26 aprile, 2010

Arriva la PEC, Campidoglio in prima fila


Arriva la PEC, Campidoglio in prima fila
Roma, 26 aprile – PEC, ossia Posta Elettronica Certificata. Consente di inviare alle pubbliche amministrazioni, e di ricevere da queste, documenti di ogni genere, dalle richieste d'informazioni ai certificati, con lo stesso valore legale di una raccomandata con ricevuta di ritorno. La PEC, avviata oggi ufficialmente dal ministro Brunetta, è già una realtà al Comune di Roma. Già partita per 22 tipi di certificati anagrafici on line (tra cui nascita, matrimonio, residenza), ora il Campidoglio la estenderà a breve ad altri servizi. Qualche settimana e chi avrà attivato la PEC tramite il nostro portale potrà iscrivere in questo modo i bambini agli asili nido, rivolgersi ai servizi sociali e all'Avvocatura comunale. Lo ha annunciato il sindaco Alemanno, nel corso della conferenza stampa con cui il Ministro ha presentato la posta elettronica certificata.

E' in corso – ha detto il Sindaco – "uno sforzo per portare tutto in rete, con la massima velocità". Obiettivo, "fare dell'amministrazione una casa di vetro con massima trasparenza e tempi certi" . E con il sistema digitale, ha proseguito Alemanno, "non si spreca né carta né benzina".

Al Comune di Roma, informa l'assessore ai Servizi Tecnologici Enrico Cavallari, si comincia subito con i certificati anagrafici: "i cittadini romani potranno inviare una PEC, ovvero un'e-mail di Posta Elettronica Certificata, all'indirizzo anagraferoma@postacertificata.gov.it". "Una volta attivata la propria PEC presso un ufficio postale", precisa l'assessore, "per richiedere un certificato anagrafico al Comune il cittadino dovrà seguire questa procedura: scaricare dal portale capitolino il modulo di richiesta; compilarlo indicando il certificato desiderato; allegare il modulo all'e-mail certificata". A quel punto, "il personale dell'Anagrafe inoltrerà digitalmente alla PEC del cittadino il certificato richiesto entro 24 ore".

"Il lancio della PEC", prosegue Cavallari, "rientra nell'attività di 'dematerializzazione' dei documenti prevista nel piano di e-government 2012". Passo precedente, "il protocollo d'intesa firmato a luglio 2009 dal Campidoglio e dal Ministero dell'Interno per lo snellimento delle procedure burocratiche". Attualmente, ricorda l'assessore, "il servizio di certificazione anagrafica on line è disponibile anche sul portale istituzionale del Comune, previa registrazione". Con la PEC si offre "un'altra possibilità per raggiungere l'amministrazione e per usufruire dei servizi". La logica che sta dietro l'operazione: "fare in modo che l'utenza abbia più strade percorribili, in modo da poter scegliere quella che più si addice alle proprie attitudini e preferenze". Per questo è al vaglio "anche la possibilità di comunicare con la cittadinanza via sms o attraverso il digitale terrestre".

Su scala nazionale, la posta certificata parte per 50 milioni di italiani maggiorenni, dotati di codice fiscale. Il servizio è voluto dal Ministero per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione ed è realizzato da un gruppo d'imprese costituito da Poste Italiane, Telecom Italia e Postecom che gestirà la PEC per quattro anni.

La posta elettronica certificata è gratis. Le caselle contengono fino a 500 mega, oltre mille pagine di documenti. Coinvolte tutte le pubbliche amministrazioni: Governo, Comuni, altri enti locali, Inps, Agenzia delle Entrate.

Obiettivo del Ministero della Pubblica Amministrazione, arrivare a 10 milioni di caselle PEC attive entro uno o due anni, per poi estendere il sistema alle aziende dei servizi pubblici locali (acqua, luce, gas). Ad oggi sono 9-10 mila gli uffici pronti: tutti quelli centrali, 60-70% dei Comuni capoluogo e delle Province, il 50-60% delle Asl. Entro l'anno si prevede di arrivare al totale. Al momento i servizi pubblici on line per i cittadini sono in Italia pari al 58%, percentuale che ci pone al 17° posto tra i paesi dell'Unione Europea.

Per informazioni: numero verde gratuito 800104464 (da cellulare 199135191) e il numero verde del Formez 800254009.

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