11 aprile, 2012

PROMEMORIA 11 aprile 2009 Italia: viene arrestato, dopo 43 anni di latitanza, il boss mafioso Bernardo Provenzano


Italia: viene arrestato, dopo 43 anni di latitanza, il boss mafioso Bernardo Provenzano
Bernardo Provenzano, detto Binnu u tratturi (Bernardo il trattore, per la violenza con cui falciava le vite dei suoi nemici) e Zù Binu (Corleone, 31 gennaio 1933), è un criminale italiano, ritenuto il capo di tutti i capi di "Cosa nostra", la mafia siciliana.
Arrestato l'11 aprile 2006, Provenzano era ricercato sin dal 9 maggio 1963, con una latitanza record di quarantatré anni. In precedenza era già stato condannato in contumacia a tre ergastoli ed aveva altri procedimenti penali in corso.
Le indagini che portarono all'arresto del capo mafia di Corleone si incentrarono sull'intercettazione dei famosi pizzini, i biglietti con cui Provenzano comunicava con la moglie, il cognato Carmelo Gariffo e con il resto del clan. Dopo l'intercettazione di questi pizzini e alcuni pacchi contenenti la spesa e la biancheria, movimentati da alcuni staffettisti di fiducia del boss, i poliziotti della Squadra Mobile di Palermo e gli agenti della Sco sono riusciti a identificare il luogo in cui si rifugiava Provenzano.
Individuato il casolare, gli agenti hanno monitorato il luogo per dieci giorni attraverso microspie ed intercettazioni ambientali, per avere la certezza che all'interno vi fosse proprio Provenzano.
L'11 aprile 2006 le forze dell'ordine decidono di eseguire il blitz e l'arresto, a cui Provenzano ha reagito senza opporre la minima resistenza. Il boss ha confermato la propria identità ed è stato scortato alla questura di Palermo.
Il questore di Palermo ha successivamente confermato che per giungere alla cattura le autorità non si sono avvalse né di pentiti né di confidenti.
Il casolare (il proprietario del quale è stato arrestato) in cui viveva il boss era arredato in maniera spartana, con il letto, un cucinino, il frigo e un bagno, oltre che una stufa per il freddo e la macchina da scrivere con cui compilava i pizzini.

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