMG dedicata alla gestione del programma di prevenzione (www.poslazio.it).

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