23 febbraio, 2010

PROMEMORIA 23 febbraio 1991 Guerra del Golfo: le truppe di terra attraversano il confine dell'Arabia Saudita ed entrano in Iraq


Guerra del Golfo: le truppe di terra attraversano il confine dell'Arabia Saudita ed entrano in Iraq.
La guerra del Golfo (2 agosto 1990 – 28 febbraio 1991),[1] detta anche prima guerra del Golfo in relazione alla cosiddetta seconda guerra del Golfo, è il conflitto che oppose l'Iraq ad una coalizione composta da 35 stati[2] formatasi sotto l'egida dell'ONU e guidata dagli Stati Uniti, che si proponeva di restaurare la sovranità del piccolo emirato del Kuwait, dopo che questo era stato invaso dall'Iraq.
Il 2 agosto del 1990 il ra‘īs (presidente) iracheno Saddam Hussein invase il vicino Stato del Kuwait in nome di un'antica ma infondata pretesa di Baghdad di recuperare un territorio che sarebbe stato iracheno, malgrado prima della nascita dell'Iraq sia l'Iraq sia il Kuwait fossero stati parte non perfettamente distinguibili amministrativamente dei più vasti domini del Sultanato ottomano e che, comunque, l'Iraq avesse riconosciuto l'indipendenza del piccolo Emirato del golfo Persico quando questo era stato ammesso alla Lega araba.
L'invasione provocò delle immediate sanzioni da parte dell'ONU che lanciò un ultimatum, imponendo il ritiro delle truppe irachene, la richiesta non conseguì risultati e il 17 gennaio 1991 iniziò la guerra nel Golfo, le operazioni di aria e di terra furono chiamate, dalle forze armate statunitensi, Operation Desert Storm motivo per cui spesso ci si riferisce alla guerra usando la locuzione "Tempesta nel deserto".
La prima guerra del Golfo fu anche un evento mediatico che segna uno spartiacque nella storia dei media. Fu infatti definita La prima guerra del villaggio globale e segna l'avvento dell' l'Era della CNN[3].

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