30 settembre, 2011

Al via il bando di Servizio Civile 2011: due i progetti della Provincia di Roma


Al via il bando di Servizio Civile 2011: due i progetti della Provincia di Roma

La Provincia di Roma promuove quest’anno due progetti di servizio civile (L.64/01).

Il Bando dell’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile del 20 settembre 2011 è pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 75 del 20 settembre 2011 - 4°serie speciale - concorsi ed esami.

In tutto saranno selezionati 28 volontari, di età compresa tra i 18 e i 28 anni, che saranno impegnati per un anno nelle attività previste dai progetti.

La domanda di partecipazione (allegati 2 e 3, compilati e firmati, e copia di un documento d’identità in corso di validità) in formato cartaceo deve pervenire alla Provincia di Roma, Via Tiburtina 695, 00159 Roma, entro le ore 14.00 del 21 ottobre 2011.

Le domande che arriveranno oltre il termine stabilito non saranno prese in considerazione (non fa fede il timbro postale). Non saranno accettate domande inviate a mezzo fax o tramite e-mail.

È possibile presentare una sola domanda di partecipazione per un unico progetto.

Requisiti di ammissione e modalità di presentazione delle domande sono consultabili nel testo del bando.

Gli aspiranti volontari sono tenuti ad informarsi su modalità, tempi e luoghi di selezione attraverso la consultazione della documentazione, nella sezione “Bandi e Avvisi” di questo portale.

I nostri progetti SCN 2011

Il progetto “La Protezione Civile nella Provincia di Roma: un intervento da condividere 2011” si inserisce nell’ambito degli interventi di Protezione Civile volti alla raccolta di dati e al monitoraggio delle zone a rischio presenti nel territorio della Provincia di Roma, come misure di supporto alla prevenzione e alla previsione dei rischi. I volontari selezionati saranno 14, in varie sedi della provincia: Roma (via Tiburtina 695 e via IV Novembre 119/a), Genazzano, Arsoli, Monteflavio, Riofreddo e Vallinfreda.

Il progetto “La Protezione Civile nella Provincia di Roma: in-formare ed educare alla cultura della protezione civile 2011” vuole contribuire agli interventi di informazione e di educazione che la Provincia di Roma, con la sua apposita struttura di Protezione Civile, realizza per promuovere la cultura della protezione civile e della prevenzione dei rischi presenti sul territorio provinciale. I volontari selezionati saranno 14, in varie sedi della provincia: Roma (via Tiburtina 695 e via IV Novembre 119/a), Genazzano, Arsoli, Monteflavio, Riofreddo e Vallinfreda.

Link utili, documenti e modulistica

• Sito UNSC – Ufficio Nazionale per il Servizio Civile
• Bando UNSC - Regione Lazio – 20/09/2011
• Modalità di partecipazione

I progetti

• “La Protezione Civile nella Provincia di Roma: un intervento da condividere 2011”
• “La Protezione Civile nella Provincia di Roma: in-formare ed educare alla cultura della protezione civile 2011”

I moduli per presentare domanda

• Allegato 2
• Allegato 3
• Sistema di selezione

Musica Differenziata: quattro concerti di musica antica a Tivoli per sviluppo cultura del riciclo


Musica Differenziata: quattro concerti di musica antica a Tivoli per sviluppo cultura del riciclo

A partire dal 4 ottobre, si celebrerà in tutta Italia il mese della raccolta differenziata e del riciclo di qualità. Gli attuali risultati nazionali segnano una crescita nel sistema complessivo di recupero e una riduzione delle quantità di rifiuti di imballaggio destinati a discarica.

Occorre quindi continuare sempre più a promuovere, ognuno con i propri mezzi, la cultura della raccolta differenziata come costante pratica di tutti i giorni, in modo da dare una possibilità di sopravvivenza ambientale al nostro pianeta e a noi stessi e, così facendo, chiudere la porta alle ecomafie che speculano sullo smaltimento dei rifiuti.

Le Associazioni Early Music e Schola Palatina vogliono dare il loro contributo organizzando a Tivoli nel mese di ottobre quattro concerti a tema: la musica non è spazzatura (è bene ricordarlo, di questi tempi), ma a volte si trasforma in sublime arte del riciclo.

Si parte martedì 4 ottobre, alle ore 21.00, presso la Chiesa di S. Silvestro a Tivoli con un concerto dell’Accademia Hermans.

Trascritta per altri strumenti, innestata con motivi popolari, improvvisata su temi celebri o presa in prestito e reinventata da compositori moderni, la “Musica differenziata” proposta in rassegna rappresenta una innovativa coniugazione di arte, filosofia e comunicazione sociale, partendo dal concetto stesso di trasformazione.

E forse proprio grazie a questa innovazione, il progetto della manifestazione si è classificato al primo posto del bando “In Provincia a tutto tondo” emanato dalla Provincia di Roma – Ufficio Centrale del Consiglio Provinciale.

Anche i luoghi dove si svolgeranno i concerti sono un esempio di “riciclo” urbano, come la ex chiesa di S. Stefano ai Ferri, luogo di culto dapprima trasformato in teatro, poi utilizzato come bottega di fabbro (da cui il nome) e oggi sede di manifestazioni culturali; o come la ex chiesa di S. Nicola, già tipografia e oggi teatro. Luoghi che si sono trasformati attraverso varie destinazioni d'uso nel corso dei secoli, ma che hanno mantenuto intatta l'ottima acustica.

Tutto il materiale cartaceo della rassegna sarà stampato su carta riciclata, e le modalità di ingresso ai concerti prevedono posto riservato e biglietto omaggio per i “virtuosi” che si presenteranno con piccoli rifiuti speciali da smaltire (pile esaurite, farmaci scaduti, telefoni cellulari, etc), mentre gli spettatori “non virtuosi” pagheranno regolarmente il biglietto (10 euro).

La rassegna “Musica differenziata” si avvale del patrocinio e del sostegno della Provincia di Roma e la collaborazione del Comune di Tivoli.

Musica differenziata - dal 4 al 22 ottobre 2011 - Tivoli (Roma)
informazioni Tel. +39 06 22966314 +39 0774 448257
cell.: +39 393 9321818 - +39 329 4085090
www.earlymusic.it - www.scholapalatina.com

PROMEMORIA 30 settembre 1977 Neofascisti uccidono il militante di Lotta Continua Walter Rossi


Roma: mentre effettua un volantinaggio, il militante di Lotta Continua Walter Rossi viene ucciso a colpi di pistola da un gruppo di neofascisti usciti da una sede del Movimento Sociale Italiano
Walter Rossi (1957 – Roma, 30 settembre 1977) è stato un militante comunista italiano appartenente a Lotta Continua, ucciso all'età di vent'anni da un proiettile che lo colpì alla nuca il 30 settembre 1977 in Viale Medaglie d'oro a Roma, mentre partecipava ad un volantinaggio antifascista.

30 settembre 1977: L'omicidio

Roma, 1977, il 29 settembre una giovane di 19 anni, Elena Pacinelli, venne colpita da tre proiettili mentre si trovava in piazza Igea in compagnia di altri aderenti al movimento di fronte ad una casa occupata nel quartiere Trionfale; a seguito dell'accaduto il giorno successivo fu organizzato un volantinaggio di protesta nel quartiere della Balduina, storica roccaforte missina della capitale.
Il gruppo di attivisti del movimento venne a trovarsi in Viale medaglie d’oro, nei pressi di una sezione del Movimento Sociale Italiano da cui uscirono alcuni militanti di estrema destra che, seguendo un sopraggiunto blindato della polizia che si trovava nelle vicinanze, avanzarono verso i manifestanti. Dal gruppo dei neofascisti furono sparati alcuni colpi di pistola all'indirizzo dei giovani di sinistra ed uno di questi colpì Walter Rossi alla nuca che morì prima dell'arrivo in ospedale; nella sparatoria un'altra persona fu accidentalmente colpita: un benzinaio che rimase leggermente ferito.

29 settembre, 2011

PROMEMORIA 29 settembre 1944 Strage di Marzabotto


Strage di Marzabotto

« Questa è memoria di sangue, di fuoco, di martirio, del più vile sterminio di popolo, voluto dai nazisti di von Kesselring, e dai loro soldati di ventura, dell’ultima servitù di Salò, per ritorcere azioni di guerra partigiana. »
( Salvatore Quasimodo, epigrafe alla base del faro monumentale che sorge sulla collina di Miana, sovrastante Marzabotto)

L'eccidio di Monte Sole (più noto come strage di Marzabotto, dal maggiore dei comuni colpiti) fu un insieme di stragi compiute dalle truppe naziste in Italia tra il 29 settembre e il 5 ottobre 1944, nel territorio di Marzabotto e nelle colline di Monte Sole in provincia di Bologna, nel quadro di un'operazione di rastrellamento di vaste proporzioni diretta contro la formazione partigiana Stella Rossa. La strage di Marzabotto, con circa 700 morti (tra cui intere famiglie e molti bambini), è uno dei più gravi crimini di guerra contro la popolazione civile perpetrati dalle forze armate tedesche in Europa occidentale durante la Seconda guerra mondiale.

27 settembre, 2011

PROMEMORIA 27 settembre 2003 A Roma, in collaborazione con il comune di Parigi, si tiene la I edizione della Notte Bianca


A Roma, in collaborazione con il comune di Parigi, si tiene la I edizione della Notte Bianca
La notte bianca è un'iniziativa di alcune grandi città del mondo che consiste nell'organizzazione di varie iniziative culturali o di intrattenimento durante tutta una nottata. Spesso questa è accompagnata da un servizio straordinario dei mezzi pubblici, all'organizzazione di spettacoli vari, all'apertura prolungata di negozi e di musei.
La prima notte bianca di Roma (e d'Italia) si è svolta nel 2003[senza fonte]. Nel 2004 l'evento raggiunge 1,5 milioni di presenze, con un coinvolgimento di pubblico, di tutte le età, documentato dal film a più mani Notte Bianca, tutto in una notte, girato interamente nella notte, dal tramonto all'alba, da 4 registi italiani.

Anche in altre città italiane si sono tenute altre iniziative simili, si ricorda in particolare la notte bianca di Napoli, svoltasi per la prima volta la notte tra il 29 e il 30 ottobre del 2005, con numerosi concerti (Claudio Baglioni, Pino Daniele, 99 Posse, Almamegretta, Stadio) e numerosi eventi teatrali e culturali che furono capaci di attirare ben due milioni di persone (il doppio dei residenti della città stessa), e la notte bianca di Reggio Calabria, svoltasi per la prima volta la notte tra il 10 e l'11 settembre del 2005, con numerosi concerti (Irene Grandi, il dj Claudio Coccoluto), festival medioevali, numerosi eventi teatrali e culturali. Anche Sanremo nel 2005 ha vissuto la sua prima notte bianca, il 17 settembre, con numerosi spettacoli musicali e teatrali, negozi aperti, vetrine illuminate.
Nell'inverno 2006 tre notti bianche si sono tenute a Torino, due in occasione dei XX Giochi olimpici invernali e un'altra in occasione dei IX Giochi Paralimpici Invernali.
Questo evento è sbarcato a Genova per la prima volta il 15 settembre 2007, la esibizione di maggior spicco della serata è stata l 'esibizione di Tiziano Ferro.
Dall'autunno del 2004 a Vicenza si svolge Vicenza By Night, la notte bianca di Vicenza, in concomitanza con la manifestazione "CioccolandoVi", un weekend dedicato al cioccolato con bancarelle in tutto il centro della città.

26 settembre, 2011

Inaugurata la mostra “La Costituzione fa scuola”


Inaugurata la mostra “La Costituzione fa scuola”

“La Costituzione finora è stata divulgata attraverso testi e libri, oppure raccontata. Grazie a Pablo Echaurren e’ diventata un’opera d’arte”. È con queste parole che il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, ha inaugurato “La Costituzione fa scuola”, la mostra in programma al Quirinale in occasione dell’apertura dell’anno scolastico 2011-2012.

In esposizione vi sono 14 tavole tricolori del pittore e fumettista Echaurren, che ha raffigurato altrettanti articoli della Costituzione italiana. Ma la mostra, organizzata e promossa dalla Provincia di Roma, non resterà chiusa nelle gallerie del Quirinale. Le tavole saranno esposte in 100 scuole di Roma e provincia.

“L’idea è di collocare nei corridoi e nelle aule magne – ha spiegato Zingaretti – gli articoli più significativi del nostro bellissimo testo costituzionale. Per farlo abbiamo chiesto a Echaurren di aiutarci a trasmettere, oltre le bellissime parole degli articoli, i valori e il senso profondo della Costituzione attraverso lo strumento dell’arte e della proiezione figurativa”.

L’esposizione, infatti, ha come obiettivo quello di permettere ai ragazzi di comprendere che conoscere la Costituzione significa acquisire gli strumenti necessari per essere cittadini.

“Andremo in molte scuole ad inaugurare questa mostra – ha continuato Zingaretti -. La cosa bella da segnalare è che queste tavole aiuteranno la comprensione non da parte degli addetti ai lavori, ma da parte di migliaia di studenti perchè rimarrà nelle aule per sempre come arredo degli istituti. Ci auguriamo che grazie a questo sforzo la Costituzione sia ancora più apprezzata e conosciuta, e siamo felici di questa iniziativa che e’ un rafforzamento delle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia”.

All’inaugurazione era presente anche Pablo Echaurren, che ha detto di aver aderito “con entusiasmo alla proposta avanzata da Zingaretti, perché spesso la politica è lontana dai disegni e dalle forme d’arte”.

Tra quelli raffigurati, ci sono anche i primi tre articoli della nostra carta costituzionale su democrazia, diritti inviolabili e cittadinanza.

Echaurren ha però spiegato che la sua tavola preferita e’ quella dedicata all’articolo 5 sulle autonomie locali. “È un disegno significativo – ha spiegato l’artista – perchè stiamo attraversando un momento in cui qualcuno vorrebbe sbriciolare l’Unita’ d’Italia”.

Complessivamente gli articoli riprodotti nelle tavole sono: la democrazia (1), i diritti inviolabili (2), la cittadinanza (3), il lavoro (4), il federalismo (5), la libertà religiosa (8), la cultura (9), la pace (11), la bandiera (12), la libertà di parola (21), la libertà di ricerca (33), la scuola (34), la parità delle donne (37), la libertà politica (49).

PROMEMORIA 26 settembre 1957 – Debutta a Broadway West Side Story di Leonard Bernstein.


Debutta a Broadway West Side Story di Leonard Bernstein.
West Side Story è un musical scritto da Arthur Laurents (soggetto), Leonard Bernstein (musiche) e Stephen Sondheim (testi) ed è stato inizialmente prodotto e diretto da Jerome Robbins che ne ideò anche la coreografia. West Side Story debuttò al Winter Garden Theater di Broadway (New York) il 26 settembre 1957 e fu replicato 732 volte prima di partire per una tournée che ebbe molto successo, data l'epoca. Nel 1961 la United Artists ne realizzò una versione cinematografica per la regia di Jerome Robbins e Robert Wise che debuttò nelle sale il 18 ottobre. Il film vinse dieci Academy Awards cinematografici, tra i quali quello per il miglior film. Mai un film musicale aveva ricevuto così tanti riconoscimenti.
Il tema tragico, la musica sofisticata e le istanze sociali rappresentate segnarono il linguaggio musicale del teatro in inglese che in precedenza si era dedicato, tranne rare eccezioni, a temi leggeri. West Side Story è ancora oggi rappresentato con una certa frequenza da teatri minori e, occasionalmente, da compagnie anche importanti.
Le musiche, scritte da Bernstein, sono molto popolari. Tra le canzoni si ricordano "Something's Coming," "Maria," "America," "Somewhere," "Tonight," "Gee, Officer Krupke," "I Feel Pretty," "One Hand, One Heart," e "Cool".
Nel 1984 Bernstein decise di ri-registrare il musical, dirigendo una sua composizione in prima persona per la prima volta. Nota come una "versione operistica" di West Side Story, vide la partecipazione di Kiri Te Kanawa nel ruolo di Maria, José Carreras in quello di Tony, Tatiana Troyanos come Anita, Kurt Ollman come Riff mentre Marilyn Horne canta "Somewhere" in un personaggio secondario. Questa versione ha vinto un Grammy Award nel 1985.

25 settembre, 2011

Inaugurata la mostra “La Costituzione fa scuola”


Inaugurata la mostra “La Costituzione fa scuola”

“La Costituzione finora è stata divulgata attraverso testi e libri, oppure raccontata. Grazie a Pablo Echaurren e’ diventata un’opera d’arte”. È con queste parole che il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, ha inaugurato “La Costituzione fa scuola”, la mostra in programma al Quirinale in occasione dell’apertura dell’anno scolastico 2011-2012.

In esposizione vi sono 14 tavole tricolori del pittore e fumettista Echaurren, che ha raffigurato altrettanti articoli della Costituzione italiana. Ma la mostra, organizzata e promossa dalla Provincia di Roma, non resterà chiusa nelle gallerie del Quirinale. Le tavole saranno esposte in 100 scuole di Roma e provincia.

“L’idea è di collocare nei corridoi e nelle aule magne – ha spiegato Zingaretti – gli articoli più significativi del nostro bellissimo testo costituzionale. Per farlo abbiamo chiesto a Echaurren di aiutarci a trasmettere, oltre le bellissime parole degli articoli, i valori e il senso profondo della Costituzione attraverso lo strumento dell’arte e della proiezione figurativa”.

L’esposizione, infatti, ha come obiettivo quello di permettere ai ragazzi di comprendere che conoscere la Costituzione significa acquisire gli strumenti necessari per essere cittadini.

“Andremo in molte scuole ad inaugurare questa mostra – ha continuato Zingaretti -. La cosa bella da segnalare è che queste tavole aiuteranno la comprensione non da parte degli addetti ai lavori, ma da parte di migliaia di studenti perchè rimarrà nelle aule per sempre come arredo degli istituti. Ci auguriamo che grazie a questo sforzo la Costituzione sia ancora più apprezzata e conosciuta, e siamo felici di questa iniziativa che e’ un rafforzamento delle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia”.

All’inaugurazione era presente anche Pablo Echaurren, che ha detto di aver aderito “con entusiasmo alla proposta avanzata da Zingaretti, perché spesso la politica è lontana dai disegni e dalle forme d’arte”.

Tra quelli raffigurati, ci sono anche i primi tre articoli della nostra carta costituzionale su democrazia, diritti inviolabili e cittadinanza.

Echaurren ha però spiegato che la sua tavola preferita e’ quella dedicata all’articolo 5 sulle autonomie locali. “È un disegno significativo – ha spiegato l’artista – perchè stiamo attraversando un momento in cui qualcuno vorrebbe sbriciolare l’Unita’ d’Italia”.

Complessivamente gli articoli riprodotti nelle tavole sono: la democrazia (1), i diritti inviolabili (2), la cittadinanza (3), il lavoro (4), il federalismo (5), la libertà religiosa (8), la cultura (9), la pace (11), la bandiera (12), la libertà di parola (21), la libertà di ricerca (33), la scuola (34), la parità delle donne (37), la libertà politica (49).

PROMEMORIA 25 settembre 2005Ferrara: il diciottenne Federico Aldrovandi muore pochi minuti dopo essere stato fermato dalla polizia


Ferrara: il diciottenne Federico Aldrovandi muore pochi minuti dopo essere stato fermato dalla polizia nei pressi dell'ippodromo; sono indagati per la sua morte quattro poliziotti: dovranno rispondere di omicidio colposo per avere cagionato o comunque concorso a cagionare il decesso di Federico omettendo di prestare le prime cure al processo che inizierà il 19 ottobre 2007.
La notte del 25 settembre 2005, dopo una chiamata al 113 di una signora spaventata che segnalava la presenza di un ragazzo «che sbatteva dappertutto»,[1] presso l'ippodromo di Ferrara, una pattuglia della polizia interveniva a fermare il giovane Aldrovandi.
Secondo il rapporto della Questura, all'arrivo della volante “Alfa 3”, vi fu una colluttazione tra il ragazzo ed i quattro agenti (tre uomini ed una donna), che dovettero procedere alla sua immobilizzazione. Dopo l'arrivo di una ulteriore volante, l'Alfa 2, alle 6.04 la prima pattuglia richiedeva alla propria centrale operativa l'invio di un'ambulanza del 118, per un sopraggiunto malore. Secondo i tabulati dell'intervento, alle 6.10 arrivò la chiamata da parte del 113 a Ferrara Soccorso, che inviò sul posto un'autoambulanza ed un'automedica, giunte sul posto rispettivamente alle 6.15 ed alle 6.18.
All'arrivo sul posto il personale del 118 trovava il paziente “riverso a terra, prono con le mani ammanettate dietro la schiena (...) era incosciente e non rispondeva”. L'intervento si concluse, dopo numerosi tentativi di rianimazione cardiopolmonare, con la constatazione sul posto della morte del giovane, per “arresto cardio-respiratorio e trauma cranico-facciale”.

23 settembre, 2011

Roma&più arriva anche su I-Phone e I-Pad


Roma&più arriva anche su I-Phone e I-Pad

Grandi novità per Roma&Più, il marchio attraverso il quale la Provincia di Roma promuove il suo ricchissimo territorio e valorizza tesori come i borghi, i parchi, i monumenti, i prodotti, gli eventi e le sagre.

Nei prossimi giorni sarà infatti disponibile l’applicazione Roma&Più per i-phone e i-pad che permetterà all’utente di consultare direttamente e in ogni momento una pratica guida per il tempo libero.


Il portale web di Roma&Più (www.romaepiu.it) nel 2011 ha fatto registrare quasi 30mila accessi unici al mese e le pagine visitate ogni mese sono state 900mila. Gli accessi sono stati effettuati principalmente dall’Italia, dagli Stati Uniti, dalla Germania, dalla Gran Bretagna, dalla Francia e dalla Spagna.


L’attenzione degli internauti si è concentrata su musei, sagre, eventi ed enogastronomia.
"La nuova applicazione – ha spiegato l’assessore provinciale alle Politiche del Turismo dello Sport e delle Politiche Giovanili Patrizia Prestipino - va ad arricchire il portale di Roma&Piu', che si conferma il più grande contenitore di offerta di servizi per cittadini e turisti, un brand consolidato da un anno, un prodotto ormai doc della Provincia".

"Con questa applicazione – ha affermato il presidente della Provincia di roma Nicola Zingaretti – facciamo un ulteriore salto di qualità. A Roma ormai esiste la più grande area pubblica di accesso gratuito alla rete. Vogliamo mettere su questa rete un’offerta di buoni servizi di qualità. Oggi, su una rete di 800 punti di accesso, e di 120.000 abbonati, abbiamo un patrimonio autostradale su cui vogliamo investire con nuovi servizi a favore del turismo, della valorizzazione e della promozione del territorio”.

”Il sito – ha aggiunto Zingaretti - in pochi mesi ha conquistato uno spazio importante nelle strategie di marketing territoriale, con la partecipazione dei Comuni. D'altra parte, una recente ricerca del Politecnico di Milano evidenzia che il volume generale degli affari delle applicazioni e' cresciuto del 27 per cento nel 2010”. “Siamo dentro un processo di rivoluzione – ha concluso il presidente Zingaretti - favorito anche dalla diffusione del tablet che sta cambiando i costumi".
Entrando nella pagina iniziale dell’applicazione per i-phone e i-pad il colpo d’occhio è immediato. In evidenza trova spazio l’evento principale della settimana, mentre otto sezioni approfondiscono i suggerimenti che propone la redazione di Roma&Più:
• Da non perdere
I consigli della redazione sui luoghi da visitare, le gite, la festa della settimana, l’evento della provincia;
• Gli eventi
Il calendario costantemente aggiornato degli eventi da non perdere in provincia di Roma, come sagre, mostre, manifestazioni, concerti etc;
• Gli itinerari
Gli itinerari pensati per le diverse esigenze del turista per un giorno, un week-end o un periodo più lungo. Ma anche itinerari tematici per i diversi interessi del visitatore come il turismo ciclabile, termale, enogastronomico e culturale;
• Attorno a Roma
Un vero e proprio database di tutto ciò che il turista può trovare nei 120 comuni della provincia di Roma: chiese, siti archeologici, musei, laghi, parchi, riserve e tanto altro ancora;
• Mappa Wi-Fi
La mappa consente di visualizzare i luoghi più vicini dove trovare un punto di accesso gratuito alla rete wi-fi della Provincia di Roma;
• I Tg di Provinz
E’ possibile visualizzare le videonews più aggiornate del Tg di Provinz, la newsletter settimanale on-line della Provincia;
• Realtà aumentata
In questa sezione è possibile, inquadrando ciò che interessa (monumenti, luoghi etc), visualizzare in tempo reale le informazioni, la storia o altre curiosità sul proprio telefonino;
• Videoracconti
I video di Roma&Più raccontano curiosità e particolari poco conosciuti dei comuni della Provincia di Roma per voce degli stessi abitanti dei piccoli paesi.

PROMEMORIA 23 settembre 1943 Salvo d'Acquisto si offre in cambio della vita di 22 civili


Seconda guerra mondiale: Salvo d'Acquisto si offre in cambio della vita di 22 civili rastrellati dai tedeschi per rappresaglia contro un attentato compiuto il giorno prima, viene fucilato a Roma, in località Torrimpietra. Riceverà la Medaglia d'Oro al Valor Militare
Il 23 settembre furono dunque eseguiti dei rastrellamenti e catturate 21 persone scelte a caso fra gli abitanti della zona. Lo stesso D'Acquisto fu forzatamente prelevato dalla caserma, da parte di una squadra armata di SS, e fu condotto nella piazza principale di Palidoro, dove erano stati radunati gli ostaggi. Fu tenuto un sommario "interrogatorio", nel corso del quale tutti gli ostaggi si dichiararono ovviamente innocenti. Nella piazza venne anche condotto un altro abitante ritenuto un carabiniere, Angelo Amadio, che sarà l'ultimo testimone del sacrificio del brigadiere.
Nuovamente richiesto di indicare i nomi dei responsabili, D'Acquisto ribadì che non ve ne potevano essere, perché l'esplosione era stata accidentale, gli ostaggi e gli altri abitanti della zona erano dunque tutti quanti innocenti. Durante l'interrogatorio dei rastrellati, il sottufficiale fu tenuto separato nella piazza, sotto stretta sorveglianza da parte dai soldati tedeschi e, "quantunque malmenato e a volta anche bastonato dai suoi guardiani, il D'Acquisto serbò un contegno calmo e dignitoso", come ebbe a riferire in seguito Wanda Baglioni, una testimone oculare.
Gli ostaggi e D'Acquisto vennero quindi trasferiti fuori dal paese. Agli ostaggi furono fornite delle vanghe e furono costretti a scavare una grande fossa comune nelle vicinanze della Torre di Palidoro, per la ormai prossima loro fucilazione. Le operazioni di scavo si protrassero per alcune ore; quando furono concluse fu chiaro che le SS avrebbero davvero messo in atto la loro terribile minaccia.
A quel punto, secondo la testimonianza di Angelo Amadio:
« all'ultimo momento, però, contro ogni nostra aspettativa, fummo tutti rilasciati eccetto il vicebrigadiere D'Acquisto. ... Ci eravamo già rassegnati al nostro destino, quando il sottufficiale parlamentò con un ufficiale tedesco a mezzo dell'interprete. Cosa disse il D'Acquisto all'ufficiale in parola non c'è dato di conoscere. Sta di fatto che dopo poco fummo tutti rilasciati: io fui l'ultimo ad allontanarmi da detta località. »
Amadio infatti era creduto dai tedeschi un carabiniere e pertanto inizialmente ritennero di trattenerlo per farlo assistere alla esecuzione. Evidentemente, Salvo D'Acquisto si era autoaccusato del presunto attentato, addossandosi la sola responsabilità dell'accaduto e chiese l'immediata liberazione dei rastrellati.
I 21 prigionieri furono lasciati liberi e immediatamente si diedero alla fuga, lasciando il sottufficiale italiano già dentro alla fossa, dinanzi al plotone d'esecuzione. Alla fuga si unì immediatamente dopo Amadio, quando riuscì a dimostrare, presentando i suoi documenti, che in realtà era un operaio delle ferrovie e non un carabiniere. Come raccontò nella sua testimonianza resa nel 1957, fece in tempo però mentre correva, a sentire il grido "Viva l'Italia" lanciato dal carabiniere, seguito subito dopo dalla scarica di un'arma automatica che portava a termine l'esecuzione. Si girò e vide un ulteriore colpo sparato da un graduato tedesco al corpo già riverso per terra. Vide i soldati ricoprire il corpo con il terriccio, spostandolo con i piedi. Il comportamento del militare aveva infatti colpito le stesse SS, che il giorno dopo, secondo quanto riferito nella testimonianza della Baglioni, le riferirono: "Il vostro Brigadiere è morto da eroe. Impassibile anche di fronte alla morte."
Salvo D'Acquisto fu fucilato all'età di nemmeno 23 anni. Le sue spoglie sono conservate nella prima cappella sulla sinistra, adiacente all'ingresso, della Basilica di Santa Chiara di Napoli.
Nel 1983 fu aperta presso l'Ordinariato militare una causa di canonizzazione e conseguentemente al sottufficiale attualmente è assegnato dalla Chiesa il titolo di Servo di Dio. La sua figura fu ricordata dal papa Giovanni Paolo II, che in un discorso ai Carabinieri del 26 febbraio 2001 ebbe a dire:
« La storia dell'Arma dei Carabinieri dimostra che si può raggiungere la vetta della santità nell'adempimento fedele e generoso dei doveri del proprio Stato. Penso, qui, al vostro collega, il vice-brigadiere Salvo D'Acquisto, medaglia d'oro al valore militare, del quale è in corso la causa di beatificazione.»

22 settembre, 2011

Susanna Camusso e Nicola Zingaretti a Porta Futuro


Susanna Camusso e Nicola Zingaretti a Porta Futuro

Gli spazi di ‘Porta Futuro’, il Centro provinciale per l’impiego che offre servizi dedicati al lavoro, all’orientamento e alla formazione, si aprono alle forze sociali e al mondo dei sindacati.

A fare visita ai 1.800 metri quadrati della struttura di Testaccio, inaugurata il 5 luglio scorso e con all’attivo 2.000 utenti iscritti, è stato il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, mentre oggi è il turno di Luigi Angeletti della Uil.

Susanna Camusso è stata accompagnata, ieri, dal presidente dell’Amministrazione provinciale Nicola Zingaretti, tra gli spazi della struttura dove si trovano accoglienza specializzata, postazioni per autoconsultazione, biblioteca multimediali e soprattutto un software in grado di far incontrare domanda e offerta di lavoro presenti nel territorio.

“Porta Futuro – ha affermato Zingaretti – è per noi da luglio una grande scommessa, un’iniziativa sperimentale che in queste prime settimane sta riscuotendo grande attenzione e consenso. Si tratta di una scommessa perché noi qui non possiamo creare lavoro, ma ci occupiamo di accompagnare, aiutare, orientare le persone. Aver immaginato e inventato un luogo pubblico in cui il merito e il diritto al lavoro contano è per noi una sfida molto importante”.

Secondo il presidente Zingaretti, per crescere ‘Porta Futuro’ “ha bisogno anche della solidarietà e del sostegno delle forze sociali e associative e dei sindacati”.

“Susanna Camusso – ha aggiunto Zingaretti – ha avuto la sensibilità di capirlo ed è per noi un motivo di soddisfazione e di incoraggiamento a continuare in questa avventura”.

“Con buona pace del ministro al Welfare – ha aggiunto Camusso – qui siamo di fronte al compito delle Province per i centri dell’impiego e per accompagnare al lavoro i cittadini. Il Centro dell’impiego che si apre all’innovazione di altri servizi è quello che il Paese deve fare in ragione anche dell’articolo 1 della Costituzione”.

Altro aspetto importante, secondo Camusso, è che “si chiamano le imprese alla scommessa, a portare il mercato del lavoro a regole ordinate, precise, che consentono alle persone di non sentirsi deboli. Roma non è solo la città dei ministeri e delle grandi istituzioni, è anche una città produttiva e questo può essere un servizio importante. Ci sono molti progetti in progress, torneremo a vedere l’evoluzione di questo servizio”.

PROMEMORIA 22 settembre 1979 Avviene un esplosione nucleare noto come incidente Vela


Due satelliti Vela rilevano il flash di un'esplosione nucleare molto debole, avvenuta nei pressi dell'Isola Bouvet nell'Atlantico meridionale. L'ipotesi più accreditata è un test nucleare eseguito dal Sudafrica. L'accaduto è noto come incidente Vela.
Il 22 settembre 1979, alle 00:53 GMT, il satellite statunitense 6911 di tipo Vela Hotel rivelò un "doppio lampo" alle coordinate 47°S 40°E. Il satellite era parte di una costellazione di altri dodici elementi specificamente progettati per la rilevazione di esplosioni nucleari. Oltre a trasportare strumenti in grado di rilevare raggi gamma, raggi X e neutroni, il satellite era equipaggiato con due sensori a stato solido di silicio, indicati bangmeter (rilevatori del bang), capaci di intercettare il tipico "doppio lampo" (il primo breve e molto intenso seguito da uno più lungo e meno luminoso) di un'esplosione nucleare in atmosfera.
Esistono dei dubbi circa l'attendibilità dell'osservazione. Il satellite in questione era stato lanciato il 23 maggio 1969, più di 10 anni prima, e aveva passato già da due anni il limite di vita operativa previsto. All'epoca del fatto era guasto uno dei sensori di impulsi elettromagnetici presenti a bordo e, nel luglio 1972, aveva avuto un'avaria ai sistemi di memorizzazione dei dati, poi risoltasi da sola nel marzo 1978.
Inoltre, fra le prime speculazioni era stata adombrata anche la possibilità che il satellite avesse registrato la manifestazione di fenomeni naturali, come la caduta di un asteroide o la scarica di un fulmine associata ad una meteora. Il rilevatore a bordo dei satelliti Vela aveva, infatti, già dimostrato la propria sensibilità a fulmini ascendenti di elevata potenza, quando nel 1978 contribuì ad identificarne l'occorrenza sull'isola canadese di Bell.
Tuttavia, i primi rapporti del governo degli Stati Uniti nell'ottobre del 1979 e nel gennaio 1980 dichiaravano che il lampo era stato senza dubbio generato da una esplosione nucleare (in prossimità delle Isole del Principe Edoardo) la cui responsabilità era da ascriversi al Sudafrica. Ma le capacità di rilevazione statunitense nell'area erano ridotte e non furono rilevate onde sismiche o idro-acustiche che potessero confermare l'esplosione. Anche l'invio di una pattuglia di 25 velivoli dell'aviazione statunitense non fornì un riscontro positivo, dal momento che nessuno degli apparecchi rilevò la presenza di radioattività residua. L'unica parziale conferma fu la rilevazione di bassi livelli di iodio 131 (131I, un prodotto della fissione nucleare con breve tempo di dimezzamento) nelle ghiandole tiroidee di alcune pecore negli stati australiani di Tasmania e Victoria alcuni giorni dopo la presunta esplosione. Lo studio dei percorsi dei venti confermò, successivamente, che il materiale in ricaduta da un'esplosione nell'Oceano Indiano meridionale avrebbe potuto essere trasportato fino all'Australia sudoccidentale.
Un fenomeno da alcuni associato all'esplosione fu la rilevazione nella mattina del 22 settembre 1979 di un'onda ionosferica propagante da sud-est a nord-ovest da parte del radiotelescopio di Arecibo. Gli stessi ingegneri del Los Alamos National Laboratory che lavorarono al Programma Vela rimasero convinti della bontà della rilevazione.
Ad ogni modo, l'amministrazione Carter nominò una commissione di esperti con lo scopo di valutare l'attendibilità dei dati forniti dal satellite. Nell'estate del 1980 la commissione rese pubbliche le proprie conclusioni e dichiarò che con tutta probabilità non si era trattato di una esplosione atomica. Poiché un solo satellite aveva riscontrato il fenomeno e le ricognizioni aeree effettuate nell'area della presunta esplosione non avevano individuato tracce di radioattività, la commissione ritenne plausibile che un qualche fenomeno fosse avvenuto in prossimità del satellite e non sulla superficie terrestre. In particolare, indicò come possibile causa della rilevazione la collisione del satellite Vela con un micrometeorite. Il secondo lampo sarebbe stato generato dal materiale prodotto nella collisione che avrebbe riflesso della luce solare verso il sensore.
Tuttavia, il rapporto della commissione suscitò il dubbio che le spiegazioni fornite avessero delle motivazioni politiche. L'ipotesi dell'esplosione atomica restava certamente valida, specie in considerazione del fatto che il satellite aveva già segnalato correttamente ben 41 test nucleari in atmosfera, poi confermati anche da altre fonti.

21 settembre, 2011

PROMEMORIA 21 settembre 1990 - Il giudice Rosario Livatino viene assassinato, a soli 38 anni, mentre percorre la statale Agrigento-Caltanissetta.


Il giudice Rosario Livatino viene assassinato, a soli 38 anni, mentre percorre la statale Agrigento-Caltanissetta, in Sicilia
Figlio dell'avvocato Vincenzo e della signora Rosalia Corbo. Conseguita la maturità presso il liceo classico Ugo Foscolo, nel 1971 s'iscrisse alla facoltà di giurisprudenza di Palermo nella quale si laureò nel 1975 cum laude. Tra il 1977 ed il 1978 prestò servizio come vicedirettore in prova presso l'Ufficio del Registro di Agrigento. Sempre nel 1978, dopo essersi classificato tra i primi in graduatoria nel concorso per uditore giudiziario, entrò in magistratura presso il Tribunale di Caltanissetta.

Nel 1979 diventò sostituto procuratore presso il tribunale di Agrigento e ricoprì la carica fino al 1989, quando assunse il ruolo di giudice a latere.
Venne ucciso il 21 settembre del 1990 sulla SS 640 mentre si recava, senza scorta, in tribunale, per mano di quattro sicari assoldati dalla Stidda agrigentina, organizzazione mafiosa in contrasto con Cosa Nostra. Del delitto fu testimone oculare Pietro Nava, sulla base delle cui dichiarazioni furono individuati gli esecutori dell'omicidio.
Nella sua attività si era occupato di quella che sarebbe esplosa come la Tangentopoli Siciliana ed aveva messo a segno numerosi colpi nei confronti della mafia, attraverso lo strumento della confisca dei beni.
Non molti giorni dopo la scoperta di legami mafia-massoneria, l'allora presidente della Repubblica Francesco Cossiga lo definì Il giudice ragazzino:
« «Possiamo continuare con questo tabù, che poi significa che ogni ragazzino che ha vinto il concorso ritiene di dover esercitare l’azione penale a diritto e a rovescio, come gli pare e gli piace, senza rispondere a nessuno...? Non è possibile che si creda che un ragazzino, solo perché ha fatto il concorso di diritto romano, sia in grado di condurre indagini complesse contro la mafia e il traffico di droga. Questa è un'autentica sciocchezza! A questo ragazzino io non gli affiderei nemmeno l'amministrazione di una casa terrena, come si dice in Sardegna, una casa a un piano con una sola finestra, che è anche la porta». »
Dopo la morte del magistrato, l'Espresso sviscerò molti retroscena della faccenda.
Papa Giovanni Paolo II definì Rosario Livatino «martire della giustizia ed indirettamente della fede».
La sua figura è ricordata nel film di Alessandro Di Robilant Il giudice ragazzino, uscito nel 1994. È invece del 1992 il libro omonimo, scritto da Nando Dalla Chiesa.

Il processo di beatificazione

Nel 1993 il vescovo di Agrigento ha incaricato Ida Abate, che del giudice fu insegnante, di raccogliere testimonianze per la causa di beatificazione.
Il 19 luglio 2011 è stato firmato dall'arcivescovo di Agrigento il decreto per l'avvio del processo diocesano di beatificazione, che sarà aperto ufficialmente il 21 settembre nella chiesa San Domenico di Canicattì.

20 settembre, 2011

PROMEMORIA 20 settembre 1997 – Nasce Mtv Italia


Nasce Mtv Italia.
MTV, anche conosciuto come MTV Italia, è l'edizione italiana dell'omonimo canale televisivo statunitense. Il canale, edito da MTV Italia S.r.l società controllata da Telecom Italia Media, dedica ampio spazio alla musica e a programmi a target giovanile.
Il 1º settembre 1997 nasce ufficialmente l'edizione italiana di MTV con il primo MTV Day con headliner gli U2. In diretta, vengono trasmesse le prime quattro canzoni del concerto della band irlandese. MTV comincia a venire ospitata sulle frequenze di Rete A per 22 ore e mezza al giorno (praticamente tutto il giorno tranne che dalle 09.00 alle 10.00 e dalle 19.00 alle 19.30, orari in cui Rete A continuava a trasmettere Shopping Club, programma di televendite e cartomanti, e News & News, il notiziario), oltre a venire inserita all'interno del neonato pacchetto satellitare D+. Sia Rete A che D+ attingevano il segnale dell'edizione italiana di MTV sempre dalla piattaforma digitale di MTV Networks Europe dove veniva indicato sempre con il nome "MTV 3".
Con il lancio dell'edizione italiana di MTV aumenta la quantità dei programmi in lingua italiana, anche se per tutta la stagione 1997/1998 il palinsesto resta estremamente simile all'edizione europea storica di MTV. Continuano infatti ad essere riproposti quasi tutti i programmi pan-europei di MTV in lingua inglese e assolutamente non sottotitolati. Con la nascita dell'edizione italiana di MTV arrivano nuovi vj italiani come Victoria Cabello, Enrico Silvestrin e Camila Raznovich che debuttano su MTV Select. Ovviamente andavano in onda dagli studi di Londra e si alternavano con gli altri vj di MTV Networks Europe fino al novembre 1997. Successivamente Daniele Bossari fa la sua prima apparizione su Dancefloor Chart, la classifica dance di MTV, nel marzo 1998.
Per quanto riguarda Dancefloor Chart, invece, subito prima dell'avvento di Daniele Bossari, quindi fino a febbraio 1998, anche sull'edizione italiana di MTV veniva trasmessa settimanalmente l'edizione pan-europea del programma presentata in inglese dalla prima vj israelina Eden Harel della storica edizione europea di MTV. Oltre al lancio della versione italiana di alcuni programmi, nel 1998 viene concesso sempre più spazio ad Andrea Pezzi, vj carico di idee tanto particolari quanto innovative. Seguono quindi alcune sue creazioni come Tokusho e Kitchen. Nell'estate del 1998 arrivano altre due nuove vj per l'edizione italiana di MTV, Kris Grove e Kris Reichert, sempre presenti in coppia e meglio conosciute come "Kris & Kris". A loro verrà affidata la conduzione di Dancefloor Chart, che presenteranno ogni settimana fino all'estate del 2001. In settembre 1998 arriva anche Giorgia Surina, seguita nella primavera del 1999 da Marco Maccarini. Con l'aumento dei vj italiani cresce sempre di più il numero di programmi in lingua italiana e diminuisce lo spazio riservato alle trasmissioni pan-europee di MTV.
Il 30 giugno 1998, ad esempio, va in onda sull'edizione italiana di MTV l'ultima puntata di Alternative Nation, il programma settimanale di MTV dedicato alla musica alternativa, indie, elettronica e underground nato il 2 luglio 1995 dalle ceneri di 120 Minutes, uno dei programmi più di culto nella storia di MTV, sia in Europa che in America. Con la fine di dicembre 1998 anche le leggendarie edizioni pan-europee di Chill Out Zone, Party Zone e Superock lasciano il palinsesto dell'edizione italiana di MTV. Questi tre programmi torneranno poi gradualmente a far parte del palinsesto dell'edizione italiana di MTV negli anni successivi, ma non saranno più altrettanto curati, sperimentali ed estremamente all'avanguardia come ai tempi in cui venivano prodotti da MTV Networks Europe da un eccellente team di esperti del settore, tra cui James Hyman, attuale DJ nel network radiofonico britannico XFM e Managing Director alla Green Bandana Production.

19 settembre, 2011

Al Teatro India di Roma "Il Castello" di Giorgio Barberio Corsetti


Al Teatro India di Roma "Il Castello" di Giorgio Barberio Corsetti

Dal 21 settembre al 2 ottobre, presso il Teatro India di Roma, in Lungotevere Vittorio Gassman (già lungotevere dei Papareschi), si tiene la rappresentazione teatrale “Il Castello” di Giorgio Barberio Corsetti.

Gli spettacoli avranno inizio alle ore 21; dal 27 settembre ore 21,30. Mercoledì 28 settembre alle ore 17; domenica 25 settembre e domenica 2 ottobre alle ore 17. Il lunedì non ci sono rappresentazioni.

L’iniziativa è stata sostenuta dalla Provincia di Roma che ha sostenuto l’intero progetto teatrale.

Il progetto “Il Castello” trae la propria ispirazione dall’omonimo romanzo di Franz Kafka, ed è un adattamento teatrale dell’opera curato e diretto da Giorgio Barberio Corsetti, che ha la forma di spettacolo itinerante.

Le diverse tappe, o stazioni, saranno ospitate dal 21 settembre al 2 ottobre negli angoli più suggestivi del Teatro India di Roma e racconteranno le peripezie di K: l'arrivo al villaggio, la conquista e la perdita di una instabile posizione, gli incontri con gli abitanti del villaggio e gli ambigui emissari del Castello.

Il romanzo è frammentario come i sogni che si ricordano dopo una notte turbata, ed altrettanto oscuro, ma emana una comicità terribile, uno sguardo sull'umanità paradossale e immediatamente comprensibile.

La via di K verso il Castello si svolge su un percorso in luoghi diversi, che possono cambiare ogni volta di teatro in teatro, riadattandosi, riprendendo vita, come un organismo autonomo, una macchina biodinamica, che si riproduce in qualsiasi ambiente denso di memoria, echeggiante di voci del passato.

Contemporaneamente al racconto della storia, si crea un micro-sistema di comunicazione interno comunicante con la rete.

Nel sito web - www.ilcastellodikafka.it – si possono trovare il villaggio, i personaggi, lo spettacolo, le immagini, i testi e un browser game da provare per impersonare un immaginario lettore alla ricerca di una verità nel mondo burocraticamente assurdo raccontato dal grande autore contemporaneo. Chi entrerà nel sito potrà percorrerlo come K nel villaggio, mettendosi in gioco nella ricerca, nelle piccole vittorie e nelle disfatte.

Per ulteriori informazioni: http://www.teatrodiroma.net/

Tutto il fascino dell'oriente nelle opere di Lauro Papale


Tutto il fascino dell'oriente nelle opere di Lauro Papale

Trenta opere di grande valore artistico, pezzi unici dal sapore orientale: dal 21 al 30 settembre 2011 è in mostra a Palazzo Valentini la Ceramica Raku di Lauro Papale.

La raccolta, frutto del lavoro degli ultimi anni, nasce da un rigoroso studio della forma e dalla ricerca delle potenzialità espressive del colore, il tutto enfatizzato dall’uso della tecnica Raku, arte antica praticata in Giappone già nel XVI secolo.

“Le opere di Papale - dichiara Giuseppina Maturani, presidente del Consiglio provinciale di Roma sono caratterizzate da una straordinaria forza comunicativa, e pur nella semplicità della materia con cui sono realizzate, esprimono ed esaltano sensazioni e stati d'animo”

Aggiunge poi la Maturani: ”Le antiche civiltà, il mondo della natura, il mito, filtrati e rielaborati con la tecnica Raku dalla sensibilità dell’artista, danno vita ad opere uniche, che racchiudono tutto il fascino della cultura orientale permeata dall'armonia e dalla bellezza delle cose semplici e dalla naturalezza delle forme”.

L’inaugurazione della mostra si terrà mercoledì 21 settembre alle ore 16.30.

Sarà possibile visitare la mostra dal 21 al 30 settembre a Palazzo Valentini, Sala Tom Benetollo con i seguenti orari: lunedì - venerdì dalle ore 10 alle ore 19, sabato dalle ore 10 alle ore 13. Domenica e festivi chiuso. L'ingresso è libero.

PROMEMORIA 19 settembre 1943 – Eccidio di Boves (primo massacro dei soldati tedeschi sulla popolazione civile italiana durante la Resistenza italiana)


Eccidio di Boves (primo massacro dei soldati tedeschi sulla popolazione civile italiana durante la Resistenza italiana)
Per eccidio di Boves si intende un massacro di civili innocenti compiuto dall'esercito nazista il 19 settembre 1943 a Boves, in provincia di Cuneo.
Antefatto

Una volta avvenuto lo sbarco degli alleati in Sicilia, Mussolini viene arrestato, ed il governo è assegnato al generale Pietro Badoglio, il quale firma l'armistizio con gli angloamericani l'8 settembre 1943, ma contemporaneamente lascia le forze militari italiane senza alcuna istruzione sul come comportarsi,da quel momento in poi, con i tedeschi e con gli alleati.
I soldati italiani sono allo sbando, ed i nazisti ne approfittano per prendere possesso di tutti i territori italiani non ancora in mano agli alleati.
L'eccidio

Nel paese di Boves, situato in provincia di Cuneo, si costituisce una delle prime formazioni partigiane italiane: un reparto di militari italiani, comandati dall'ufficiale Ignazio Vian, dopo l'8 settembre, si rifugia sulle montagne ed inizia una azione di resistenza contro le truppe tedesche.
Durante una schermaglia il gruppo uccide un soldato tedesco: le SS, comandate dall'Oberführer Theodor Wisch e dal Sturmbannführer Joachim Peiper, decidono di vendicare la morte del soldato ucciso, colpendo la popolazione civile di Boves, incendiando il paese e massacrando 32 persone compresi il parroco ed il commissario della prefettura, i quali, addirittura, vengono bruciati vivi.
Quello di Boves è stato uno dei primissimi episodi del sistema repressivo tedesco che prevedeva azioni contro la popolazione civile in risposta alle azioni partigiane e dei militari italiani.

17 settembre, 2011

PROMEMORIA 17 settembre 2009 A Kabul un attentato suicida talebano fa esplodere un convoglio italiano, muiono 6 paracadutisti della Folgore.


A Kabul un attentato suicida talebano fa esplodere un convoglio italiano, muiono 6 paracadutisti della Folgore e 4 in gravi condizioni. Si tratta del più grave attentato dopo quello di Nassirya nel 2003.

15 settembre, 2011

Fotovoltaico al Liceo Augusto di Roma


Fotovoltaico al Liceo Augusto di Roma

Il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, l’assessore provinciale alle Politiche del Territorio e alla Tutela Ambientale, Michele Civita e l’assessore provinciale alle Politiche della Scuola, Paola Rita Stella hanno inaugurato l’impianto fotovoltaico installato sul tetto del Liceo Ginnasio Statale Augusto, in via Gela 14 a Roma.

Con il Liceo Augusto di Roma, giunge a 218 il numero degli impianti fotovoltaici installati sui tetti delle scuole superiori del territorio.

In particolare sono 89 le scuole dove sono stati installati impianti fotovoltaici finanziati per un importo di circa 9 milioni dalla precedente amministrazione, i cui lavori sono stati conclusi dalla Giunta Zingaretti.

Inoltre, nell’ambito di un bando complessivo in project financing per 301 scuole (l’importo dell’intervento ammonta a circa 23,7 milioni), la Provincia ha già installato 129 impianti fotovoltaici. A questi nei prossimi mesi se ne aggiungeranno 65 per un totale di 194.

Per le restanti 107 scuole sono stati posti vincoli che non consentono di montare impianti e quindi ci si indirizzerà su edifici pubblici.

“Sono contento – ha affermato il presidente Zingaretti parlando ai ragazzi del liceo Augusto – perché non sono annunci, ma fatti concreti. A Roma è in atto una rivoluzione totale dal punto di vista ecologico ed ambientale perché stanno entrando in attività le prime scuole con i tetti fotovoltaici: saranno 218 e produrranno un risparmio di 3.500 tonnellate di produzione di Co2. Tutto quello che risparmieremo sarà investito per le scuole. È la dimostrazione – ha aggiunto Zingaretti - che quando Roma vuole può cambiare, così come tutti i Comuni della provincia”.

La Provincia di Roma, inoltre, gode di un ulteriore risparmio sulla bolletta elettrica pari a 10 centesimi per ogni Kwh acquistato dal fornitore di energia, in forma di sconto perché l’Amministrazione provinciale produce energia da fonti rinnovabili.


Il bando sui tetti fotovoltaici rientra in un piano molto vasto chiamato “Provincia di Kyoto”, con cui l’Amministrazione provinciale di Roma si prefigge il raggiungimento degli obiettivi indicati dal pacchetto clima dell’Unione Europea.


Con il Piano di Azione “Provincia di Kyoto” sono state individuate sette sfide per lo sviluppo sostenibile del nostro territorio:
pianificazione territoriale;
risparmio idrico e qualità delle acque;
sviluppo delle energie alternative e uso razionale dell’energia;
riduzione dei rifiuti e raccolta differenziata;
mobilità sostenibile;
biodiversità e risorse forestali;
Amministrazione sostenibile.

Il Piano di Azione ha consentito di elaborare un programma articolato che può mobilitare investimenti per circa 540 milioni di euro. Per sostenere questo impegno la Provincia di Roma ha condiviso la strategia dell’Unione Europea 20-20-20 oltre ad aderire al World Environment Day istituito dall’Assemblea delle Nazioni Unite.

Settimana Europea della Mobilità 2011


Settimana Europea della Mobilità 2011

L’assessore alla Mobilità e Trasporti della Provincia di Roma, Amalia Colaceci presenta le iniziative dell’Amministrazione provinciale in occasione della Settimana Europea della Mobilità 2011.

L’ente provinciale aderisce per la quarta volta alla settimana interamente dedicata alla mobilità eco sostenibile con eventi ed iniziative in tutto il territorio.

Saranno circa 40 i Comuni del territorio provinciale che parteciperanno attivamente con iniziative ed eventi.

La conferenza stampa di presentazione delle iniziative pianificate si terrà giovedì 15 settembre alle ore 11.00 presso la Sala Giunta di Palazzo Valentini.

PROMEMORIA 15 settembre 1935 Le Leggi di Norimberga privano gli ebrei tedeschi della cittadinanza


Le Leggi di Norimberga privano gli ebrei tedeschi della cittadinanza

Le leggi di Norimberga, promulgate nel 1935, impiegavano una base pseudo-scientifica per la discriminazione razziale nei confronti della comunità ebraica tedesca. Le persone con quattro nonni tedeschi vennero considerate di "sangue tedesco", mentre era considerato ebreo chi aveva tre o quattro nonni ebrei. Le persone con uno o due nonni ebrei erano considerate di "sangue misto". In mancanza di differenze esteriori percepibili, i nazisti stabilirono che, per determinare la razza originaria degli slavi, la fede religiosa praticata dagli stessi era sufficiente a qualificarli come ebrei, e quindi sub-umani.
[modifica] Storia
Ad una conferenza di ministri tenuta il 20 agosto 1935 vennero discussi gli effetti economici sulla nazione causati delle violente azioni delle squadre d'azione naziste nei confronti delle attività ebraiche. Adolf Wagner, rappresentante del partito alla conferenza, sostenne che tali eccessi sarebbero terminati una volta che il governo avesse varato una chiara politica nei confronti degli ebrei.
Nel corso della conferenza, Hjalmar Schacht, Ministro dell'Economia, obiettò che arbitrari comportamenti del partito avrebbero impedito il suo lavoro di ricostruzione economica della Germania. Gli ebrei possedevano attitudini imprenditoriali che potevano essere utilmente sfruttate per migliorare la condizione economica della Germania. Schacht non prese posizioni di condanna morale e, semplicemente, propose di lasciar trascorrere la legislatura perché si chiarisse la situazione.
Il 15 settembre 1935, durante l'annuale congresso del partito a Norimberga, vennero annunciate due nuove leggi che per questo presero il nome di leggi di Norimberga. Entrambe le leggi appaiono, sul piano della tecnica legislativa, piuttosto improvvisate: gli esperti di "questioni ebraiche" del Ministero dell'Interno vennero frettolosamente rispediti a Norimberga in aereo.
La prima legge, la legge sulla cittadinanza del Reich, negava agli ebrei la cittadinanza germanica. Gli ebrei non furono più considerati cittadini tedeschi (Reichsbürger), divenendo Staatsangehöriger (letteralmente «appartenenti allo Stato»). Questo comportò la perdita di tutti i diritti garantiti ai cittadini come, ad esempio, il diritto di voto.
La seconda legge, la legge per la protezione del sangue e dell'onore tedesco, proibiva i matrimoni e le convivenze tra "ebrei" (per la prima volta venne utilizzato esplicitamente il termine invece che il precedente "non-ariani") e "tedeschi" . La legge proibiva inoltre il lavoro di ragazze "tedesche" al disotto dei quarantacinque anni di età in famiglie "ebree".
Uno dei maggiori autori dei commentari delle leggi di Norimberga fu Hans Globke che perfino dopo la guerra, sfuggendo ai processi di denazificazione (in quanto non iscritto al partito nazista), operò in qualità di Direttore della Cancelleria della Repubblica Federale di Germania tra il 1953 ed il 1963 divenendo uno dei più stretti collaboratori del cancelliere Konrad Adenauer. Per i suoi trascorsi la Svizzera e il Governo del Canton Ginevra respinsero la sua successiva richiesta di domicilio.