04 dicembre, 2009

PROMEMORIA 4 dicembre 1982 - La Repubblica Popolare Cinese adotta la sua attuale costituzione


La Repubblica Popolare Cinese adotta la sua attuale costituzione.
La Repubblica Popolare Cinese (cinese tradizionale: 中華人民共和國, cinese semplificato: 中华人民共和国, pinyin: Zhōnghuá Rénmín Gònghéguó), anche nota più semplicemente come Cina (cinese tradizionale: 中國, cinese semplificato: 中国, pinyin: Zhōngguó, letteralmente «Paese di Mezzo»), è un Paese dell'Asia orientale, il più popoloso del mondo. La sua capitale è Pechino. Essa è membro dell'Organizzazione delle Nazioni Unite, di cui è Paese fondatore e del cui Consiglio di sicurezza è membro permanente con diritto di veto.

La superficie della Cina è di 9.671.018 km², che ne fanno lo Stato più esteso dell'Asia orientale: la popolazione è di 1.306.313.813, pari a circa il 20% della popolazione mondiale.

Si tratta di una Repubblica socialista governato dall’unico sistema di partiti Partito comunista cinese, ha una giurisdizione su 22 province, 5 regioni autonome, 4 comuni, e 2 regioni amministrative speciali.

La Cina confina con 14 Paesi: a nord con Russia e Mongolia; a est con la Corea del Nord; a sud con Vietnam, Birmania, Laos, Bhutan e Nepal; a ovest con India, Pakistan, Kazakistan, Tagikistan, Afghanistan e Kirghizistan. Si affaccia inoltre a est sul Mar Giallo e sul Mar Cinese Orientale e sud-est sul Mar Cinese Meridionale.

Dal 1º ottobre del 1949 la Cina ha un sistema di governo socialista e non va confusa con la Repubblica di Cina, più nota come Taiwan: entrambe le entità statuali rivendicano sovranità territoriale sull'intero territorio della Cina e delle sue isole, benché a livello internazionale l'entità che riceve il maggior riconoscimento è la Repubblica Popolare Cinese.

Appartengono alla Repubblica Popolare Cinese anche le città di Hong Kong[2] e di Macao[3], che fino alla fine del XX secolo erano le ultime colonie in terra d'Asia rispettivamente di Regno unito e Portogallo.

L’importanza della Cina nel ventunesimo secolo [4][5] si riflette in virtù del suo ruolo come la seconda potenza economica per PPP (la terza per grandezza del PIL nominale); inoltre è membro fondatore delle Nazioni Unite (è uno dei cinque membri permanenti con il diritto di veto), aderisce al Shanghai Cooperation Organisation (SCO), e fa parte del OMC, dell'APEC, dell’ASEAN e del G20. Con l’introduzione della riforma economica basata sul capitalismo, nel 1978 la Cina è diventata il paese con lo sviluppo economico più veloce al mondo, (secondo maggiore esportatore e il terzo più grande importatore di merci)[6]. Molti studiosi hanno definito la Cina come la nuova superpotenza militare emergente; già nel 1964 riesce a sviluppare i suoi armamenti nucleari e mantiene dalla fine della Seconda guerra mondiale l’esercito di terra più grande al mondo (Esercito di Liberazione Popolare), il suo budget per la difesa (con un aumento annuale più 10%) è secondo solo a quello degli USA. La rapida industrializzazione ha ridotto il suo tasso di povertà dal 53% nel 1981 all'8% nel 2001.[7] Tuttavia, la Repubblica popolare cinese è ora di fronte a una serie di altri problemi, tra cui il rapido invecchiamento della popolazione a causa della politica del figlio unico[8], un ampliamento urbano-rurale, uno squilibrio economico tra regione costiere e interne, e il degrado ambientale.[9][10]

La Cina rivendica l'isola di Taiwan al governo di Taipei, le isole Ryukyu al Giappone, la provincia dell'Arunāchal Pradesh all'India e le isole Paracel [11].

Nessun commento: