23 dicembre, 2011

PROMEMORIA 23 dicembre 1973 – Ritrovamento dei 16 superstiti del Disastro aereo delle Ande.


Ritrovamento dei 16 superstiti del Disastro aereo delle Ande.
Con l'espressione "disastro aereo delle Ande" ci si riferisce all'incidente aereo avvenuto sulla Cordigliera delle Ande il 13 ottobre 1972 e ai drammatici avvenimenti successivi fino al salvataggio dei sopravvissuti alla vigilia di Natale dello stesso anno; nell'incidente e nel periodo seguente persero la vita 29 persone mentre sopravvissero in 16.
Così l'aereo deviò di 90 gradi verso nord, ma le montagne non erano ancora state superate, e anzi l'aereo si diresse proprio contro quelle più alte che si distendevano a nord del passo.
Così, dopo essersi tuffato nelle nuvole mentre stava ancora sorvolando le montagne (zona successivamente identificata tra il Cerro Sosneado e il vulcano Tinguiririca), il Fokker incontrò una immane turbolenza che lo fece scendere improvvisamente di qualche centinaia di metri. A questo punto le nuvole si erano diradate e sia il pilota che i passeggeri si accorsero di volare in mezzo alle cime vicinissime delle Ande. Per rimediare all'errore, Lagurara spinse al massimo i motori e cercò di prendere quota, ma ormai era troppo tardi: alle 15.31, a circa 4200 metri di altitudine, l'aereo colpì la cima di una montagna con l'ala destra, che nell'urto si staccò e ruotando tagliò la coda del velivolo, all'altezza della cambusa; la coda quindi precipitò, portando con sé alcuni passeggeri, mentre l'elica del motore destro perforò la fusoliera. L'aereo, senza ala né coda, scese rapidamente di quota e colpì un altro spuntone roccioso perdendo anche l'ala sinistra, mentre la fusoliera continuava a precipitare, toccando infine terra di piatto su una ripida spianata nevosa, di pendenza simile alla sua traiettoria. L'aereo scivolò lungo il pendio per circa due chilometri, perdendo gradualmente velocità fino a fermarsi improvvisamente nella neve con un violento impatto. La coda terminò invece la sua corsa più in basso lungo lo stesso pendio.
Il Fokker si era fermato alla quota, successivamente verificata, di 3657 metri; tuttavia l'altimetro, sfasato dall'incidente, segnava invece un'altitudine di 2133 metri. Ciò fu determinante nello svolgimento degli avvenimenti successivi, insieme alle informazioni date dal pilota Lagurara prima di morire a causa delle ferite riportate nello schianto: le sue ultime parole, ripetute più volte, furono infatti: «abbiamo superato Curicò». Quindi, basandosi su queste due informazioni (posizione e quota), errate ma convergenti, i sopravvissuti credettero di trovarsi oltre la cresta della Cordigliera, nella zona pedemontana già in Cile. Si trovavano invece a est dello spartiacque andino, ancora in Argentina, e per la precisione nel territorio municipale di Malargüe (Dipartimento di Malargüe, Provincia di Mendoza). Di qui la speranza dei sopravvissuti di portare a termine con successo una spedizione verso ovest alla ricerca di aiuti.

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