11 maggio, 2010

Le lotte per la casa a San Basilio fino a metà degli anni ‘80


Le lotte per la casa a San Basilio fino a metà degli anni ‘80
La tradizione delle lotte per la casa e i srervizi solciali a San Basilio ha inizio dell’immediato dopoguerra, quando l’IACP propone alle famiglie della borgata di cedere la proprietà della loro baracca e del terreno circostante dietro il compenso di sessantamila lire. La maggior parte della popolazione rifiuta la proposta e chiede con manifestazioni che vengano costruite nuove case in sostituzione delle baracche fatiscenti del periodo fascista. Questi lotti costruiti nel 1952, insieme a quelli del 1960, formano quasi l’ossatura completa della borgata. Il 23 settembre 1963 centocinquanta persone occupano le case dello IACP, ma viene subito la polizia w lw fa sgombrare; nel maggio 1964 vengono occupate le case di via Jesi. Nel frattempo San Basilio si inserisce nel consiglio della Tiburtina a partecipa il 30 settembre 1965 ad una grande marcia cittadina per la casa a cui seguono nell’ottobre delle manifestazioni per rivendicare il decentramento amministrativo del comune. Anche nel 1967 San Basilio, insieme ad altri quartieri, picchetta il Campidoglio. Nel 1968 alcuni baraccati occupano sessantaquattro appartamenti a Casalbruciato; ne segue lo sgombero, come per le sedici famiglie del quartiere che avevano accupato le case dello IACP. Un anno dopo nasce il comitato di agitazione borgate e al suo interno si forma il comitato di lotta per la casa San Basilio. Nel marzo 1971, trecentocinquanta famiglie di San Basilio e del Borghetto Prenestino occupano a Casalbruciato deu palazzine del comune ed altre private. Ne deriva uno scontro con la polizia che dalle case si trasferisce al quartiere. Nel 1974 gli abitanti di San Basilio, insieme con molti altri senza casa, occupano alcuni edifici del lotto 23 bis per ottenere dal Comune l’assegnazione dell’alloggio o a San Basilio o altrove. Ciò crea difficoltà e tensioni con i reali assegnatari in base alle liste di attesa. Dopo diverse scaramucce tra i dimostranti e le forze dell’ordine, il 3 settembre si arriva ad una vera e propria battaglia in cui viene colpito a morte Fabrizio Ceruso di Tivoli, solidale con il comitato di lotta per la casa a San Basilio. Il gravissimo episodio finisce sulle pagine dei giornali. Quella lotta, al prezzo di una viat uman, fa ottenere la casa sia ai legittimi assegnatari che agli accupanti, dopo il controllo dello Status sociale. Dal 1977 ilm comitato di lotta di San Basilio ha ripreso l’iniziativa con le autoriduzioni del canone d’affitto ed ancora sostiene la lotta all’equo canone nella case IACP collegando tra loro più di duecento famiglie.

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