06 aprile, 2010

PROMEMORIA 6 aprile 2009 :un'anno fa il terremoto in abruzzo


Violento terremoto in Abruzzo: devastati L'Aquila e buona parte dei paesi vicini. Avvertito in tutto il centro Italia e anche in altre città ad elevata attività sismica (come Gorizia). La magnitudine della prima scossa è stata di 5.8 sulla scala Richter (ML), seguita poi da più di 1000 scosse di assestamento. 308 morti, 65000 sfollati e 1500 feriti. Scosse avvertite anche a Roma con danneggiamenti alle Terme di Caracalla.
L'inizio della sequenza sismica [modifica]
La scossa della notte del 6 aprile è stata preceduta da una lunga serie di scosse.
La sequenza si è aperta con una scossa di lieve entità (magnitudo 1,8) il 14 dicembre 2008[3] e poi è ripresa con maggiore intensità il 16 gennaio 2009[6] con scosse inferiori a magnitudo 3,0 per poi protrarsi, con intensità continuamente crescente, fino all'evento principale.[7]
Inizialmente, oltre alla zona dell'aquilano, è stata interessata, come epicentro dell'attività, anche la zona di Sulmona (17 e 29 marzo 2009, magnitudo 3,7 e 3,9). Nei giorni successivi alla scossa principale altri intensi focolai sismici si sono sviluppati a sud-est del capoluogo (Valle dell'Aterno, epicentro Ocre: scosse del 7 e dell'8 aprile 2009 con magnitudo tra 3 e 5,6 Mw) e poco più a nord (zona del Gran Sasso, epicentro Campotosto: scosse del 6, 7, 8, 9, 10 e 13 aprile 2009 con magnitudo tra 3,1 e 5,4 Mw).le scosse di assestamento si sono prolungate per circa un anno dall'evento principale.

Il 6 aprile
La scossa distruttiva si è verificata il 6 aprile 2009 alle 03:32 (ora locale, ovvero le 01.32 UTC). L'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, ha registrato un sisma di magnitudo momento 6,3 Mw. Secondo la scala di magnitudo locale ( scala Richter ) il valore era 5,8 Ml[8]. In termini di scala Mercalli di misurazione dei danni, la stima iniziale dell'INGV è stata dell'VIII/IX grado.
Vi è stata una certa confusione sul valore della magnitudo, sia per l'uso di scale di magnitudo diverse, sia per poca chiarezza nella loro presentazione. Ad esempio, una sezione del sito internet dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia riporta una registrazione di una magnitudo 6,2 Scala Richter, mentre in altre sezioni vi è il dato 5,8 Ml[9]. Anche l'analisi testuale del fenomeno presente sul sito istituzionale dell'INGV riporta il valore 5,8 Ml) [10]. Alcuni giornali e un telegiornale nazionale hanno riferito che l'INGV avrebbe rivisto le stime della magnitudo Richter[11][12]). I dubbi sulla reale magnitudo sono ancora in parte dovuti anche al fatto che nella confusione nei primissimi minuti dopo il sisma, in attesa di calcoli precisi, erano stati diffusi dati fantasiosi sulla reale intensità del sisma.[13].

Dopo il 6 aprile
Nelle 48 ore dopo la scossa principale, si sono registrate altre 256 scosse, delle quali più di 150 nel giorno di martedì 7 aprile, di cui 56 oltre la magnitudo 3,0 della scala Richter. Tre eventi di magnitudo superiore a 5,0 sono avvenuti il 6, il 7 e il 9 aprile. Dall'esame dei segnali della stazione INGV aquilana (AQU, ubicata nei sotterranei del Forte spagnolo), sono state conteggiate oltre 10.000 scosse[14].
Un altro evento di magnitudo 4,7 Mw (4,5 Ml)[15] è avvenuto alle ore 22.58 del 22 giugno, con epicentro vicino all'abitato di Pizzoli, a 11 km dall'Aquila. Nella stessa giornata, e soprattutto nella mattinata immediatamente successiva ci sono state anche numerose scosse minori.
Altre scosse rilevanti si sono verificate il 3 luglio (magnitudo 4.1 Ml alle ore 13:03 con epicentro tra L'Aquila e Pizzoli, preceduta da altri due eventi di magnitudo 3,4 Ml alle ore 03.14 e 3,6 Ml alle ore 11.43), il 12 luglio (magnitudo 4,0 Ml alle ore 10.49 con epicentro tra L'Aquila e Roio Poggio[16]) e il 24 settembre (magnitudo 4,1 Ml alle ore 18:14 con epicentro tra L'Aquila e Pizzoli[17]).
Nell'anno che ha seguito l'evento del 6 aprile, l'INGV ha registrato circa 18.000 terremoti in tutta l'area della città dell'Aquila[18].

Nessun commento: