03 luglio, 2011

Cultura: Zingaretti, 'felici per riconoscimento, continueremo a investire'


Cultura: Zingaretti, 'felici per riconoscimento, continueremo a investire'

"I risultati della ricerca di Unioncamere e Fondazione Symbola rappresentano per la Provincia di Roma l'ennesimo importante riconoscimento e la dimostrazione che la cultura è un settore assolutamente strategico per lo sviluppo e la crescita del nostro territorio. Una convinzione che in questi tre anni alla guida di Palazzo Valentini ci ha condotto a fare investimenti rilevanti per promuovere cultura, innovazione e creatività, attraverso il finanziamento di iniziative ed eventi a Roma e nei comuni della provincia e di progetti in grado di offrire, soprattutto ai più giovani, l'opportunità di dimostrare il loro talento".

A dichiararlo è il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti.

La ricerca ''L'Italia che verra' - Industria culturale, made in Italy e territori' è stata presentata oggi a Montepulciano durante la seconda giornata del seminario estivo della fondazione.

"La cultura – aggiunge Zingaretti – non è una spesa, ma un investimento che nelle sue diverse forme (cinema, arte, spettacolo dal vivo etc.) produce occupazione e lavoro, trasformandosi quindi in un buon carburante per alimentare il motore della nostra economia, in un momento in cui peraltro fatica a girare per la crisi che tutto il Paese sta affrontando”.

“Se vogliamo guardare al futuro con maggiore ottimismo – conclude Zingaretti – dobbiamo quindi continuare a investire in questa direzione. La cultura è infatti un parametro fondamentale per misurare la ricchezza di un territorio, la sua modernità e le sue potenzialità di crescita".

“I dati presentati nello studio Unioncamere e Fondazione Symbola – sottolinea l’assessore alle Politiche culturali della Provincia di Roma, Cecilia D’Elia – confermano ancora una volta la peculiare vocazione culturale del nostro territorio. Dopo un anno passato a difendere la cultura come investimento e la centralità della politiche pubbliche in questo ambito è significativo che emerga da studi di stampo economico la forza di un settore che restituisce alla società un patrimonio immenso non solo in termini di sviluppo produttivo e occupazionale ma anche civile e democratico”.

“A questo settore – prosegue l’assessore D’Elia – che in questi anni si è difeso e ha resistito e che oggi chiede il riconoscimento della cultura come bene comune, le istituzioni devono poter offrire un’interlocuzione credibile. Chi governa e amministra deve saper riconoscere l’autonomia della cultura, e garantire continuità e programmazione”. “La Provincia di Roma – conclude D’Elia - ha cercato di fare la sua parte, facendo della creatività e della cultura un asse importante del suo piano strategico e delle proprie politiche”.

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