11 novembre, 2011

Dal 18 al 27 novembre "La settimana del Bello e del Buono"


Dal 18 al 27 novembre "La settimana del Bello e del Buono"

Il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti ha presentato l’iniziativa “La settimana del Bello e del Buono”. L’evento si è tenuto a Roma, presso la Città del Gusto, in via Enrico Fermi. 161.

Dal 18 al 27 novembre le eccellenze della Capitale e del territorio provinciale si metteranno dunque in mostra per la prima edizione di una kermesse a tutto campo, capace di coniugare il meglio della tradizione locale, alla scoperta di tesori nascosti o ancora poco conosciuti.

All’appuntamento sono intervenuti il presidente di Gambero Rosso Holding, Paolo Cuccia, il presidente di Confcommercio Roma e Federalberghi Roma, Giuseppe Roscioli e il presidente di Confesercenti Roma, Valter Giammaria. A moderare l’incontro il direttore di Gambero Rosso, Carlo Ottaviano.

“La settimana del Bello e del Buono” - a cura della Provincia di Roma, in collaborazione con Gambero Rosso - si inserisce all’interno del progetto “La Provincia delle Meraviglie” e si pone l’obbiettivo di far conoscere, promuovere e valorizzare il territorio provinciale. Non solo i luoghi di interesse turistico e culturale, ma anche il meglio della tradizione enogastronomica locale.

In programma, promozioni e sconti presso gli esercizi che aderiscono all’iniziativa, percorsi turistici, culturali ed enogastronomici alternativi, aperture straordinarie di musei e gallerie d’arte, alla ricerca di nuove suggestioni.

D’altra parte il territorio di Roma e provincia offre infinite attrazioni. Basti pensare allo straordinario numero di chiese, abbazie, cattedrali, santuari, conventi e monasteri, castelli, ville, dimore e palazzi storici, anfiteatri, siti archeologici, necropoli e catacombe di cui la provincia è ricca.

Si aggiungano 140 Km di coste, 26 tra parchi e riserve naturali, 5 comunità montane, 3 siti UNESCO e un Bene FAI.

A tutto ciò si lega una cultura ricca di storia, sapienza contadina, consuetudini e usanze che danno origine ai riti e alle festività sospese tra il sacro e il profano.

A questo straordinario patrimonio si aggiunge l’enogastronomia del territorio: vino dei Castelli Romani, di Olevano Romano, di Capena, di Cerveteri, di Genazzano ma anche prodotti tipici locali come la porchetta di Ariccia, il pane casareccio di Genzano condito con Olio della Sabina Dop, il pecorino romano, le fragoline di Nemi.

Insomma davvero una festa del “bello e del buono”, che si celebrerà dal 18 al 27 novembre.

«La settimana del bello e del buono» coinvolgerà ristoranti, trattorie, ristorazione d’albergo, enoteche, wine bar e gastronomie, oltre ai luoghi dello shopping, in un percorso che attraverserà tutto il territorio della provincia di Roma.
Gli itinerari prevedono anche corsi di cucina e conoscenza dei vini del territorio presso la Città del Gusto di Roma e nei ristoranti di Roma e provincia verranno proposti piatti e prodotti tipici sempre a tariffe agevolate.

«Vogliamo portare l’attenzione di tutti sul bello e sul buono», ha spiegato Cuccia. «È un’iniziativa che guarda non solo all’Italia. Io sono sempre affascinato dalla sfida di far sì che un turista venga a Roma e ci resti almeno tre notti, anche perché una media di 2-2,5 giorni non basta per vedere Roma e provincia”. “I turisti – ha aggiunto Cuccia – devono tornare anche per gustare le stagioni nel nostro Paese, che in alcune aree del mondo sono difficili da distinguere (come ad Hong Kong, ad esempio, dove il clima è più o meno lo stesso tutto l’anno)».

Per il presidente di Coldiretti Roma, David Granieri, «di fronte ad un momento così instabile l’unica cosa vera e reale secondo noi è l’enogastronomia: abbiamo riscontri riconosciuti in tutto il mondo, ma non riusciamo ancora a trovare il meccanismo per autoriconoscerci. Questo potrebbe essere un momento importante di confronto. Noi siamo pronti a fare di più e ad aspettarci di più, siamo ottimisti».

Il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti ha affermato: «Questa iniziativa vuole essere un segnale di ottimismo e di reazione in un momento di difficoltà. La ‘settimana del bello e del buono” per me è come tirare un sasso in uno stagno per attirare l’attenzione, ma è anche un segnale e un messaggio culturale: un vecchio modello di sviluppo è finito, la scommessa è costruirne uno diverso, migliore, più competitivo e che parta dal valore aggiunto che è il sistema Italia. Questo richiede amore, cura, capacità di renderlo fruibile e una voglia di scommettere sulle nostre vocazioni produttive, oltre che culturali».

Per ulteriori informazioni sull’iniziativa www.romaepiu.it/ www.gamberorosso.it

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