06 ottobre, 2009

Dalla Regione 2 milioni per la messa in sicurezza degli argini dei fiumi Marta e Mignone


Dalla Regione 2 milioni per la messa in sicurezza degli argini dei fiumi Marta e Mignone

"Sul controllo del territorio e gli interventi da predisporre per garantire la sicurezza delle persone e ell'ambiente, la Regione Lazio sta predisponendo in tempo reale ogni tipo di atto per fronteggiare eventuali straordinarie forme di precipitazioni piovose". Filiberto Zaratti, assessore all'Ambiente e Cooperazione tra i Popoli, e Giuseppe Parroncini, assessore agli Enti Locali della Regione Lazio, rispondono all'appello lanciato dall'Università Agraria di Tarquinia circa possibili situazioni a rischio del fiume Marta in caso di peggioramento delle condizioni atmosferiche che potrebbero portare, secondo l'Ente, a esondazioni in caso di alluvione nella zona del viterbese.

"Come noto a tutti - spiegano Zaratti e Parroncini - la Regione Lazio, non si è limitata a realizzare l'opera di sistemazione idraulica che ha messo in sicurezza gli abitati di Tarquinia e Marina Velka, ma ha avviato gli studi e le progettazioni per assicurare dalle piene dei due fiumi i territori del basso viterbese".
"Nel contempo - aggiungono i due assessori - abbiamo finanziato con due milioni di euro gli interventi di manutenzione straordinaria sulle intere aste fluviali del Marta e del Mignone. Sono in corso di ultimazione le procedure per l'assegnazione dei lavori, al termine dei quali sarà possibile intervenire in tempo utile per fronteggiare in condizioni di assoluta tranquillità la prossima stagione invernale". "Tutte queste operazioni sono state portate a compimento mediante l'ausilio dall'Ardis, che da sempre si distingue per l'alta professionalità che la caratterizza".

"E' un esempio questo di come la Giunta Marrazzo - concludono gli assessori - riesca ad essere costantemente attenta alle esigenze del territorio. Più che mai su questi argomenti che, alla luce delle tragiche notizie che giungono dal messinese, impongono una maggiore necessità di tranquillizzare l'opinione pubblica sul fatto che si stanno mettendo in campo le iniziative più idonee per prevenire i rischi derivanti da imprevedibili manifestazioni atmosferiche di portata eccezionale".

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