10 ottobre, 2009

PROMEMORIA 10 ottobre 1944 - Olocausto: 800 bambini Rom vengono uccisi sistematicamente nel Campo di concentramento di Auschwitz


Olocausto: 800 bambini Rom vengono uccisi sistematicamente nel Campo di concentramento di Auschwitz.
La campagna Hitleriana di genocidio nei confronti dei popoli zigani principalmente Rom e Sinti dell'Europa venne vista da molti come un'applicazione particolarmente bizzarra della scienza razziale nazista. Gli antropologi tedeschi erano disorientati dalla contraddizione che gli zingari erano discendenti degli originali invasori ariani dell'India, che tornarono poi in Europa. Ironicamente, questo li rendeva, in pratica se non in teoria, non meno ariani della stessa gente tedesca. Questo dilemma fu risolto dal Professor Hans Gunther, uno dei principali scienziati razziali, che scrisse:
« Gli Zingari hanno effettivamente mantenuto alcuni elementi della loro origine nordica, ma essi discendono dalle classi più basse della popolazione di quella regione. Nel corso della loro migrazione, hanno assorbito il sangue delle popolazioni circostanti, diventando quindi una miscela razziale di Orientali e Asiatici occidentali con aggiunta di influssi Indiani, Centroasiatici ed Europei. »
Come risultato, nonostante le misure discriminatorie, alcuni gruppi di Rom, comprese le tribù tedesche dei Sinti e dei Lalleri, vennero risparmiati dalla deportazione e dalla morte. I restanti gruppi zingari soffrirono all'incirca come gli ebrei (e in alcuni casi vennero degradati ancor più degli ebrei). Nell'Europa Orientale, gli zingari venivano deportati nei ghetti ebraici, uccisi dagli Einsatzgruppen delle SS nei loro villaggi, o deportati e gasati ad Auschwitz e Treblinka.

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