25 luglio, 2011

PROMEMORIA 25 luglio 2000 – Un Concorde dell'Air France si schianta poco dopo il decollo da Parigi, uccidendo le 109 persone a bordo e 5 a terra.


Un Concorde dell'Air France si schianta poco dopo il decollo da Parigi, uccidendo le 109 persone a bordo e 5 che si trovavano a terra, vi è una sola sopravvissuta
Il 25 luglio 2000 il volo Air France 4590, che veniva effettuato dal concorde F-BTSC, ebbe un incidente a Gonesse, in Francia, dove rimasero uccisi tutti i 100 passeggeri, i nove membri dell'equipaggio e quattro persone a terra, e rimase ferita una donna sempre a terra. Fu l'unico incidente fatale di un Concorde.
In base alle indagini ufficiali condotte dall'accident investigation bureau (BEA) francese, l'incidente fu provocato da una striscia metallica in titanio, appartenente ad un inversore di spinta. Questo pezzo di metallo cadde da un DC-10 della Continental Airlines che era decollato circa quattro minuti prima, e forò una gomma nella parte sinistra del carrello principale. La gomma esplose e un suo frammento colpì il serbatoio del carburante, rompendo un cavo elettrico. L'impatto provocò un'onda d'urto che fece saltare il tappo del serbatoio dell'ala sinistra. Di conseguenza si verificò una perdita di carburante, che si incendiò quando entrò in contatto con i cavi elettrici tagliati. Fonti ufficiali affermano che fossero stati eseguiti dei test per simulare le conseguenze della foratura di un carrello, ma considerando l'eventualità che dal carrello stesso danneggiato si fossero staccati frammenti di gomma non più pesanti di un chilogrammo circa, mentre si è constatato che il pezzo di gomma staccatosi dal carrello pesava circa 4,5 chilogrammi, un peso ritenuto eccezionale (fonte documentario Sky). I piloti spensero il propulsore numero 2 a seguito di un allarme incendio ma non riuscirono a ritrarre il carrello d'atterraggio, compromettendo il decollo; decollo resosi ormai inevitabile, dato che l'incedio fu notato, dalla torre di controllo, quando mancavano circa 2000 metri alla fine della pista, mentre per fermare il Concorde, sono indispensabili non meno di 3000 metri. Con il propulsore numero 1 sovraccarico e in grado di fornire poca potenza, l'aereo non riuscì a salire di quota e raggiungere una velocità sufficiente. Il Concorde iniziò una violenta discesa, virando a sinistra. Infine si schiantò contro l'edificio dell'Hotel "Hotelissimo".
Il resoconto ufficiale è stato contestato da alcuni, secondo i quali il Concorde dell'Air France era sovraccaricato, con una distribuzione non bilanciata del carburante nei serbatoi. Inoltre sarebbe stato assente un distanziatore nel carrello d'atterraggio che avrebbe causato una deviazione della traiettoria sulla pista di decollo. Quest'ultima avrebbe ridotto la velocità di decollo sotto il minimo necessario.
Prima dell'incidente il Concorde era l'aereo di linea più sicuro nel mondo, poiché vantava un numero di eventi fatali per distanza percorsa pari a zero. Dopo l'incidente il rapporto è cambiato in 12,5 eventi per milione di voli, divenendo uno dei peggiori tra gli aeromobili più diffusi. Tuttavia, la sicurezza di un velivolo non può essere misurata accuratamente da un singolo incidente. Questo incidente segnò l'inizio della fine per l'aereo supersonico.
Venne avviato un programma di modifiche, tra cui controlli elettronici più sicuri, linee di alimentazione dei serbatoi in kevlar e gomme appositamente concepite per essere più resistenti. A luglio 2008 un procuratore francese ha richiesto il rinvio a giudizio per omicidio colposo per la Continental Airlines e cinque persone. La linea aerea americana ha commentato il rinvio a giudizio come "oltraggioso". Il processo è iniziato a Parigi il 2 febbraio 2010.
In data 6 dicembre 2010 la giustizia francese ha condannato la compagnia aerea americana a pagare un milione di euro come risarcimento danni ad Air France per il disastro del 25 luglio del 2000. Nello stesso giudizio John Taylor, dipendente della Continental, sarebbe stato condannato a 15 mesi di reclusione (sospesi con la condizionale) per aver fabbricato ed installato male la lamina che, distaccatasi, avrebbe causato l'incidente.

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