15 gennaio, 2011

Zingaretti dal Papa: “il nostro impegno per garantire il bene comune”


Zingaretti dal Papa: “il nostro impegno per garantire il bene comune”

"Condividiamo" l'esortazione del Papa "a una nuova e approfondita riflessione sul senso dell'economia e dei suoi fini, contenuta nell'Enciclica ‘Caritas in Veritate’, nonché una revisione profonda e lungimirante del modello di sviluppo per correggerne le disfunzioni e le distorsioni inaugurando 'un'economia pienamente umana', che abbia come nucleo primario l' integralità dell' uomo".

Così il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, durante il suo intervento in occasione della consueta udienza concessa dal Papa ai rappresentanti degli Enti locali.

"Siamo convinti che la politica, l'impegno istituzionale, possono ritrovare senso, trovare nuova attualità, rimotivarsi, se riscopriranno questa funzione e torneranno a promuovere giustizia, bene comune e uguaglianza. Nel nostro piccolo, come Provincia - ha spiegato Zingaretti - con grande umiltà proviamo e proveremo a farlo investendo con convinzione nel principio della sussidiarietà, perché una società viva e vitale ricca di corpi intermedi corresponsabili è un formidabile motore per costruire comunità più giuste".

"Abbiamo finanziato nell'anno appena trascorso 104 progetti per l'integrazione dei cittadini immigrati che vivono nelle nostre comunità e abbiamo promosso la campagna per la cittadinanza per i bambini nati in Italia da genitori stranieri, perché pensiamo che debba prevalere – per un principio di giustizia oltre che di buon senso - lo jus soli rispetto allo jus sanguinis'".

Il presidente ha poi annunciato che prenderà il via la prossima settimana il progetto Buon samaritano, che con il contributo di tanti volontari raccoglierà i pasti in esubero di tante mense aziendali per ridistribuirli a chi non può godere neanche di un pasto caldo. “Si tratta – ha detto Zingaretti – di “piccoli esempi, ma di un modo di essere istituzioni che vuole porre l'accento sull'importanza di pensare innanzitutto agli altri".
"Non chiuderemo gli occhi – ha assicurato ancora - non ci distrarremo e non ci volteremo dall'altra parte quando qualcuno, in particolare chi ne ha più bisogno chiederà il nostro impegno".

"Abbiamo lavorato nei mesi scorsi – ha proseguito - per rafforzare nei quartieri più disagiati, con il progetto Prevenzione 1000, con parrocchie, associazioni, comitati, una rete di solidarietà spesso unico riferimento nelle nuove e storiche periferie urbane. Abbiamo rilanciato, allargandone i benefici, la 'carta famiglia' fondata sulla solidarietà dei commercianti e delle banche che porta sollievo economico già a oltre 20 mila famiglie".

"Particolare profonda angoscia per le notizie che ci sono giunte da diversi luoghi del mondo. Un'inquietante successione di violenze e persecuzioni contro le comunità cristiane che ha avuto la sua manifestazione più feroce nella terribile strage di Alessandria d' Egitto, ma che si protrae ormai, con crescente veemenza, da molti mesi".
Dopo aver ribadito l'importanza della libertà religiosa e del dialogo interreligioso, Zingaretti ha spiegato che "occorre coerenza e impegno affinché da questi principi seguano fatti, qui in Italia e nel mondo dove invece persecuzioni e pericoli crescono. Saremo dunque con determinazione al fianco delle comunità cristiane dell'Egitto e dell'Iraq, della Cina e del Sudan e di tutte quelle realtà che in ogni angolo del mondo vedono messa in discussione il loro diritto alla fede. Siamo con Asia Bibi condannata a morte per blasfemia in Pakistan e vogliamo qui ricordare Salman Taaser governatore del Punjab ucciso il 4 gennaio per aver incontrato in carcere Asia e averne chiesto la grazia".

Il presidente della Provincia ha concluso "occorre coerenza contro il fondamentalismo, che spesso strumentalizza e il relativismo che svuota di valore la ricerca religiosa annullando il contributo della fede come fattore di coesione ricco di giacimenti etici. E invece noi, quanto mai di questi tempi, abbiamo bisogno di abbeverarci di valori e punti di riferimento". Oggi ribadiamo "un impegno collettivo ad essere e ad agire come costruttori e garanti del 'bene comune' recuperandone il senso profondo e liberatore, cosi come è stato definito dal Concilio Vaticano II".

Nessun commento: