31 gennaio, 2012

Consiglio provinciale in "seduta aperta" a Palazzo Valentini


Consiglio provinciale in "seduta aperta" a Palazzo Valentini

Martedì 31 gennaio è convocato il Consiglio Provinciale di Roma in seduta aperta, per trattare e discutere insieme “Iniziative ed atti del Governo e del Parlamento in materia di riordino delle Province”.

Questa seduta straordinaria del Consiglio Provinciale si terrà in contemporanea in tutte le Province italiane su iniziativa dell'UPI (Unione delle Province d’Italia) per dire "No all'Italia senza le Province".

Presiede la seduta la presidente del Consiglio provinciale di Roma Giuseppina Maturani. Partecipa il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti.

Per maggiori informazioni sulla giornata di mobilitazione e sensibilizzazione www.upinet.it

PROMEMORIA 31 gennaio 1973 – Il Senato approva il nuovo Testo del libro dei Codici. Vengono aboliti l'Ergastolo e l'Interdizione Perpetua


Il Senato approva il nuovo Testo del libro dei Codici. Vengono aboliti l'Ergastolo e l'Interdizione Perpetua
In Italia l'ergastolo è la massima pena prevista nell'ordinamento giuridico penale italiano, per un delitto.
L'ergastolo è previsto dall'art. 22 codice penale. La pena è perpetua ed è scontata in uno degli stabilimenti a ciò destinati, con l'obbligo del lavoro e con l'isolamento notturno (L' articolo 22 c.p. deve intendersi implicitamente modificato in parte qua, poiché l' art. 6 comma 2 della legge 26/1975 n°354 dispone che " i locali destinati al pernottamento dei detenuti consistono in camere dotate di uno o più posti senza distinguere la pena da eseguire"). Ne deriva che l' isolamento notturno, non è più attuato, mentre quello diurno si per via del summenzionato articolo. Il condannato all'ergastolo può essere ammesso al lavoro all'aperto.
Il carattere teoricamente perpetuo della condanna pone gravi problemi di compatibilità con l'art. 27 comma 3 della Costituzione, e con la Legge Gozzini che ne dà attuazione. Recita, infatti, tale articolo: "Le pene [...] devono tendere alla rieducazione del condannato". Ripetutamente posto all'attenzione della Corte Costituzionale, da parte dei Giudici di merito, la Consulta le ha sempre respinte sull'assunto che "funzione e fine della pena non sia solo il riadattamento dei delinquenti" e che la pena dell'ergastolo, come si è detto sopra, "non riveste più i caratteri della perpetuità" (Sentenza della Corte costituzionale n. 264 del 1974). Grazie all'intervento della Corte Costituzionale, tale pena è stata esclusa per i minori imputabili perché incompatibile con la finalità rieducativa del minore alla quale devono tendere le pene previste per i minori di età.
Tuttavia, vi è da sottolineare che il carattere di perpetuità di tale pena è mitigato dalla possibilità concessa al condannato di essere ammesso alla libertà condizionale dopo avere scontato 26 anni, qualora ne venga ritenuto attendibilmente provato il ravvedimento. Tale limite è ulteriormente eroso dalle riduzioni previste per la buona condotta del reo, grazie alle quali vengono eliminati 45 giorni ogni sei mesi di reclusione subiti. D'altro canto la riforma dell'Ordinamento penitenziario del 1987, attraverso le previsioni degli artt. 30-ter, comma 4, lett. d) e 50, comma 5, Legge n. 354/1975, ha contribuito a rimodellare i contenuti dell'ergastolo anche al di là dei profili che attengono alla liberazione condizionale: ha consentito infatti che il condannato all'ergastolo possa essere ammesso, dopo l'espiazione di almeno 10 anni di pena, ai permessi premio, nonché, dopo 20 anni, alla semilibertà.
Nell'ordinamento italiano l'ergastolo è previsto per alcuni delitti contro la personalità dello Stato, contro l'incolumità pubblica e contro la vita cui si aggiungono i reati per cui era prevista la pena di morte (che è sostituita dall'ergastolo ex D. lgs. lgt 10/08/44 n. 224). L'ergastolo è altresì previsto quando concorrono più delitti per ciascuno dei quali è prevista la pena non inferiore a 24 anni (art. 73 co. 2 c.p.).
Il Partito Radicale propose un referendum abrogativo nel 1981 per l'abolizione dell'ergastolo, ma vinse il fronte del no.
Ecco l'elenco dei reati che possono essere puniti con l'ergastolo: omicidio volontario con premeditazione, omicidio volontario con crudeltà e aggravanti, omicidio a scopo di terrorismo, strage, epidemia causata volontariamente che uccida almeno una persona, avvelenamento volontario di acque e pozzi che causi la morte di almeno una persona, omicidio con associazione mafiosa, omicidio connesso a traffico di droga internazionale, traffico di esseri umani con circostanze aggravanti, alto tradimento, tradimento, tentativo di secessione tramite atti di violenza, tentativo di eversione dell'ordine democratico con gravi atti di violenza e atti correlati, attentato contro il Presidente della Repubblica (che ha sostituito il reato di regicidio, per effetto della caduta della monarchia), sequestro di persona a scopo di estorsione o di terrorismo con conseguente uccisione dell'ostaggio, spionaggio e rivelazione di segreti di stato, attentato contro capi di stato esteri, genocidio e altri gravi crimini contro l'umanità, crimini di guerra. Negli ultimi anni è stato applicato solo per i reati correlati all'omicidio fisicamente compiuto. Nel 1981 Ali Agca fu condannato all'ergastolo per attentato (non riuscito) contro capo di stato estero, per l'attentato a Giovanni Paolo II: si trattò dell'ultima volta in cui venne comminata la massima pena che non fosse per un omicidio effettivamente commesso.

30 gennaio, 2012

PROMEMORIA 30 gennaio 1968 – Guerra del Vietnam: l'Offensiva del Têt ha inizio quando le forze Viet Cong lanciano una serie di attacchi.


Guerra del Vietnam: l'Offensiva del Têt ha inizio quando le forze Viet Cong lanciano una serie di attacchi a sorpresa nel Vietnam del Sud
L'Offensiva del Têt fu un grande attacco a sorpresa avvenuto durante la guerra del Vietnam. L'offensiva venne scatenata dall'esercito nordvietnamita (NVA) e dai vietcong (VC o NLF) la notte del capodanno vietnamita (Tết Nguyên Ðán), cioè tra il 30 e il 31 gennaio 1968.
Le azioni militari si svolsero praticamente in tutte le maggiori città del Vietnam del Sud e contro la base statunitense di Khe Sanh. L'offensiva non riuscì a sfondare in alcun punto le linee americane, ma fu lo stesso determinante per il forte impatto sui mass media e sull'opinione pubblica.

29 gennaio, 2012

PROMEMORIA 29 gennaio 1944 - Battaglia di Cisterna, nell'Italia centrale


Battaglia di Cisterna, nell'Italia centrale
La Battaglia di Cisterna si svolse durante la seconda guerra mondiale a partire dal 29 gennaio 1944, presso Cisterna di Latina, nel Lazio, come parte dell'Operazione Shingle.
Durante questa battaglia il 1°, il 3º e il 4º Battaglione Ranger tentarono di conquistare la cittadina laziale, obiettivo che la 3ª Divisione americana aveva fallito più volte.
Una serie di violenti contrattacchi tedeschi, con l'appoggio di carri Panzer IV, falciarono il 1° e il 3° dei battaglioni americani che lasciarono sul campo 755 dei 761 soldati di cui le due unità erano composte. Il comando americano decise perciò di soccorrere i Ranger con alcuni carri armati, ma una serie di campi minati bloccarono tale iniziativa.
La città rimase in mani tedesche e tutte le forze dei Ranger in Italia vennero ritirate.

28 gennaio, 2012

Shoah: Zingaretti consegna a Napolitano foto studenti in visita ad Auschwitz


Shoah: Zingaretti consegna a Napolitano foto studenti in visita ad Auschwitz

Il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, il presidente della Provincia di Pesaro e Urbino, Matteo Ricci, il presidente della Provincia di Potenza, Piero Lacorazza, e una delegazione degli studenti che hanno partecipato al Viaggio della Memoria 2011, al termine delle celebrazioni della Giornata della Memoria che si sono svolte presso il palazzo del Quirinale, sono stati ricevuti dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.

Al Capo dello Stato gli studenti hanno consegnato una fotografia del mega striscione con la scritta 'L'Italia unita ad Auschwitz' che l’anno scorso è stato srotolato nel campo di concentramento in Polonia.

In concomitanza con i festeggiamenti dei 150 anni dell'Unità d'Italia, nel viaggio della Memoria 2011 organizzato dalla Provincia di Roma, sono stati coinvolti gli istituti di Roma e del territorio e alcune scuole della provincia di Pesaro e della provincia di Potenza.

La foto offerta in dono al presidente della Repubblica è la testimonianza più grande e più viva del valore dell’esperienza vissuta dai ragazzi, uniti nel ricordo delle atrocità commesse in quegli anni.

“La Giornata della Memoria - ha affermato il presidente Zingaretti – è fondamentale per rafforzare una memoria condivisa e per consentire a tanti giovani di conoscere una delle pagine più buie della storia dell’umanità. Ho letto negli occhi e nelle parole dei ragazzi e delle ragazze che hanno partecipato ai Viaggi della Memoria la volontà di farsi per primi portatori di questo messaggio e l’anno scorso, in modo particolare, ho potuto anche apprezzare l’orgoglio di sentirsi italiani, lo stesso con cui questa mattina hanno consegnato al Capo dello Stato la foto della loro esperienza ad Auschwitz”.

PROMEMORIA 28 gennaio 1966 - Tragedia di Brema


Tragedia di Brema
La tragedia di Brema fu un incidente aereo avvenuto il 28 gennaio 1966 all'aeroporto di Brema, dove persero la vita tutte le 46 persone a bordo. A bordo dell'aereo della Lufthansa, partito da Francoforte, vi era una selezione della nazionale italiana di nuoto ed il giornalista Nico Sapio, diretti al meeting di Brema, uno dei più prestigiosi eventi della stagione.
Le cause dell'incidente non sono state mai del tutto chiarite. Giunto a Brema in condizioni di scarsa visibilità, il velivolo non era riuscito a rimanere nel corridoio di discesa, probabilmente per un malfunzionamento degli strumenti. Il pilota aveva abortito la procedura di atterraggio e impostato una virata, che però, forse a causa di una errata attivazione degli ipersostentatori o di un malore del pilota, portò l'aereo in stallo. A causa delle scarse prestazioni di quel modello di aereo e della vicinanza al suolo, prima che il pilota potesse adottare le necessarie contromisure - manovre comunque difficili da effettuare in situazione di volo strumentale - l'aereo si schiantò al suolo. Nell'incidente persero la vita tutti i 42 passeggeri e i 4 membri dell'equipa

27 gennaio, 2012

PROMEMORIA 27 gennaio 1973 - Gli Accordi di pace di Parigi pongono ufficialmente fine alla Guerra del Vietnam

Gli Accordi di pace di Parigi pongono ufficialmente fine alla Guerra del Vietnam.
Con gli Accordi di pace di Parigi (27 gennaio 1973) si pone fine formalmente alla guerra nel Vietnam. Più precisamente si può identificare con il disimpegno USA da tale guerra, infatti negli anni successivi la guerra riprese e giunse alla sua conclusione con la sconfitta del Vietnam del sud ad opera di quello del nord. L'incontro avvenne tra i ministri degli esteri dei due Vietnam e il segretario di stato americano William Rogers. I principali punti fissati furono:
Rispetto dei diritti fondamentali del popolo vietnamita.
Autodeterminazione del popolo sud-vietnamita.
Cessazione dell'attività militare USA.
Ritiro di tutte le forze militari americane.
Riunificazione pacifica del Vietnam.
Impegno americano alla ricostruzione del Vietnam del Nord.
Con questo trattato di fatto si sancisce la prima sconfitta militare statunitense all'estero, che per quasi due decenni (fino alla prima guerra del golfo) non si imbarcò più in imprese paragonabili a questa.

26 gennaio, 2012

PROMEMORIA 26 gennaio 1979 Il mafioso Leoluca Bagarella uccide il giornalista Mario Francese

Il mafioso Leoluca Bagarella uccide il giornalista Mario Francese.
Francese iniziò la carriera come telescriventista dell'ANSA, successivamente passò a giornalista e scrisse per il quotidiano "La Sicilia" di Catania. Di simpatie monarchiche, nel 1958 viene assunto all'ufficio stampa dell'assessorato ai Lavori Pubblici della Regione Siciliana. Nel frattempo intraprese la collaborazione con "Il Giornale di Sicilia" di Palermo. Nel 1968 si licenzia dall'ufficio stampa per lavorare a pieno nel giornale dove si occupa della cronaca giudiziaria entrando in contatto con gli scottanti temi del fenomeno mafioso.
Divenuto giornalista professionista si occupò della strage di Ciaculli, del processo ai corleonesi del 1969 a Bari, dell'omicidio del colonnello dei carabinieri Giuseppe Russo e fu l'unico giornalista a intervistare la moglie di Totò Riina, Antonietta Bagarella. Nelle sue inchieste entrò profondamente nella analisi dell'organizzazione mafiosa, delle sue spaccatture, delle famiglie e dei capi specie del corleonese legato a Luciano Liggio e Totò Riina[2]. Fu un fervente sostenitore dell'ipotesi che quello di Cosimo Cristina fosse un assassinio di mafia. La sera del 26 gennaio 1979 venne assassinato a Palermo, davanti casa.
Per l'assassinio sono stati condannati: Totò Riina, Leoluca Bagarella (che sarebbe stato l'esecutore materiale del delitto), Raffaele Ganci, Francesco Madonia, Michele Greco e Bernardo Provenzano. Le motivazioni della condanna nella sentenza d'appello furono: «Il movente dell' omicidio Francese è sicuramente ricollegabile allo straordinario impegno civile con cui la vittima aveva compiuto un'approfondita ricostruzione delle più complesse e rilevanti vicende di mafia degli anni '70».
Nel 2002 si suicidò il figlio Giuseppe, giornalista 36enne, che per anni si era dedicato ad inchieste sulla ricostruzione dell'omicidio del padre.

25 gennaio, 2012

Giorno della Memoria 2012. Palazzo Valentini ospita mostra fotografica "Viaggio della Memoria – Binario 21"

Giorno della Memoria 2012. Palazzo Valentini ospita mostra fotografica "Viaggio della Memoria – Binario 21"

Il 27 gennaio ricorre il Giorno della Memoria, giorno che la Repubblica italiana riconosce come data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz.

"Giorno della Memoria" per ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio mettendo a rischio la propria vita per salvarne altre e per proteggere i perseguitati.

Per commemorare questo giorno, la Provincia di Roma insieme all’Associazione Romana Amici d’Israele ha curato l’organizzazione della Mostra itinerante “Viaggio della Memoria – Binario 21”, che sarà inaugurata oggi, lunedì 23 gennaio alle 18, presso la sala Egon Von Furstenberg di Palazzo Valentini, dove potrà essere visitata fino al 6 febbraio prossimo.

Il Binario 21, protagonista della mostra, era un binario segreto, costruito sotto la Stazione Milano Centrale, dal quale sono partiti a più riprese, dal 1943 al 1945, i convogli organizzati dal RSHA (il comando nazista preposto alle deportazioni) con la collaborazione della polizia repubblichina.

I convogli trasportavano gli ebrei italiani e stranieri che venivano prima rastrellati in città e in altre zone del Nord Italia, poi rinchiusi in condizioni disumane nei Raggi a loro riservati del carcere di San Vittore e infine avviati verso Auschwitz-Birkenau.

La mostra si compone di 37 pannelli che illustrano, tramite immagini fotografiche corredate di didascalie, le fasi della discriminazione razziale e della persecuzione antiebraica in Italia.

In modo particolare, sono oggetto della mostra le numerose toccanti testimonianze di alcuni dei deportati (o dei loro familiari) che hanno fatto parte dei 605 deportati partiti dal Binario 21 il 30 gennaio 1944 e arrivati ad Auschwitz una settimana dopo, il 6 febbraio. Di essi, 97 uomini e 31 donne furono selezionati per il lavoro. Tutti gli altri (tra cui circa 40 bambini) furono uccisi col gas il giorno del loro arrivo.

PROMEMORIA 25 gennaio 1961 - Esce La carica dei 101, film di animazione di Walt Disney

Esce La carica dei 101, film di animazione di Walt Disney.
La carica dei 101 (One Hundred and One Dalmatians) è un film d'animazione Disney, tratto dal romanzo di Dodie Smith I cento e una dalmata. È considerato il 17º classico Disney secondo il canone ufficiale.
La vita di due giovani maschi, un uomo e il suo cane, procede monotona nella Londra dei primi anni '40 (lo si capisce dalle macchine, dai modelli di telefono e dall'assenza di elettrodomestici) sino a quando uno dei due scapoli decide che è ora di cambiare. La decisione è presa da Pongo, un dalmata compagno di vita dell'umano e inesperto compositore di musica Rudy. I due vivono in un appartamento nei pressi del parco comunale. Quando Pongo appostato alla finestra di casa nota una coppia di femmine adatta a loro dirigersi al parco coinvolge l'ignaro Rudy in un rocambolesco incontro; tanto buffo quanto risolutore. Tra le rispettive coppie nasce l'amore. Rudy sposa la bionda Anita e... Pongo "sposa" la maculata Peggy. Nella nuova casa in cui i quattro sono andati a vivere, coadiuvati dalla simpatica governante Nilla, vengono al mondo 15 cuccioli dalmata.
Tutto sembra procedere bene, quando appare sulla scena una vecchia compagna di scuola di Anita: l'eccentrica e benestante Crudelia De Mon - uno dei migliori personaggi cattivi delle storie Disney - che, venuta a sapere della nascita dei cuccioli, sbandierando spudoratamente la sua superiorità economica si offre di acquistarli tutti. Il suo intento reale è quello di utilizzare la loro pelle per realizzare pellicce maculate, l'enorme passione della sua vita. Per fortuna Rudy si oppone categoricamente alla vendita.
Crudelia, di nome e di fatto, assolda allora due manigoldi per rapire e uccidere i cuccioli. Nonostante Gaspare e Orazio siano due veri imbecilli, riescono nell'intento di sottrarre i piccoli cani alla governante quando questa rimane sola ad accudirli. Scotland Yard indaga sullo strano rapimento, ma a questo punto i genitori Pongo e Peggy capendo che gli umani non sono in grado di rintracciare i loro cuccioli, lanciano un disperato grido di aiuto ai loro simili.
In men che non si dica il "telegrafo canino" è innescato. Il passaparola che i cani di tutta la città raccolgono e amplificano rimbalza sino ai limiti della stessa. Anche gli animali della provincia e della campagna circostante recepiscono la richiesta di aiuto e proprio alcuni di essi si accorgono quasi per caso che nella apparentemente chiusa casa De Mon vi sono nascosti un paio di loschi individui, circondati da decine e decine di cuccioli di cane dalmata.
I cuccioli rapiti sono tra di loro. Appena la notizia della scoperta del luogo dove sono tenuti prigionieri i loro piccoli raggiunge, sempre grazie al telegrafo canino, Pongo e Peggy questi si precipitano immediatamente in loro soccorso.
Pongo e Peggy portano con loro i cuccioli e dopo una serie di mirabolanti avventure, tornano a casa, ricongiungendosi con i loro padroni, festeggiando il ritorno con sonori abbai di felicità!

24 gennaio, 2012

Giochiamo a costruire città più vivibili?


Giochiamo a costruire città più vivibili?

Circa 100 parchi gioco da realizzare entro il 2013 su tutto il territorio provinciale, 60 dei quali già inaugurati e altri da allestire o completare nei prossimi mesi. È questo l’obiettivo portato avanti dall’amministrazione Zingaretti, e sostenuto, a partire dall’inizio del 2012, attraverso un Bando che prevede 50 nuove aree gioco, di cui 30 a Roma e 20 nei comuni della provincia, per un investimento complessivo di circa 2 milioni di euro.

«Un nuovo parco giochi – afferma il presidente Nicola Zingaretti - non è solo un regalo che facciamo a tanti bambini e bambine e alle loro famiglie. È un’opportunità per costruire città più vivibili per tutti, riqualificando aree pubbliche che vengono sottratte all’abbandono o al degrado, e che tornano ad essere utilizzate dai cittadini e a vivere. In ogni parco giochi che realizziamo c’è una precisa idea di città e di territorio: un’idea che oppone la forza della solidarietà, il valore dell’incontro e della condivisione dei beni comuni all’egoismo e alla solitudine degli individui, producendo inclusione e rafforzando la percezione di essere comunità. Ma c’è anche un impegno concreto e direttamente misurabile per costruire una città a misura di bambino, uno spazio urbano più accogliente per migliorare la sicurezza, la qualità della vita e il livello delle relazioni umane nei quartieri di Roma e in tanti Comuni».

Proprio per far conoscere meglio ai cittadini questo impegno, l’amministrazione provinciale ha voluto lanciare la campagna di comunicazione «Giochiamo a costruire città più vivibili?» raccogliendo in una pagina permanente del suo sito istituzionale l’elenco completo di tutti i parchi gioco realizzati.

Nel nuovo bando sono previsti anche alcuni percorsi attrezzati e aree pic-nic, che verranno realizzati nelle cinque aree naturali della provincia di Roma (Nomentum, Gattaceca, Torre Flavia, Monte Catillo, Monte Soratte).

I parchi attrezzati sono di varia ampiezza: aree di grande dimensione (intorno a 500 metri quadrati), di media grandezza (tra i 200 ed i 400 metri) e aree più piccole (intorno ai 150 metri quadrati). Tra le novità dei nuovi parchi ci sono giochi auto illuminanti, grazie a dei pannelli fotovoltaici installati sulle strutture. Questo garantisce la sicurezza delle aree gioco nelle ore notturne, senza alcun costo per l’energia elettrica e in maniera totalmente ecosostenibile.

PROMEMORIA 24 gennaio 1962 – Brian Epstein firma il contratto per fare da manager ai The Beatles

Brian Epstein firma il contratto per fare da manager ai The Beatles.
È noto soprattutto per essere stato il manager dei Beatles. Il suo ruolo nei loro successi iniziali fu determinante e l'intuito imprenditoriale lo portò a una fama senza precedenti per un agente.
Epstein si propose per la gestione del gruppo in un periodo nel quale i Beatles non erano altro che uno dei duecento gruppi beat di Liverpool e stavano già lottando da tempo per ottenere il successo. Benché non avesse avuto altre esperienze come agente, Epstein rivelò un'innata abilità nel presentare e promuovere il quartetto. Morì prematuramente a causa di un'overdose di anticonvulsanti ed alcool.

22 gennaio, 2012

PROMEMORIA 22 gennaio 1911 - Inaugurazione dello Stadio del Genoa (poi dal 1933 denominato Stadio Luigi Ferraris), il più antico stadio italiano.

Inaugurazione dello Stadio del Genoa (poi dal 1933 denominato Stadio Luigi Ferraris), il più antico stadio italiano, a tutt'oggi in uso.
Lo stadio comunale Luigi Ferraris già Stadio comunale di Via del Piano dal 1911 al 1933[2] è un campo da calcio di Genova, situato nel quartiere di Marassi, con circa 36.703 posti a sedere.
Inaugurato nel 1911 è uno dei primi e più antichi impianti tuttora in uso per il calcio ed altri sport. L'attuale stadio ospita le partite interne del Genoa e della Sampdoria. Lo stadio è di proprietà del Comune di Genova. A parte il calcio, ha ospitato anche incontri di rugby della Nazionale italiana e, più raramente, alcuni concerti musicali.
Il terreno dell'attuale stadio Luigi Ferraris è situato nel quartiere popolare di Marassi e faceva parte del complesso della villa Musso Piantelli, tuttora esistente presso l'ingresso principale dei Distinti.
La data precisa dell'inizio della costruzione dello stadio è documentata da fonti incerte, ma si può evincere che la costruzione possa risalire al 1909. Il primo dato certo è che lo stadio fu inaugurato il 22 gennaio 1911 in occasione della partita tra Genoa ed Internazionale.
Alla fine del 1926 la Cajenna (campo dell'Andrea Doria situato di fianco al Marassi) venne dichiarata inagibile. Il Genoa pagò l'Andrea Doria con un indennizzo di 20.000 lire (comprensive però del trasferimento del portiere Manlio Bacigalupo) e ne riprese la proprietà.
In origine lo stadio poteva ospitare 20.000 spettatori.
Il 1 gennaio 1933 lo stadio venne intitolato a Luigi Ferraris, capitano della squadra del Genoa, caduto durante la prima guerra mondiale. Durante la cerimonia di intitolazione dello stadio è stata sotterrata, in prossimità della porta di gioco situata sotto la Gradinata Nord, la sua medaglia d'argento al valor militare.
Il Luigi Ferraris, definito come lo stadio più moderno dell'epoca ed arrivato alla capienza di 30.000 spettatori, ospitò il 27 maggio del 1934 la partita dei mondiali tra Spagna e Brasile terminata 3 a 1.
Per il Ferraris il record di spettatori in una partita di campionato appartiene al derby Genoa-Sampdoria 1-1 del 28 novembre 1982, quando si registrarono 57.815 spettatori più circa 2.000 non paganti[4]. Il record assoluto di spettatori si registrò invece in occasione dell'incontro Italia-Portogallo del 27 febbraio 1949, con più di 60.000 presenze.
Nel 1979 il Comune di Genova, con una solenne cerimonia, interrò nel terreno di gioco una medaglia d'oro che il "Guerin Sportivo" aveva fatto fare, e donato, al portiere del Genoa Giovanni De Prà per meriti sportivi ma ad oggi non si sa che fine abbia fatto la medaglia, giacché il terreno di gioco è stato completamente sostituito nel 1989 per via dei lavori di rifacimento dell'impianto, in vista dei mondiali di calcio di Italia '90.
In occasione di tale evento lo stadio fu, settore dopo settore, demolito e ricostruito su progetto dell'architetto Vittorio Gregotti. Per consentire alla Sampdoria e al Genoa di poter continuare a giocare le partite casalinghe a Marassi, i lavori furono eseguiti "per singoli settori" e durarono ben due anni e due mesi (dal luglio del 1987 al settembre del 1989).
I nuclei caldi delle due tifoserie di Genova risiedono storicamente nelle due gradinate: la Sud per i tifosi blucerchiati, la Nord per i tifosi rossoblu.
I tifosi ospiti vengono collocati nelle cosiddette gabbie poste ai due lati estremi della Tribuna adiacenti alle due Gradinate (gabbia lato Nord nelle partite casalinghe della Sampdoria mentre gabbia lato Sud nella partite casalinghe del Genoa).
Ulteriori ammodernamenti furono poi apportati, tra il 2001 ed il 2010, alle gradinate e anche alle tribune e ai distinti, riducendone i posti disponibili con l'inserimento di seggiolini in plastica (al posto delle gradinate in cemento) e l'installazione di grate d'acciaio e tornelli nel perimetro esterno dello stadio, per permettere il regolare svolgimento delle gare nel rispetto delle nuove linee guida di sicurezza imposte dalle leggi (decreto Amato) vigenti in Italia. Ulteriori modifiche sono state effettuate ai seggiolini per permettere allo stadio di essere regolamentare per le norme Uefa durante l'estate del 2010.
Il 29 gennaio 1995, prima della partita di campionato del 1994-1995 Genoa-Milan, un tifoso genoano (Vincenzo Spagnolo) viene accoltellato e quindi ucciso da un tifoso milanista (Simone Barbaglia) all'esterno dello stadio proprio vicino alla culla del tifo caldo genoano ossia, la Gradinata Nord. Quel giorno ci furono gravissimi scontri che durarono anche nella notte dove le forze dell'ordine faticarono appunto a far evitare il contatto dei tifosi rossoblu con quelli rossoneri che restarono fino a tarda notte chiusi nello stadio per motivi di sicurezza. In memoria di Vincenzo Spagnolo è stato costruito un piccolo monumento simbolico davanti all'entrata delle Tribune vicino alla Gradianta Nord.

Il 28 aprile 2004 Roberto Baggio ha giocato nello stadio l'ultima partita con la nazionale contro la Spagna che si è conclusa 1-1 con i gol di Christian Vieri e di Fernando Torres[5].
Il 12 ottobre 2010, durante la partita di qualificazione agli europei 2012 tra Italia e Serbia, è stato teatro di una serie di scontri causati dentro e fuori lo stadio dai tifosi ultranazionalisti serbi. La partita è cominciata con 35 minuti di ritardo a causa del lancio di una serie di fumogeni e, dopo che un razzo ha sfiorato il portiere della nazionale Emiliano Viviano e un altro il terzino Gianluca Zambrotta, l'arbitro scozzese Craig Thomson ha decretato la sospensione definitiva della partita dopo soli 6 minuti di gioco. Gli scontri con gli ultras serbi sono costati 18 feriti, 35 denunciati e 138 persone identificate con l'arresto del capo ultrà, Ivan Bogdanov di 29 anni[6]. Bogdanov, che era già colpevole di altri disordini di questo tipo, è stato condannato a 3 anni e 3 mesi di reclusione.

20 gennaio, 2012

A Palazzo Incontro la mostra "Henri Cartier Bresson Immagini e parole"


A Palazzo Incontro la mostra "Henri Cartier Bresson Immagini e parole"

"Henri Cartier-Bresson Immagini e parole" è il titolo della mostra che è stata inaugurata ieri pomeriggio dal Presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti.

L’esposizione - promossa dalla Provincia di Roma nell’ambito del Progetto ABC Arte Bellezza Cultura - è organizzata da Contrasto, Magnum Photos e Fondation Cartier-Bresson in collaborazione con Civita e sarà visitabile fino al 6 maggio, presso Palazzo Incontro, nel cuore della Capitale, in Via dei Prefetti 22.

"Questa mostra - ha affermato il presidente Zingaretti nella conferenza stampa - apre il 2012 di Fandango Incontro e porta con sé la peculiarità di unire le immagini alle parole e al commento. Si tratta di un incontro felice perchè la fotografia nasce come uno stimolo di riflessione e provoca una reazione individuale e veloce”.

Quarantaquattro fotografie tra le più suggestive del grande maestro della fotografia in bianco e nero, accompagnate dal commento – tra gli altri – di Aulenti, Balthus, Baricco, Cioran, Gombrich, Jarmusch, Kundera, Miller, Scianna, Sciascia, Steinberg e Varda.

In esposizione una selezione aggiornata con nuovi contributi rispetto al progetto nato qualche anno fa, quando un gruppo di amici ha pensato di festeggiare il compleanno di Henri Cartier-Bresson chiedendo a intellettuali, scrittori, critici, fotografi o anche semplicemente grandi amici del maestro della fotografia, di scegliere e commentare ognuno la sua immagine preferita tra le tante, immortali, scattate da Cartier-Bresson.

Ne è nata una selezione di capolavori unici – forse le più incisive e celebri fotografie del grande autore francese – ognuna “chiosata” dalle parole affettuose e autorevoli di intellettuali e amici come Pierre Alechinsky, Ernst Gombrich, Leonardo Sciascia, Ferdinando Scianna e molti altri ancora.

La mostra, che è anche un volume a cura di Contrasto, offre una panoramica sintetica ma esaustiva dell’opera di Henri Cartier-Bresson, considerato il padre nobile del fotogiornalismo.

Uno sguardo, il suo, sempre puntuale e profondo, attento e originale, sul mondo, i protagonisti, gli avvenimenti principali così come i piccoli, apparentemente insignificanti ma densi di vita, “attimi decisivi” che lui – e solo lui – riusciva a cogliere con la sua macchina fotografica quando, come affermava, si riesce a “mettere sulla stessa linea di mira il cuore, la mente e l’occhio”.

Henri Cartier-Bresson. Immagini e Parole rappresenta un’occasione unica per contemplare e comprendere Cartier-Bresson e, grazie ai commenti, per approfondire i temi legati alla fotografia: il suo potere comunicativo, le sue peculiarità stilistiche, il suo ruolo.

PROMEMORIA 20 gennaio 1964 - Viene pubblicato Meet the Beatles!, il secondo album dei Beatles uscito negli USA

Viene pubblicato Meet the Beatles!, il secondo album dei Beatles uscito negli USA.
Meet the Beatles! è il secondo album dei Beatles pubblicato negli Stati Uniti, nonostante la dicitura "first album" ("primo album") presente in copertina. Il disco venne pubblicato il 20 gennaio 1964 dalla Capitol Records, in formato mono e stereo. La Capitol è una consociata della Parlophone, l'etichetta inglese dei Beatles, entrambe sussidiarie della EMI.
La foto di copertina riprende quella dell'album With the Beatles, ma è stata ricolorata per essere leggermente di colore blu, anziché in bianco e nero come quella originale dell'LP britannico.
Nel 2003, l'album è stato inserito alla posizione numero 59 nella lista dei 500 migliori album di tutti i tempi redatta dalla rivista Rolling Stone.[2] Nel 2004, Meet the Beatles! è stato ristampato per la prima volta in formato CD come parte del cofanetto The Capitol Albums, Volume 1 (n° catal. CDP 7243 8 66875 2 4).

19 gennaio, 2012

PROMEMORIA 19 gennaio 1983 Il criminale di guerra nazista Klaus Barbie viene arrestato in Bolivia.

Il criminale di guerra nazista Klaus Barbie viene arrestato in Bolivia.
Nikolaus Barbie detto Klaus (Bad Godesberg, 25 ottobre 1913 – Lione, 25 settembre 1991) è stato un ufficiale e criminale tedesco. Noto anche con il soprannome di "macellaio" o "boia di Lione", fu il comandante della Gestapo nella città francese durante l'occupazione nazista della Francia.
Scampato al processo di Norimberga, dopo la seconda guerra mondiale ha partecipato ad attività di intelligence, lavorando per i servizi segreti americani e nascondendosi, dal 1955, in Bolivia, operando attivamente per i servizi boliviani sotto lo pseudonimo di Klaus Altmann.
La cattura
Nel 1971 il procuratore generale di Monaco di Baviera dichiarò chiuso il dossier Barbie, "per mancanza di prove". Dopo pochi mesi i cacciatori di nazisti Serge e Beate Klarsfeld rintracciarono Barbie, ma il governo boliviano dell'epoca negò l'estradizione. Raggiunto nel suo rifugio boliviano da numerosi giornalisti, Barbie continuò tenacemente a negare di essere il "boia di Lione". Solo nel 1972 si decise a gettare la maschera e in un'intervista al giornale Estado do Brasil ammise la sua vera identità. Poco prima del suo arresto, avvenuto per una truffa, Barbie ebbe a dichiarare a La Paz di sentirsi "ormai nell'anticamera della morte" e, poiché egli aveva perduto tutto (suo figlio Klaus era morto in un incidente d'auto e sua moglie era stata uccisa da un tumore), non gli importava più nulla di morire. Due anni dopo così si espresse in un'intervista:
« Ovviamente sono fiero di quello che ho fatto durante la guerra. Se non fosse stato per me la Francia adesso sarebbe una repubblica socialista sovietica.[senza fonte] »
Nel 1981 una rivolta militare in Bolivia rovesciò il governo García e, nei successivi 14 mesi, si alternarono altri tre governi militari. Questi, non riuscendo a trovare una soluzione ai gravi problemi economici e sociali del Paese, decisero di riconvocare il Congresso eletto nel 1980. Nell'ottobre 1982 finì definitivamente il periodo dittatoriale e Hernán Siles Zuazo diventò Presidente a seguito di libere elezioni democratiche. Nel 1983 Barbie venne estradato in Francia.
Su Klaus Barbie furono archiviate 85 pagine da parte dell'FBI dal 1972 al 1987. Gli archivi contengono circa 43 memorie. Anche la CIA ed il Dipartimento di Giustizia statunitense erano in possesso di dossier su Barbie. I rapporti rivelavano tra le altre cose che nel 1972 sia l'FBI che il dipartimento di giustizia sapevano che Klaus Altmann era realmente Klaus Barbie.
Una curiosità: Siles Zuazo era Presidente della Bolivia sia nel 1957, quando Barbie acquisì la cittadinanza boliviana, sia nel 1983, al momento della cattura e dell'estradizione.

17 gennaio, 2012

'TUTTI X UNO': progetti per persone affette da autismo


'TUTTI X UNO': progetti per persone affette da autismo

Partirà il prossimo 21 gennaio 2012 a Roma, presso il Consultorio Centro La Famiglia, la seconda tappa del progetto 'TUTTI X UNO' rivolto a persone affette da Sindrome Autistica e alle loro famiglie.

L'iniziativa, patrocinata dalla presidente del Consiglio provinciale di Roma Giuseppina Maturani e organizzata dall'Associazione Mi.Cro Psychology insieme al Consultorio Centro La Famiglia, è un percorso in più tappe che ha l’obiettivo di promuovere il sostegno psicologico e sociale a persone autistiche e ai loro famigliari oltre ad implementare le competenze su questo disturbo tra gli operatori e le agenzie di formazione che a vario titolo sono coinvolte nei loro processi di crescita e maturazione.

Lo scorso anno le attività del 'TUTTI X UNO' sono cominciate con il corso gratuito “Autismo: cos’è, come si valuta, come si interviene”, rivolto agli operatori sociali ed ai professionisti coinvolti nei processi riabilitativi ed educativi.

Quest’anno il percorso procede con l’attivazione di un laboratorio gratuito di Parent Training e Supporto Psicologico rivolto alle famiglie di persone con Autismo, di qualsiasi età e residenti nella Provincia di Roma.

L’attività è pensata con l'intento di migliorare il benessere psicologico delle coppie genitoriali che vivono quotidianamente le difficoltà dei loro figli, che diventano spesso le difficoltà dell’intero sistema familiare, ed aumentare le competenze necessarie sia per lo svolgimento diretto dei loro compiti educativi che per le attività di scelta e coordinamento dei vari interventi riabilitativi che spesso richiede la persona con autismo.

Le attività cominceranno a Roma, il giorno sabato 21 gennaio 2012, ed interesseranno i partecipanti fino a maggio 2012, con degli incontri a cadenza quindicinale in cui si alterneranno attività di Parent Training e di Laboratorio Esperienziale.
La partecipazione alle attività è completamente gratuita.

SEDE DEL CORSO:
CONSULTORIO CENTRO LA FAMIGLIA,
Via della Pigna 13/a 00186 Roma.
Tel: 066789407
info@centro-lafamiglia.it
www.centrolafamiglia.org

Per CONTATTI ed ISCRIZIONI:
Tel: 066789407
info@micropsychology.it
www.micropsychology.it

PROMEMORIA 17 gennaio 1985 Crollo del palasport di San Siro a Milano a causa di una forte nevicata.


Crollo del palasport di San Siro a Milano a causa di una forte nevicata.
Il 17 gennaio 1985[3], a causa di una eccezionale nevicata, la tensostruttura in cavi di acciaio che reggeva il manto di copertura subì un dissesto improvviso che comportò l'abbassamento dello stesso di alcuni metri. Infatti un concio dell'anello metallico a cui era ancorata la tensostruttura si instabilizzò provocando l'accorciamento improvviso della circonferenza dell'anello e corrispondentemente il citato abbassamento. La copertura, pur danneggiata, continuò a sopportare tutto il carico della neve valutata in circa 800 tonnellate, corrispondente ad una coltre di neve spessa dagli 80 ai 100 cm. Si trattava di una quantità inconsueta - infatti superava di gran lunga quella prevista dalle norme di legge per cui era stata dimensionata la copertura (ca. 60 cm) - ma che storicamente non era una novità per Milano, come dimostra il libro Milano sotto la neve di Francesco Ogliari e Filippo Ricciardi (ed. Selecta - Pavia).
A causa dei pluviali ostruiti, a nulla valsero i tentativi di ridurre il carico gettando acqua calda sul tetto (che anzi ghiacciò aumentando il carico) e alzando la temperatura interna all'edificio. Due settimane dopo, il Palasport sarebbe dovuto essere teatro del primo concerto degli U2 in Italia. L'evento fu quindi spostato in un rudimentale Teatro tenda che era in grado di ospitare a malapena metà dei possessori dei biglietti.
Sotto la stessa nevicata crollarono decine e decine di capannoni e molte coperture metalliche in tutta la Lombardia tra cui anche parte della pensilina di copertura degli spalti al Velodromo Vigorelli di Milano.

16 gennaio, 2012

PROMEMORIA 16 gennaio 1994 – Italia: il Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro scioglie le Camere, finisce così la Prima Repubblica


Italia: il Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro scioglie le Camere, finisce così la Prima Repubblica
L'espressione prima Repubblica si riferisce al sistema politico della Repubblica Italiana tra il 1948 e il 1994, e spesso è usata per richiamare i suoi aspetti peggiori.
Secondo i criteri storiografici e politologici, la denominazione di una forma di stato preceduta da aggettivi numerali indica i regimi dello stesso tipo che si sono succeduti discontinuamente in un paese con assetti costituzionali e istituzionali differenti (per esempio i Reich tedeschi e le Repubbliche francesi). Nel caso italiano la distinzione tra prima e seconda Repubblica, introdotta in ambito giornalistico e divenuta poi di uso comune, è formalmente scorretta, poiché si riferisce quale elemento di discontinuità storica alla trasformazione politica avvenuta durante il biennio 1992-1994, che non si risolse in un cambiamento di regime, bensì in un profondo mutamento del sistema partitico e nel ricambio di parte dei suoi esponenti nazionali.

15 gennaio, 2012

PROMEMORIA 15 gennaio 1993 – Viene catturato e arrestato Salvatore Riina.


Viene catturato e arrestato Salvatore Riina.
Salvatore Riina, meglio conosciuto come Totò Riina (Corleone, 16 novembre 1930), è un criminale italiano, ed è stato il capo di Cosa Nostra dal 1982 fino al suo arresto, avvenuto il 15 gennaio 1993. Viene indicato anche con i soprannomi U curtu, per via della sua altezza e La Bestia, adottato per indicare la sua ferocia sanguinaria.
Il 15 gennaio del 1993 fu catturato dal Crimor (squadra speciale dei ROS guidata dal Capitano Ultimo).
Riina, latitante dal 1969, venne arrestato al primo incrocio davanti alla sua villa in via Bernini n. 54, insieme al suo autista Salvatore Biondino, a Palermo. Nella villa aveva trascorso alcuni anni della sua latitanza insieme alla moglie Antonietta Bagarella e ai suoi figli.
L'arresto fu favorito dalle dichiarazioni rese dall'ex autista di Riina, Baldassare Di Maggio, divenuto nel frattempo collaboratore di giustizia, per ritorsione verso Cosa Nostra che lo aveva condannato a morte

14 gennaio, 2012

PROMEMORIA 14 gennaio 1968 – La notte tra il 14 ed il 15 gennaio, nella Sicilia occidentale si verifica il terremoto del Belice


La notte tra il 14 ed il 15 gennaio, nella Sicilia occidentale si verifica il terremoto del Belice, che provoca vittime, ingenti danni, e la distruzione parziale o totale di alcuni paesi, come nel caso di Gibellina, Salaparuta, Poggioreale e Montevago, che verranno poi ricostruiti
Viene definito Terremoto del Belice il violento evento sismico, di magnitudo momento 6,1, che nella notte tra il 14 e il 15 gennaio 1968 colpì una vasta area della Sicilia occidentale compresa tra la Provincia di Agrigento, quella di Trapani e quella di Palermo. Dato che la maggior parte dei comuni colpiti più duramente faceva parte del comprensorio comunemente definito Valle del Belìce per definirlo si ricorse a tale termine.Il 15 gennaio non si ebbe l'immediata sensazione della gravità del fatto dato che a quel tempo la zona interessata non era considerata critica dal punto di vista sismico. Il terremoto venne sottovalutato nella sua entità al punto che molti quotidiani riportarono la notizia di pochi feriti e qualche casa lesionata.
La realtà si manifestò in tutta la sua terribile evidenza solo quando giunsero i primi soccorsi in prossimità dell'epicentro approssimativamente posto tra Gibellina, Salaparuta e Poggioreale: le strade erano state quasi risucchiate dalla terra. In conseguenza di ciò molti collegamenti con i paesi colpiti erano ancora impossibili ventiquattro ore dopo il violento sisma. Ciò rese ancora più confusa l'opera dei soccorritori già poco coordinati e gli interventi furono del tutto frammentati.
Nei giorni seguenti visitarono la zona il presidente della repubblica Giuseppe Saragat e il ministro dell'interno Paolo Emilio Taviani. Furono impegnati nei soccorsi più di mille vigili del fuoco, la Croce Rossa, l'esercito. Il pilota di uno degli aerei impegnati nella ricognizione della zona dichiarò di avere visto "uno spettacolo da bomba atomica [...] Ho volato su un inferno".

13 gennaio, 2012

In Consiglio provinciale un minuto di silenzio in memoria delle vittime nella tragedia di Torpignattara


In Consiglio provinciale un minuto di silenzio in memoria delle vittime nella tragedia di Torpignattara

“La tragedia di Torpignattara ha colpito le coscienze non solo della nostra città, ma di tutti gli italiani e ci chiama all’obbligo di testimoniare la nostra vicinanza alla famiglia delle vittime e all’intera comunità cinese. Come ricordato questa mattina dal Santo Padre rispetto, solidarietà e spirito di accoglienza verso le comunità straniere devono animare il nostro comportamento quotidiano ai diversi livelli di responsabilità per favorirne la piena integrazione e l’inserimento nel tessuto sociale del nostro Paese”.

È quanto dichiarato dalla presidente del Consiglio provinciale, Giuseppina Maturani che ha chiesto, prima dell’apertura del Consiglio provinciale di questo pomeriggio, un minuto di silenzio in ricordo del commerciante cinese Zhou e di sua figlia Joy.

Il Consiglio provinciale, già presente con una delegazione alla fiaccolata di solidarietà di martedì scorso, ha voluto così ribadire la vicinanza alla famiglia e all'intera comunità cinese, cosi come l'att

PROMEMORIA 13 gennaio 1994 – Dimissioni del Presidente del Consiglio Carlo Azeglio Ciampi


Dimissioni del Presidente del Consiglio Carlo Azeglio Ciampi
Dall'aprile 1993 al maggio 1994 fu il presidente del Consiglio di un governo tecnico di transizione, il primo presidente del Consiglio non parlamentare della storia della Repubblica. Non sono mancate anche in tal senso polemiche, che, sebbene minoritarie vedono una carenza di rappresentatività popolare negli organi costituzionali, non avendo egli mai ricoperto cariche elettive.
Nel giugno 1994 fu chiamato a ricoprire la carica di vice-presidente della Banca dei Regolamenti Internazionali, ruolo che detenne fino al maggio 1996.

12 gennaio, 2012

PROMEMORIA 12 gennaio 2010 – Un grave terremoto colpisce Haiti, causando moltissime vittime.

Un grave terremoto colpisce Haiti, causando moltissime vittime.
Il terremoto di Haiti del 2010 è stato un terremoto catastrofico di magnitudo 7,0 Mw con epicentro localizzato a circa 25 chilometri in direzione ovest-sud-ovest della città di Port-au-Prince, capitale dello Stato caraibico di Haiti. La scossa principale si è verificata alle ore 16:53:09 locali (21:53:09 UTC) di martedì 12 gennaio 2010 a 13 km di profondità. Lo United States Geological Survey (USGS) ha registrato una lunga serie di repliche nelle prime ore successive al sisma, quattordici delle quali di magnitudo compresa tra 5,0 e 5,9 Mw.
Il numero di vittime è stimato al 24 febbraio di 222.517. L'entità dei danni materiali provocati dal sisma è ancora sconosciuta. Secondo la Croce Rossa Internazionale e l'ONU, il terremoto avrebbe coinvolto più di 3 milioni di persone.
Il terremoto è avvenuto nell'entroterra, alle ore 16:53:09 UTC-5 del 12 gennaio 2010, in una zona situata a circa 25 km a ovest-sud-ovest della capitale Port-au-Prince e ad una profondità di 13 km in prossimità (3 km circa) della zona di faglia Enriquillo-Plantain Garden (Enriquillo-Plantain Garden fault zone o EPGFZ), un sistema di faglie trascorrenti con movimento verso sinistra che fa parte del margine di zolla tra la placca nordamericana e la placca caraibica. Forti scosse dell'intensità del VII–IX grado della scala Mercalli modificata (MM) sono state registrate nell'area della capitale e dei sobborghi adiacenti. Il sisma è stato avvertito in una vasta area dei Caraibi comprendente Cuba (MM III a Guantánamo), la Giamaica (MM II a Kingston), Venezuela (MM II a Caracas), Porto Rico (MM II–III a San Juan) e la confinante Repubblica Dominicana (MM III a Santo Domingo).


Il terremoto è avvenuto in corrispondenza del margine settentrionale della placca caraibica, che si sposta parallelamente verso est, rispetto a quella nordamericana, di circa 20 mm all'anno. Il margine tra le due placche, nella regione di Haiti, è costituito da due complessi sistemi di faglie trascorrenti, sub-parallele tra loro, con orientazione indicativa est-ovest e che delimitano la porzione orientale dalla microplacca di Gonâve, una piccola zolla compresa tra le due placche più grandi. I due sistemi di faglie sono la zona di faglia settentrionale-orientale (Septentrional-Orient fault zone, SOFZ) che procede dalla costa settentrionale dell'isola di Hispaniola verso quella sud orientale di Cuba e la zona di faglia Enriquillo-Plantain Garden che attraversa la lunga penisola del Tiburon nella parte sud-occidentale dell'isola. I dati sismici indicano che il terremoto è avvenuto in prossimità della zona di faglia meridionale ed un'analisi preliminare della distribuzione di slip cosismica (distribuzione degli spostamenti sul piano di faglia durante il sisma) ha determinato un valore di spostamento massimo del suolo (Dmax) di circa 4 metri.
Lo United States Geological Survey ha registrato sei repliche (aftershock) nelle due ore successive all'evento sismico principale di magnitudo approssimativa 5,9, 5,5, 5,1, 4,8, 4,5, e 4,5.A nove ore dall'evento principale, sono state registrate 26 repliche di magnitudo 4,2 o superiore, dodici delle quali di magnitudo 5,0 o superiore.
Il Pacific Tsunami Warning Center ha diramato un allarme tsunami immediatamente dopo il sisma che è stato successivamente annullato.

11 gennaio, 2012

“Promotori tecnologici per l’Innovazione”: per far crescere il settore imprenditoriale

“Promotori tecnologici per l’Innovazione”: per far crescere il settore imprenditoriale

Favorire la realizzazione di progetti d’innovazione, tecnologica e la nascita di nuove imprese capaci di creare sviluppo e posti di lavoro. Queste le finalità del Bando “Promotori Tecnologici per l’innovazione” promosso da Provincia di Roma (Dipartimento “Innovazione e Impresa”) e Camera di Commercio di Roma.

Il progetto, alla terza edizione prevede uno stanziamento di 254.000 euro per:
• favorire la realizzazione di progetti d’innovazione, tecnologica e/o organizzativa a sostegno delle micro, piccole e medie imprese in settori ritenuti strategici per il tessuto economico della Provincia di Roma;
• rafforzare la cooperazione fra gli attori dello sviluppo economico locale e i centri di ricerca;
• facilitare l’incontro tra domanda ed offerta di innovazione e tecnologia introducendo la figura del Promotore Tecnologico, cioè di una persona che sviluppa un progetto di ricerca per conto di una piccola o media impresa.
• contribuire a nuovo impiego di personale altamente qualificato.

I progetti possono essere presentati da:
• una micro, piccola o media impresa costituita da almeno un anno a far data dal 29 febbraio 2012, con sede legale ed operativa sul territorio della Provincia di Roma e iscritte al Registro delle Imprese della Camera di Commercio di Roma, che necessiti delle competenze del Promotore Tecnologico per lo sviluppo innovativo di un prodotto/servizio;
• un dottorando di ricerca, o dottore di ricerca, o ricercatore e laureato non in possesso di contratto a tempo determinato o indeterminato.

Le domande vanno inviate entro il 29 febbraio 2012 seguendo le modalità descritte nel Bando.
Per maggiori informazioni e scaricare il bando clicca qui

Per informazioni è stato istituito, presso “Officina dell'Innovazione” - www.officinadellinnovazione.it - Frascati,
un front-office informativo sulle modalità di presentazione della domanda e degli allegati:
telefono 06.8881.2410/06.8881.2414/06.8881.2415 – lunedì/venerdì dalle 9:00 alle 17:00
fax 06.9724.5404
e-mail info@officinainnovazione.it

Fondo per la Creatività: il bando promosso dalla Provincia di Roma


Fondo per la Creatività: il bando promosso dalla Provincia di Roma

Sostenere le imprese creative dell’area metropolitana di Roma e incoraggiare la nascita di nuove aziende. Questi gli obiettivi del Fondo per la Creatività promosso dall’Amministrazione provinciale e dalla Camera di Commercio di Roma.

Il fondo - messo a punto sotto l’impulso del Dipartimento provinciale “Innovazione e impresa” - confermato per il terzo anno consecutivo, prevede uno stanziamento complessivo di 500.000 euro.

I contributi sono finalizzati a sostenere:

• la creazione e l’avvio di micro, piccole e medie Imprese ad alto contenuto creativo ed innovativo;
• iniziative progettuali ad alto contenuto creativo ed innovativo di micro, piccole e medie imprese di recente formazione (meno di ventiquattro mesi a far data dal 9 gennaio 2012).

La domanda di partecipazione, da presentare con le modalità descritte dall’articolo 3 del Bando, va spedita obbligatoriamente entro il 29 febbraio 2012 e farà fede il timbro dell’ufficio di spedizione ovvero la ricevuta di accettazione, con relativa attestazione temporale, della PEC.

PROMEMORIA 11 gennaio 1944 – Verona: fucilazione di Galeazzo Ciano, Emilio De Bono, Luciano Gottardi, Giovanni Marinelli e Carlo Pareschi


Verona: fucilazione di Galeazzo Ciano, Emilio De Bono, Luciano Gottardi, Giovanni Marinelli e Carlo Pareschi, condannati a morte per aver sfiduciato Mussolini nella seduta del Gran Consiglio del 25 luglio 1943
Ciano fu infatti estradato in Italia, sotto esplicita richiesta del neonato Partito Fascista Repubblicano, il 18 ottobre 1943 per essere incarcerato; anche Edda ed i figli vennero rimpatriati (sempre nel territorio della Repubblica di Salò).

Ad opera di Alessandro Pavolini si allestiva infatti il processo ai "traditori" del 25 luglio, ed il voto al Gran Consiglio fu considerato alto tradimento (sebbene si trattasse giuridicamente di una grossolana forzatura, resa peraltro di improbabile giustificabilità procedurale con l'applicazione di norme penali retroattive) e, dopo un drammatico processo pubblico, noto come il processo di Verona, Ciano venne riconosciuto colpevole insieme a Marinelli, Gottardi, Pareschi ed al vecchio Maresciallo Emilio De Bono (oltre che a molti altri gerarchi contumaci). L'11 gennaio 1944 avvenne la sua esecuzione al poligono di tiro di Verona, insieme agli altri quattro ex-gerarchi. La morte fu affrontata dal genero del Duce con grande fermezza d'animo e dignità. Ciano non venne ucciso immediatamente, fu necessario il colpo di grazia con due proiettili alla testa. Un cineoperatore tedesco realizzò dell'esecuzione un crudo filmato, che scomparso nel nulla durante i primi governi De Gasperi, è stato ritrovato grazie a Renzo De Felice.
Si è molto discusso se questa conclusione significò che Mussolini non volle proteggere il suo congiunto, o semplicemente che non poté. Molti osservatori fanno notare che se Mussolini avesse commutato la condanna a morte di Ciano, lui stesso avrebbe perso ogni residua credibilità (tuttavia fu proprio Alessandro Pavolini ad impedire che al Duce fossero inoltrate le domande di grazia, la notte precedente l'esecuzione). È noto che quando venne informata, Edda, sinceramente innamorata di Ciano, attraversò mezza Italia con mezzi di fortuna per raggiungere il quartier generale della RSI e quindi la prigione, ma tutti i suoi tentativi di soccorso, comprese le intuibili drammatiche suppliche al padre (che pure la teneva per figlia prediletta), furono vani.
Ad ogni modo, dopo l'esecuzione Edda fuggì in Svizzera portando con sé i diari del marito, nascosti sotto la camicetta. Il corrispondente di guerra Paul Ghali del Chicago Daily News apprese del suo segreto internamento in un convento svizzero ed organizzò la pubblicazione dei diari. Essi rivelano la storia segreta del regime fascista dal 1939 al 1943 e sono considerati una fonte storica primaria (i diari sono strettamente politici e contengono poco della vita privata di Ciano).

10 gennaio, 2012

PROMEMORIA 10 gennaio 1946 – Prima Assemblea Generale delle Nazioni Unite a Londra

Prima Assemblea Generale delle Nazioni Unite a Londra
« Noi, popoli delle Nazioni Unite, decisi a salvare le future generazioni dal flagello della guerra, che per due volte nel corso di questa generazione ha portato indicibili afflizioni all'umanità, a riaffermare la fede nei diritti fondamentali dell'uomo, nella dignità e nel valore della persona umana, nella uguaglianza dei diritti degli uomini e delle donne e delle nazioni grandi e piccole [...] »
(dal preambolo dello Statuto delle Nazioni Unite)
L'Organizzazione delle Nazioni Unite (in inglese United Nations, in sigla UN; in francese Organisation des Nations unies ; in spagnolo Organización de las Naciones Unidas; in russo Организация Объединённых Наций; in cinese 联合国; in arabo الأمم المتحدة), in sigla ONU, spesso abbreviata in Nazioni Unite, è la più importante ed estesa organizzazione intergovernativa: sono infatti suoi membri 193 Stati del mondo su un totale di 202.
Le Nazioni Unite hanno come fine il conseguimento della cooperazione internazionale in materia di sviluppo economico, progresso socioculturale, diritti umani e sicurezza internazionale. Relativamente alla sicurezza internazionale in particolare hanno come fine il mantenimento della pace mondiale anche attraverso efficaci misure di prevenzione e repressione delle minacce e violazioni ad essa rivolte.
La sede centrale delle Nazioni Unite si trova a New York (USA). L'attuale Segretario Generale delle Nazioni Unite è Ban Ki-Moon che ha sostituito Kofi Annan il 1º gennaio 2007.
Nel 2001 le Nazioni Unite e il Segretario Generale Kofi Annan furono insigniti del Premio Nobel per la pace, ma già in precedenza altre organizzazioni dipendenti dell'ONU furono premiate con un Nobel per la Pace:
nel 1954 e nel 1981 l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR);
nel 1965 il Fondo delle Nazioni Unite per l'infanzia (UNICEF);
nel 1988 le forze delle Nazioni Unite per il mantenimento della pace.
L'Organizzazione delle Nazioni Unite è nata con la carta di San Francisco il 26 giugno del 1945 per cooperare per una vita migliore in tutto il mondo e per la pace, dopo la catastrofe della seconda guerra mondiale.

09 gennaio, 2012

Il 2012 si apre all'insegna della sostenibilità ambientale e dell'energia rinnovabile


Il 2012 si apre all'insegna della sostenibilità ambientale e dell'energia rinnovabile

Sono stati trasmessi il 30 dicembre scorso i primi cinque Piani di Azione per l’Energia Sostenibile (PAES) elaborati dai Comuni di Bracciano, Formello, Genazzano, Ladispoli e Magliano Romano, in adempimento di quanto previsto dal Patto dei Sindaci.

I Piani sono stati redatti con il supporto della Provincia di Roma, coordinatore territoriale dell’iniziativa lanciata dalla Commissione europea e che vede 31 Comuni coinvolti.

Si tratta di un risultato importante, che rende concreto l’impegno avviato nel 2009 con la definizione dei Bilanci delle emissioni di CO2 dei singoli Comuni e l’adesione al Patto dei Sindaci (www.pattodeisindaci.eu); oggi sono più di 3mila e 300 le città europee che hanno sottoscritto l’accordo e portano avanti gli obiettivi della Strategia 20-20-20.

I PAES indicano, per ciascun Comune, gli obiettivi di riduzione delle emissioni attraverso azioni che puntano all’efficienza energetica e all’uso di fonti rinnovabili.

Nei prossimi mesi altri Comuni concluderanno l’iter di elaborazione dei Piani, dando sempre più corpo alla community dei Comuni che investono nella sostenibilità ambientale e nell’innovazione.

Info: pattodeisindaci@provincia.roma.it

PROMEMORIA 9 gennaio 1950 – Eccidio delle Fonderie Riunite a Modena: 6 manifestanti morti e oltre 200 feriti.

Eccidio delle Fonderie Riunite a Modena: 6 manifestanti morti e oltre 200 feriti.

I fatti del 9 gennaio 1950 per la loro drammaticità segnano il culmine di un clima conflittuale nelle fabbriche e nei luoghi di lavoro in provincia di Modena e in tutto il paese nel primo decennio del dopoguerra. Un decennio caratterizzato dalla ripresa dell’offensiva padronale per eliminare o limitare il più possibile i diritti e le conquiste dei lavoratori nell’Italia del dopo Liberazione.
L’eccidio dei 6 lavoratori e il ferimento di altri 200 (molti dei quali per paura di essere fermati non si presentarono agli ospedali) segna la sproporzione tra la brutale repressione della polizia sostenuta da alcuni industriali modenesi e le rivendicazioni del sindacato e dei lavoratori per il diritto alla libertà sindacale, la difesa delle Commissioni interne e del cottimo collettivo, il controllo del collocamento per ridurre la forte disoccupazione degli anni postbellici.
Anche con il sacrificio di quelle vite umane e con quella dura stagione di lotte per i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici, si avviò il difficile cammino della costruzione della democraziaindustriale e del civile convivere democratico nella nostra provincia

08 gennaio, 2012

A Palazzo Incontro la mostra "Italia a colori 1861 - 1935"


A Palazzo Incontro la mostra "Italia a colori 1861 - 1935"

Sino a domenica 8 gennaio 2012, presso Palazzo Incontro (via dei Prefetti 22, Roma) si tiene la mostra Italia a colori 1861 – 1935.

Centoquaranta immagini - molte delle quali inedite nel nostro Paese - scattate dall’Unificazione agli anni Trenta del Novecento, quando comincia a diffondersi l’uso della pellicola fotografica, raccontano luoghi, persone, paesaggi e la vita quotidiana degli italiani di questo periodo.

L’inaugurazione dell’esposizione si è tenuta venerdì 18 novembre, alle ore 12.00. All'appuntamento è intervenuto il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti.

La mostra è stata promossa dall'Amministrazione provinciale di Roma, nell’ambito del Progetto ABC e del Progetto Storia e Memoria della Presidenza dell'Ente di Palazzo Valentini.

L’esposizione è a cura di Reinhard Shultz e del Progetto Storia e Memoria della Presidenza della Provincia. L’organizzazione dell’evento è di Civita, in collaborazione con Enel

“Italia a colori 1861 – 1935” si rivolge a un pubblico di tutte le età, per offrire al visitatore un approccio per molti aspetti inedito. Spesso, infatti, le immagini o i ricordi del nostro passato - più o meno recente - si associano al bianco e nero che meglio riflette la distanza dagli eventi e la complessità delle memorie.

Si tratta di un viaggio nella nostra storia; una storia nella quale l’evoluzione e la sperimentazione delle tecniche fotografiche si incrociano e si sovrappongono con i cambiamenti rapidi e tumultuosi che una giovane nazione, l’Italia, conosce nel volgere di pochi decenni.

Le foto a colori presentate in questa mostra permettono non solo di osservare frammenti di una Roma e di un’Italia passata, ma anche di sentire più vive e reali quelle stesse immagini che, tramite l’utilizzo del colore, sembrano assumere una nuova forma.

L’esposizione raccoglie una prima parte di immagini ad albume o in fotocromia (in cui la colorazione avveniva successivamente allo scatto), mentre, per il periodo successivo al 1907, sono presentate le fotografie scattate direttamente a colori attraverso la tecnica tricromica o autocromica.

La maggior parte dei fotografi presentati hanno pubblicato le loro fotografie sull’Italia nella rivista National Geographics (tra questi Luigi Pellerano, Secondo Pia e Ferdinando Fino, ma anche Hans Hildenbrand di cui alcune immagini scattate durante la prima guerra mondiale sono state già presentante dalla Provincia di Roma nel 2009, in occasione della mostra “La guerra a colori. 1914-1918”).

Orario d’ingresso della mostra: 10-19. Lunedì chiuso. Biglietto: Intero 6€, ridotto 4€

Informazioni e prenotazioni: 06 32810; www.fandangoincontro.it

PROMEMORIA 8 gennaio 1973–Scandalo Watergate: Inizia il processo di sette uomini accusati di aver piazzato cimici negli uffici del Partito Democratico

Scandalo Watergate: Inizia il processo di sette uomini accusati di aver piazzato cimici negli uffici del Partito Democratico
Lo scandalo Watergate, o semplicemente il Watergate, fu uno scandalo politico scoppiato negli Stati Uniti nel 1972, che portò alla richiesta di impeachment e alle dimissioni dell'allora Presidente degli Stati Uniti Richard Nixon; fu causato da alcune intercettazioni abusive effettuate nel quartier generale del Comitato Nazionale Democratico, ad opera di uomini legati al Partito Repubblicano (del quale Nixon faceva parte).
Lo scandalo prese il nome dal Watergate Complex, il complesso edilizio di Washington che ospita il Watergate Hotel, l'albergo in cui furono effettuate le intercettazioni che diedero il via allo scandalo.

07 gennaio, 2012

Provincia Wi-Fi arriva a Rebibbia. Nel segno delle “buone pratiche” degli Enti Locali


Provincia Wi-Fi arriva a Rebibbia. Nel segno delle “buone pratiche” degli Enti Locali

Il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti ha partecipato, giovedì 5 gennaio 2012, all’inaugurazione di un hot spot per il collegamento a internet gratuito nella Casa Circondariale di Rebibbia.

In questo modo “Provincia Wi-Fi”, il progetto della Provincia di Roma per la connessione a internet senza fili giunge nel carcere di Rebibbia, a disposizione dei lavoratori del più grande istituto penitenziario di Roma.

La nuova connessione web consentirà agli operatori di Rebibbia, negli spazi esterni rispetto ai locali di detenzione, di collegarsi alla rete in modo libero e gratuito “per i loro momenti di relax, ma anche per poter lavorare meglio”.

Secondo il presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti, in tal modo l’Amministrazione provinciale “pone un altro tassello che dimostra come sul wi-fi Roma è ormai una capitale all’ avanguardia in Europa”.

“La connessione libera e gratuita della più grande rete pubblica di wi-fi, infatti – ha affermato Zingaretti – non si limita più a piazze, strade, parchi, scuole ed ospedali ma arriva in altri luoghi storici ed importanti della città come le carceri. Un risultato non scontato tre anni e mezzo fa”.

“Il wi-fi a Rebibbia – ha proseguito Zingaretti – è anche un modo per migliorare la macchina amministrativa. Ora, infatti, studieremo come poter implementare i servizi messi a disposizione dall’arrivo della rete”.

“Siamo orgogliosi – ha spiegato il direttore del carcere, Carmelo Cantone - di aver aderito a questo iniziativa. Il wi-fi sarà presente negli ambienti esterni dove agiscono gli operatori, da cui è partita la richiesta. Siamo il primo istituto d’Italia ad aver fatto partire una simile operazione”.

Provincia Wi-Fi conta su 793 hot spot, di cui 538 a Roma e 255 in Provincia. Gli iscritti sono oltre 150mila.

“Siamo sommersi dalle richieste di adesione alla rete – ha detto poi Zingaretti – la rete crescerà ancora e ci stiamo avviando ad una copertura significativa sia del centro che della periferia”.

Il presidente Zingaretti ha anche visitato il nido della casa circondariale femminile ed ha consegnato ai bambini presenti i doni realizzati per loro dalla cooperativa sociale ‘Ape’. Sempre a favore dei detenuti e degli ex detenuti, infine, la Provincia di Roma ha fatto sapere di voler pubblicare, a febbraio, un avviso pubblico in memoria di Leda Colombini: un bando da 150.000 euro per dieci progetti realizzati da associazioni di volontariato del settore.

Il presidente Zingaretti ha poi sottolineato: “Rinnovo l’appello al ministro Corrado Passera: mentre si apre la fase dello sviluppo e della ripresa bisogna guardare alle tante buone pratiche degli enti locali che non sono soltanto un costo”.

“Non parlo solo del wi-fi – ha concluso Zingaretti – perché noi grazie al fotovoltaico risparmieremo. E grazie al nuovo bando per il riscaldamento faremo lo stesso per 5 milioni all’anno che poi reinvestiremo sulle scuole. Tra qualche settimana, poi, lanceremo il progetto sperimentale sui tablet nelle classi che aiuterà a innovare la scuola”.

PROMEMORIA 7 gennaio 2007 – Un pool di scienziati, comprendenti l'italiano Paolo De Coppi, annuncia di aver scoperto cellule staminali nel liquido am.

Un pool di scienziati, comprendenti l'italiano Paolo De Coppi, annuncia di aver scoperto cellule staminali nel liquido amniotico.
Il 7 gennaio 2007, a sette anni dall'inizio dello studio, compiuto insieme ad altri colleghi, De Coppi, Atala e il suo pool annunciano al mondo la scoperta che si possono estrarre cellule staminali anche dal liquido amniotico, pubblicando un articolo sulla rivista Nature Biotechnology.
I due ricercatori affermano di aver isolato per la prima volta nel liquido amniotico cellule staminali con capacità rigenerative pari a quelle dell'embrione, e apparentemente sicure come le staminali adulte, non avendo la tendenza a sviluppare tumori. Le nuove cellule sono facilmente isolabili e raddoppiano in fretta (36 ore), risultano versatili come quelle dell'embrione potendo trasformarsi in cellule adulte muscolari, nervose, ossee, sanguigne, di grasso ed epatiche, la cui funzionalità rigenerativa è stata poi testata con successo in vitro e su animali: trapiantate in topolini lobotomizzati hanno infatti riparato l'area di cervello danneggiata e nel loro fegato hanno iniziato a secernere urea.
La notizia fa subito il giro del mondo, e gli scopritori ricevono subito il plauso di chi vede in questa nuova scoperta il superamento di una parte dei problemi morali riguardanti questo tipo di ricerca.
La scoperta risaliva in realtà al 2001, quando fu annunciata a vari congressi scientifici. L'annuncio della scoperta verrà quindi rimandato per procedere ad ulteriori accertamenti, oltre che per i tempi tecnici.

06 gennaio, 2012

Per la Befana torna l'appuntamento con la "Corsa del Giocattolo"


Per la Befana torna l'appuntamento con la "Corsa del Giocattolo"

Anche quest'anno la Presidenza del Consiglio Provinciale di Roma rinnova il tradizionale appuntamento con la “Corsa del giocattolo”, evento benefico giunto alla sua 36° edizione.
Scopo della gara podistica è raccogliere giocattoli per i bambini più bisognosi.

Per partecipare alla maratona è necessario portare un gioco (nuovo o usato) e tutti i doni raccolti verranno poi distribuiti agli Istituti Romani dalla Croce Rossa.

La manifestazione, aperta a tutti, avrà inizio domani, venerdì 6 gennaio, alle ore 9,30 a Villa Borghese.

PROMEMORIA 6 gennaio 1998 – La navetta spaziale Lunar Prospector viene lanciata in orbita attorno alla Luna dove in seguito troverà tracce di acqua.

La navetta spaziale Lunar Prospector viene lanciata in orbita attorno alla Luna dove in seguito troverà tracce di acqua ghiacciata sulla superficie.
La missione Lunar Prospector fu la terza dalla NASA creata come parte del Programma Discovery. Con il costo di 62,8 milioni di dollari, la missione di 19 mesi fu progettata per una breve orbita polare analizzando la Luna, con una mappatura della superficie e dei possibili depositi di ghiaccio polari, con una misurazione del campo magnetico e di gravità, e con lo studio degli eventi lunari. La missione finì il 31 luglio 1999 quando la sonda si schiantò nel cratere Shoemaker presso il polo sud lunare in uno sfortunato tentativo di analizzare la presenza di acqua.
I dati raccolti dalla missione hanno permesso la costruzione di una mappa dettagliata della superficie della luna e hanno aiutato a comprenderne l'origine, l'evoluzione e lo stato attuale. Una serie di articoli sono stati pubblicati sul giornale Science [1].
Il ricercatore principale della missione era Alan Binder. Il suo resoconto della missione Contro tutte le probabilità (pubblicato nel 2005 da KenPress, ISBN 1-928771-31-9) è una critica alla burocrazia della NASA.

05 gennaio, 2012

PROMEMORIA 5 gennaio 1984 Lo scrittore e saggista Giuseppe Fava viene assassinato da Cosa Nostra

Lo scrittore e saggista Giuseppe Fava viene assassinato da Cosa Nostra
Giuseppe Fava detto Pippo (Palazzolo Acreide, 15 settembre 1925 – Catania, 5 gennaio 1984) è stato uno scrittore, giornalista e drammaturgo italiano, oltre che saggista e sceneggiatore.
Fu un personaggio carismatico, apprezzato dai propri collaboratori per la professionalità e il modo di vivere semplice. È stato direttore responsabile del Giornale del Sud e fondatore de I Siciliani, secondo giornale antimafia in Sicilia. Il film Palermo or Wolfsburg, di cui ha curato la sceneggiatura, ha vinto l'Orso d'oro al Festival di Berlino nel 1980. È stato ucciso nel gennaio 1984 e per quel delitto sono stati condannati alcuni membri del clan mafioso dei Santapaola. È stato il secondo intellettuale ad essere ucciso da Cosa nostra dopo Giuseppe Impastato (9 maggio 1978). È il padre del giornalista e politico Claudio Fava.

04 gennaio, 2012

A Palazzo Borghese di Artena la mostra personale di Solveig Cogliani "Occidente"


A Palazzo Borghese di Artena la mostra personale di Solveig Cogliani "Occidente"

Fino al 15 gennaio 2012 ad Artena presso Palazzo Borghese (ex Asilo San Marco) si potrà visitare la mostra della pittrice Solveig Cogliani, che prende il titolo dall'opera “Occidente” (acrilico su tela cm. 200x300).

In questa esposizione la Cogliani riassume tutta la sua cultura umanistica, ricordandoci chi siamo e da dove veniamo, mettendoci in guardia dalle mistificazioni del nostro tempo.

Nel complesso percorso di ricerca artistica, pur avendo toccato diverse forme espressive, anche in ragione della fortunata frequentazione di forti personalità, l'artista è approdata ad una consapevole scelta umanistica della pittura, senza mediazione del mezzo tecnologico.

La mostra –visitabile nei seguenti orari: giovedì, venerdì, sabato, domenica dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 20.00 – è ospitata nelle sale di Palazzo Borghese (Piazza dell’Unione 1, Artena ), che la Provincia di Roma ha recentemente acquistato; si tratta del più importante Palazzo storico di Artena, già appartenuto alle suore dell’ordine delle Figlie della Carità, che in questo modo è stato restituito ai cittadini. Dal momento dell’acquisto e del restauro da parte della Provincia l’edificio viene infatti utilizzato come sede per attività culturali, istituzionali e sociali.

Realizzato dall’architetto Vasanzio per volere del cardinale Scipione Borghese nel 1620, il Palazzo originariamente era nato come stazione di posta e scuderia, per i viandanti che dal Regno Pontificio si spostavano verso il napoletano. Nel 1883 la famiglia Borghese lo ha ceduto alle suore che lo hanno utilizzato come asilo per i bambini.

Oggi, oltre alla scuola materna, il Palazzo ospita la sala consiliare e le attività del Comune, la biblioteca ed il centro anziani.
Informazioni sul sito http://www.provincia.roma.it/videonews/il-palazzo-storico-di-artena-rito...

“Occidente”
di Solveig Cogliani
Palazzo Borghese
(Piazza dell’Unione 1, Artena - Roma)

Fino al 15 gennaio 2012

orari: giovedì, venerdì, sabato, domenica dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 20.00