29 settembre, 2012

PROMEMORIA 29 settembre 1964 – Mafalda, la famosa striscia a fumetti del cartoonist Argentino Quino, appare per la prima volta sui giornali

Mafalda, la famosa striscia a fumetti del cartoonist Argentino Quino, appare per la prima volta sui giornali Mafalda è la protagonista dell'omonima striscia a fumetti scritta e disegnata dall'argentino Joaquín Lavado, in arte Quino, pubblicata dal 1964 al 1973, molto popolare in America Latina e in Europa. Mafalda è una bambina dallo spirito ribelle, profondamente preoccupata per l'umanità e per la pace nel mondo. Pone a sé e ai suoi genitori domande candide e disarmanti a cui è difficile, e a volte impossibile, rispondere. Sono domande che mostrano le contraddizioni e le difficoltà del mondo degli adulti, nel quale Mafalda rifiuta di integrarsi. La striscia è pubblicata per la prima volta in Italia nel 1968, in un’antologia edita da Feltrinelli. Nel 1969 esce la prima raccolta intitolata Mafalda la contestataria, pubblicata da Bompiani. La prefazione è scritta da Umberto Eco che paragona Mafalda a Charlie Brown di Charles M. Schulz. I due personaggi hanno la stessa età, ma il loro atteggiamento nei confronti del mondo è molto diverso. Anche se Quino si è sempre opposto all'adattamento della striscia per il cinema o il teatro, Carlos Márquez ha prodotto un film d'animazione nel 1982. Mafalda è tanto conosciuta in America Latina che le è stata dedicata una piazza di Buenos Aires.

28 settembre, 2012

PROMEMORIA 28 settembre 1994 – Il traghetto Estonia affonda nel Mar Baltico, 852 morti

Il traghetto Estonia affonda nel Mar Baltico, 852 morti L'Estonia era una nave traghetto operante con questo nome dal 1993 al 1994 per la compagnia di navigazione Estline. Affondò il 28 settembre 1994 durante un viaggio tra Tallinn e Stoccolma, con 989 persone a bordo; di queste, solamente 137 sopravvissero, rendendo il naufragio dell'Estonia il peggior disastro marittimo in Europa a coinvolgere un traghetto. Nella notte tra il 27 ed il 28 settembre 1994, l'Estonia, partita da Tallinn, stava navigando verso Stoccolma in condizioni di mare agitato. Verso l'una di notte la celata di prua, sottoposta a forti sollecitazioni a causa di onde alte fino a quattro metri, cominciò a cedere, staccandosi del tutto all'una e un quarto. Il garage fu immediatamente invaso da una gran quantità d'acqua, che causò una forte inclinazione verso dritta. All'una e venti fu dato l'allarme e due minuti dopo fu inviato il primo segnale di SOS. L'"Estonia" continuò a inclinarsi rapidamente, impedendo a gran parte dei passeggeri di mettersi in salvo; all'una e cinquanta, la nave sparì definitivamente dai radar[JC 2][JC 3]. La prima nave a giungere sul luogo del naufragio fu la "Mariella", appartenente alla Viking Line, che arrivò alle 2:12, presto seguita dalla Silja Europa, il cui comandante assunse l'incarico di coordinatore dei soccorsi[JC . I primi elicotteri di soccorso arrivarono intorno alle tre. Le operazioni, rese difficili dal maltempo, permisero di salvare 138 persone, una delle quali morì in seguito in ospedale; gli ultimi sopravvissuti furono trovati intorno alle nove. Solamente 94 corpi furono recuperati; i rimanenti 757 passeggeri e membri dell'equipaggio rimasero probabilmente intrappolati nel relitto. A Tallinn, nel parco esistente tra le mura della città vecchia e il porto, un monumento intitolato "Linea spezzata" ricorda i nomi e la memoria delle 852 vittime del naufragio dell'Estonia. Cause del naufragio Il relitto fu ispezionato con un ROV già pochi giorni dopo il naufragio dalla Rockwater A/S[JC 6][JC 7]. Secondo il rapporto ufficiale, il disastro fu causato dal cedimento della celata di prua, che strappandosi spalancò la rampa di accesso al garage, permettendo così all'acqua di invadere la nave. L'equipaggio non si rese conto immediatamente del guasto perché la celata di prua si ruppe in modo tale che nessuno dei sensori di sicurezza posti su di essa entrò in funzione a segnalarne l'apertura[JC 8]; inoltre, la prua non era visibile dal ponte di comando[JC 9]. L'ipotesi che il naufragio potesse essere stato causato da una bomba, ripresa più volte dai media, è stata esclusa definitivamente dalla commissione di investigazione[JC 10].

27 settembre, 2012

La Provincia di Roma a sostegno della cooperazione internazionale. Per migliorare le condizioni di vita delle popolazioni più povere del mondo

La Provincia di Roma a sostegno della cooperazione internazionale. Per migliorare le condizioni di vita delle popolazioni più povere del mondo
L’Amministrazione provinciale di Roma sostiene attivamente la cooperazione internazionale. Il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti ha illustrato a Palazzo Valentini i dieci progetti vincitori del bando sulla cooperazione internazionale giunto alla terza edizione. I progetti sono stati presentati da un'associazione capofila, con sede sul territorio della provincia di Roma, di una serie di associazioni partner, sia in Italia sia in Africa. In tutto sono arrivati a Palazzo Valentini ottantatre progetti. Il bando sulla cooperazione decentrata della Provincia di Roma ha previsto anche quest'anno un importo complessivo di 250.000 euro, ad ogni progetto è stata quindi devoluta una somma fino a 35.000 euro. Sono stati stanziati in totale 750 mila euro in tre anni. L'iniziativa è stata rivolta al mondo delle associazioni e degli enti locali, nel quadro di una più ampia strategia tesa a ridurre le cause della povertà che penalizza ancora tante terre nei paesi del continente africano. Dal progetto “ Mamme a lavorare, bambini a scuola! ” in Mozambico all'iniziativa ' Wanawake' per i minori disabili della Tanzania. Come detto, sono dieci in tutto le associazioni vincitrici del bando sulla cooperazione internazionale. Un gesto che testimonia la scelta dell’Amministrazione provinciale di impegnarsi concretamente per migliorare le condizioni di vita delle popolazioni più povere e sfortunate nel mondo con particolare riferimento alle tematiche dell’infanzia, della formazione del giovani, della salute e della sicurezza alimentare per migliorarne la qualità della vita. "La spesa pubblica in questi giorni - ha dichiarato il presidente Zingaretti - ha avuto la ribalta sui giornali per cose oscene. Ma oggi noi siamo orgogliosi di poter destinare una parte delle nostre risorse alla cooperazione internazionale. Per noi non sono spese ma un elemento di coesione sociale. Noi non dimentichiamo gli ultimi". In cinque anni, ha ricordato Zingaretti "per i tagli dei trasferimenti agli enti locali abbiamo assistito alla scomparsa di decine di milioni di euro per la gestione della Provincia, ma non abbiamo mai tolto un centesimo alla cooperazione".

Con i nuovi fondi per la raccolta differenziata nel territorio provinciale coinvolti oltre un milione di cittadini

Con i nuovi fondi per la raccolta differenziata nel territorio provinciale coinvolti oltre un milione di cittadini Il Presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, e l’Assessore alle Politiche del Territorio e alla Tutela ambientale, Michele Civita, hanno presentato alla stampa il Piano di intervento per l’utilizzo dei fondi aggiuntivi della Regione Lazio assegnati per il triennio 2012-2014 in sostegno alle attività di raccolta differenziata dei rifiuti. Alla conferenza stampa hanno partecipato anche il Sindaco di Civitavecchia, Pietro Tidei, ed il Sindaco di Fiumicino, Mario Canapini, in rappresentanza di due grandi Comuni della provincia che beneficeranno delle risorse triennali per l’avvio della raccolta Porta a Porta (PaP) dei rifiuti. Con il finanziamento del progetto di raccolta domiciliare a Civitavecchia, in particolare, viene interamente servito il litorale a nord della Capitale dove sono stati finanziati i progetti di PaP in ogni Comune. Per quanto riguarda Fiumicino, invece, l’avvio del servizio di raccolta PaP consentirà la diminuzione dei rifiuti che fino ad oggi sono stati conferiti a Malagrotta, insieme al Comune di Roma, alla Città del Vaticano e a Ciampino dove l’aumento della raccolta differenziata ha ridotto di 2/3 i rifiuti in discarica. Per quanto riguarda la raccolta differenziata Porta a Porta, dal giugno 2008 ad oggi, la Provincia di Roma ha finanziato nuovi progetti in 69 Comuni (su 120 escluso il Comune di Roma) per una popolazione complessivamente coinvolta, cui sarà esteso gradualmente il servizio, di circa 925.000 abitanti. Le risorse finanziarie investite fino ad oggi, e previste nel Piano 2009-2011, ammontano a 27.100.905,52 euro. Attualmente circa 530.000 abitanti sono già serviti dal servizio porta a porta (si partiva dai circa 25.000 abitanti del 2008). Per sostenere, anche economicamente, il nuovo servizio di raccolta nei Comuni abbiamo finanziato 44 isole ecologiche per un totale di €6.469.784,11, di cui 19 già realizzate. Per il trattamento ed il recupero della frazione organica della raccolta differenziata, la Provincia di Roma ha finanziato 4 impianti di compostaggio nei comuni di Gallicano nel Lazio, Velletri, Anguillara e X Comunità dell’Aniene, investendo € 3.400.000,00. Per quanto riguarda gli impianti di Gallicano nel Lazio e di Velletri è in corso la procedura autorizzativa. Grazie ai nuovi fondi regionali si proseguirà su questa strada, e con il coinvolgimento dei Comuni di Fiumicino e Civitavecchia sarà superato l’obiettivo che l’Amministrazione provinciale si era prefissata, ovvero quello di estendere, entro il 2012, ad un milione di abitanti il servizio di raccolta differenziata “Porta a Porta”. Abbiamo, inoltre, ricevuto richieste di finanziamento da altri 23 Comuni che coinvolgono oltre 130.000 abitanti. "Poter annunciare che sfondiamo il muro di un milione di cittadini significa aver fatto gol, con la collaborazione di una larghissima parte delle amministrazioni della provincia di Roma, con amministratori sia di centrodestra che di centrosinistra uniti nella battaglia vinta della gestione dei rifiuti", ha sottolineato il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, nel corso della conferenza stampa. "Tutti ci abbiamo messo la faccia – ha aggiunto Zingaretti - e possiamo annunciare che la più popolosa provincia italiana, per quanto riguarda il ciclo dei rifiuti - composto da raccolta differenziata e impiantistica che si sta realizzando - sta diventando la più virtuosa. I rifiuti trattati in un certo modo diventano risorse e questo può vuol dire creare impresa intorno ai rifiuti, perché quel materiale che prima si buttava in discarica e si pagava, diventa materiale che viene comprato dalle aziende e ai comuni arrivano fondi”. “Una giornata molto importante - ha concluso Zingaretti – in quanto con i fondi regionali, per fortuna deliberati in tempo, andiamo oltre il milione degli abitanti. Le discariche di possono chiudere solo se cambia il ciclo dei rifiuti". ------------------------------------------------------- Le attività strategiche individuate nel piano di utilizzo dei fondi regionali sono in linea con le normative comunitarie, nazionali e regionali ed in attuazione del “Programma per la prevenzione della produzione dei rifiuti nella Provincia di Roma” approvato dall’Amministrazione provinciale nel novembre del 2010, ponendosi all’avanguardia nel Paese per essere stata la prima Provincia in Italia ad aver recepito la direttiva 2008/98/CE, che ha definito prioritarie nella gestione dei rifiuti quelle azioni che puntano a prevenirne la produzione alla fonte (Il miglior rifiuto è quello che non è stato prodotto!). Le attività strategiche per il prossimo triennio 2012-2014 previste dalla Provincia di Roma si articolano principalmente nelle seguenti iniziative: § estensione del servizio di raccolta, favorendo il passaggio dalla raccolta stradale alla raccolta porta a porta; sono in istruttoria presso i nostri uffici provinciali progetti per ulteriori 16 comuni, cui ne seguiranno altri 7 per altrettanti Comuni; § completamento della rete dei Centri di Raccolta Comunale (Ecocentri o Isole Ecologiche): sono pervenute richieste di finanziamento da ulteriori 29 comuni, per altrettante infrastrutture di supporto fondamentali per la chiusura del ciclo dei rifiuti al servizio dell’aumento della differenziata; § incentivazione della riduzione della produzione della frazione organica dei RU tramite il compostaggio domestico; § potenziamento degli impianti di compostaggio di qualità, sostenendo anche soluzioni tecnologiche che possano garantire standard qualitativi di tutela ambientale molto elevati ed allo stesso tempo tempi di realizzazione molto brevi; § incrementare la produzione di compost di qualità poiché i terreni agricoli risultano sempre più carenti di sostanza organica nei suoli. Puntando sulla forte diffusione della raccolta dell'umido e del verde si possono quindi raggiungere elevati livelli di recupero di materiali e, nel contempo, rispondere alle esigenze di sostanza organica di qualità del comparto agricolo locale; § potenziamento nel territorio provinciale dell’impiantistica atta a selezionare la raccolta congiunta vetro-lattine e plastica-lattine; § azioni di riduzione dei rifiuti attraverso la sensibilizzazione ed il sostegno all’attivazione di progetti specifici come Ecofeste, Ecoshopper, introduzione sistema EcoCard al fine di assegnare delle premialità ai cittadini più virtuosi nella raccolta differenziata ecc. § istituzione di progetti ed iniziative finalizzati all’introduzione di premialità per le Amministrazioni più virtuose nel recupero come, ad esempio, la seconda edizione delle le Cartoniadi, dal 19 novembre al 19 dicembre 2012 in collaborazione con il C.O.M.I.E.C.O. e con il C.O.N.A.I. Questa nuova edizione metterà in competizione 16 Comuni della Provincia di Roma e 20 scuole medie superiori del Comune di Roma., la realizzazione di un Isola Ecologica del Riuso, etc…; § ottimizzare i costi di trasporto della raccolta differenziata e soddisfare il fabbisogno impiantistico a supporto della raccolta differenziata. -------------------------------------------------------- La seguente tabella riassume brevemente la ripartizione delle risorse per la raccolta differenziata nel prossimo triennio: SPESE IN MATERIA DI RIFIUTI Anno 2012 - Anno 2013 Anno 2014 TOTALE (PARTE CORRENTE) € 5.731.530/10 € 5.706.522/79 € 5.701.521/33 € 17.139.574/22 PROGRAMMA STRAORDINARIO € 2.125.548/55 - € 4.626.279/96 - € 4.626.279/96 - € 11.378.108/48 PER LA RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI (PARTE CAPITALE) TOTALI € 7.857.078/66 - € 10.332.802/75 - € 10.327.801/29 - € 28.517.682/69

PROMEMORIA 27 settembre 1998 – Nasce il motore di ricerca Google

Nasce il motore di ricerca Google Google (in inglese /ˈguːg(ə)l/ [ˈguːgɫ], in italiano anche modificato in /ˈgugol/) è un motore di ricerca per Internet fondato il 15 settembre 1997. Successivamente venne creata l'omonima azienda il 4 settembre 1998.Oltre a catalogare e indicizzare il World Wide Web si occupa anche di foto, newsgroup, notizie, mappe, mail, shopping, traduzioni, video e programmi creati appositamente da Google. È il secondo sito più visitato del mondo,il primo negli USA, talmente popolare che in inglese è nato il verbo transitivo "to google", col significato di "fare una ricerca sul web"; con lo stesso significato, in tedesco è nato il verbo "googeln" e in italiano è nato il verbo "googlare". Una particolarità di Google è quella che in determinate date il caratteristico logo cambia, a celebrare l'avvenimento avvenuto quel determinato giorno. Il logo in questo caso viene chiamato doodle. A volte può essere un'immagine animata o interattiva realizzata con la tecnologia HTML 5.

24 settembre, 2012

PROMEMORIA 24 settembre 1852 – Viene mostrato in pubblico il primo dirigibile

Viene mostrato in pubblico il primo dirigibile Il dirigibile o aeronave è ogni aerostato la cui direzione possa essere controllata mediante comandi aerodinamici e/o propulsivi. Il primo dirigibile fu costruito nel 1852. Tipi di dirigibile (aeronave) Esistono tre tipologie differenti di dirigibile: Dirigibile rigido Il dirigibile rigido è caratterizzato da un'intelaiatura interna in materiale idoneo (alluminio), che ne determina la forma, generalmente a sigaro. Numerose celle stagne, riempite di gas più leggeri dell'aria (generalmente elio, in passato anche idrogeno, non più usato per la sua elevata infiammabilità), permettono il sollevamento del mezzo. Erano di questo tipo i famosi Zeppelin del conte Ferdinand von Zeppelin. Dopo il famoso incidente avvenuto a Lakehurst (New Jersey), nel 1937, al dirigibile LZ 129 Hindenburg, tale mezzo cadde in disuso. Un dirigibile particolare è l'AEREON III, costituito da tre scafi sigariformi connessi tra loro longitudinalmente. Dirigibile semirigido Il dirigibile semirigido è caratterizzato invece da un'unica travatura reticolare di chiglia, alla quale è fissato longitudinalmente il pallone vero e proprio. Una valvola a prua permette di regolare la quantità d'aria per il gonfiaggio di un grosso pallonetto al fine di equilibrarne l'assetto durante il volo. Famosi dirigibili semirigidi del passato sono quelli progettati dal generale Umberto Nobile: il Norge, primo aerostato a raggiungere il Polo Nord, e l'Italia. Il primo dirigibile spagnolo, "España", fu costruito nel 1905 sotto la direzione dell'ingegnere Leonardo Torres y Quevedo. Grazie alla collaborazione tra Torres e la compagnia francese Astra vennero costruiti i dirigibili noti come Astra-Torres, impiegati durante la Prima guerra mondiale dall'esercito francese e dall'esercito britannico. Dirigibile floscio Il dirigibile floscio non è altro che un pallone di forma idonea, contenente gas ad una certa pressione, al quale è fissata la navicella, unica parte abitata del mezzo. Alcuni pallonetti ad aria, in genere a poppa e a prua, consentono un controllo accurato del beccheggio. Sono di questo tipo i moderni dirigibili commerciali e pubblicitari, usati ad esempio da Goodyear. Nella stessa categoria vengono classificati i dirigibili ad aria calda che oggi, con l'avvento di nuovi tessuti più resistenti e la nuova tecnologia possono arrivare ad un'ottima pressurizzazione interna. Questo fatto ne ha aumentato l'utilizzo in pubblicità. Brevi cenni di fisica Per il famoso Principio di Archimede, ogni corpo immerso in un fluido riceve una spinta verso l'alto pari al peso del volume di fluido spostato. È ovvio che il dirigibile, volando immerso in quella miscela di gas chiamata aria che avvolge la Terra, avrà una spinta ascensionale (P) pari al peso dell'aria che occupa il suo volume (V) meno il peso della sua struttura (Q) e del gas che lo riempie. Siccome l'aria al livello del mare pesa poco più di 1 kg/m3, occorrono grandi volumi di gas leggeri per sollevare anche solo pesi modesti. Siano il peso specifico del gas interno e quello dell'aria: P = V ( - ) - Q Storia I dirigibili vennero inventati dai francesi nel 1850, sostituendo a poco a poco le mongolfiere. Nel 1900 il tedesco Ferdinand von Zeppelin inventò il dirigibile ad armatura rigida, che sostituì gli antichi palloni aerostatici a zavorra. Precursori degli odierni aeroplani, furono protagonista di eventi spiacevoli: purtroppo non sono infatti mancati gli incidenti. La loro carriera commerciale fu infatti molto breve, dal 1929 al 1937. I modelli più famosi erano gli Zeppelin: Il primo della serie, il Graf Zeppelin, collegava l'Europa e gli Stati Uniti in cinque giorni alla velocità di 100 km/h. Il Superzeppelin, che collegava Francoforte a Rio de Janeiro in quattro gorni, era lungo 245 m ed era dotato di cinque motori e ai suoi passeggeri vennero riservate una serie di strutture di lusso, tra cui cabine individuali, salotti per fumatori e un ponte-passeggiata. Tuttavia, malgrado il loro involucro rigido, i dirigibili erano vulnerabili (soprattutto in condizioni atmosferiche più critiche). Così, con l'aumentare dei dirigibili in servizio, di pari passo vennero gli incidenti: caddero in mare tre grossi aerostati inglesi e lo stesso accadde al gigante della US Navy Akron. La battuta d'arresto definitivaruzione alla costruzione e messa in servizio dei dirigibili avvenne così il 6 maggio 1937 con la tragedia dell'Hindenburg su Lakehurst, in fase di atterraggio alla sua ventunesima traversata. Diversi dirigibili sono, pertanto, visibili ancora oggi come semplici veicoli pubblicitari.

23 settembre, 2012

PROMEMORIA 23 settembre 1985 – Giancarlo Siani, giornalista italiano, viene assassinato dalla camorra a soli 26 anni.

Giancarlo Siani, giornalista italiano, viene assassinato dalla camorra a soli 26 anni. L'assassinio Il 23 settembre 1985, quattro giorni dopo aver compiuto 26 anni, appena giunto sotto casa sua con la propria Mehari, Giancarlo Siani venne ucciso: l'agguato avvenne alle 20.50 circa in via Vincenzo Romaniello, nel quartiere napoletano del Vomero. Siani, trasferito dalla redazione di Castellammare di Stabia a quella centrale de Il Mattino, all'epoca diretto da Pasquale Nonno, proveniva dal quotidiano di via Chiatamone. Per chiarire i motivi che hanno determinato la morte e identificare mandanti ed esecutori materiali furono necessari 12 anni e 3 pentiti. Processi Il 15 aprile del 1997 la seconda sessione della corte d'assise di Napoli ha condannato all'ergastolo i mandanti dell'omicidio (i fratelli Lorenzo, poi morto, e Angelo Nuvoletta, e Luigi Baccante detto Maurizio) e i suoi esecutori materiali (Ciro Cappuccio e Armando Del Core). In quella stessa condanna appare, come mandante, anche il boss Valentino Gionta. La sentenza è stata confermata dalla Corte di Cassazione, che però dispose per Valentino Gionta il rinvio ad altra Corte di Assise di Appello: si è svolto un secondo processo di appello che il 29 settembre del 2003 l'ha di nuovo condannato all'ergastolo, mentre il giudizio definitivo della Cassazione lo ha definitivamente scagionato per non aver commesso il fatto. Il fratello di Siani, Paolo, unico rimasto in vita della famiglia Siani, ricorda il fratello come un ragazzo carismatico, capace di grandi sacrifici, ma anche come una persona solare, pronta a dare sostegno; ed in un'intervista egli afferma:

22 settembre, 2012

PROMEMORIA 22 settembre 1893 – Viene esposta la prima automobile di fabbricazione americana, costruita dai Fratelli Duryea

Viene esposta la prima automobile di fabbricazione americana, costruita dai Fratelli Duryea Il termine automobile, modernamente usato come sinonimo di autovettura, indica un veicolo in grado di muoversi autonomamente, ovvero senza l'ausilio diretto di forze animali, umane o determinate da fenomeni naturali come il vento, la gravitazione o il moto ondoso.

21 settembre, 2012

Bambini e ambiente. L'evento conclusivo del progetto “Equilibri Naturali” alla tenuta presidenziale di Castelporziano

Bambini e ambiente. L'evento conclusivo del progetto “Equilibri Naturali” alla tenuta presidenziale di Castelporziano Riavvicinare i bambini alla natura ed educarli al rispetto dell’ambiente. Questo lo scopo della manifestazione 'Equilibri naturali', il cui evento conclusivo si è svolto nella tenuta presidenziale di Castelporziano. Ad accogliere i piccoli delle scuole del territorio che hanno partecipato al progetto, il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, e l'assessore provinciale all'Agricoltura, Aurelio Lo Fazio. L’Amministrazione provinciale, infatti, ha partecipato all’iniziativa mettendo a disposizione le sei riserve naturali e coinvolgendo circa cinquemila bambini. "Vogliamo dare ai bambini ciò che si meritano - ha affermato il presidente Zingaretti - ovvero l'opportunita' di fruire degli spazi pubblici della Provincia, giardini e luoghi all'aperto, offrendo un modello di crescita alternativo alla tv e allo stare a casa. Intendiamo poi offrire un modello di formazione che li porti ad essere più attenti all' ambiente, su cui spesso i bambini dimostrano più civiltà rispetto agli adulti. Il messaggio più bello è che dobbiamo tornare ad imparare, soprattutto formando in maniera diversa le giovani generazioni". ”Oggi - ha dichiarato l’assessore Lo Fazio – hanno visitato la Tenuta presidenziale di Castelporziano quattro scolaresche venute da Anzio, Fonte Nuova, Rignano e Sant'Oreste in rappresentanza dei circa cinquemila bambini che in questi tre anni hanno partecipato al progetto che si è svolto nelle sei riserve naturali della Provincia di Roma. Quest'anno sono stati più di mille i giovanissimi che hanno preso parte insieme ai loro genitori e alle educatrici al progetto basato sulla campagna di sensibilizzazione internazionale denominata ' No child left inside'". Il progetto "Equilibri naturali" prende appunto le mosse dalla campagna internazionale "No child left inside", lanciata negli Stati Uniti da "Children & nature network", che ha coinvolto, dall' America all' Australia, oltre 7.000 parchi e milioni di cittadini. Scopo prioritario è quello di far riflettere sulla mancanza di stimoli e di benefici psico-fisici, offerti ai bambini dal contatto diretto con l’ambiente naturale, meglio conosciuta come “Sindrome da deficit di Natura” e mira quindi a recuperare il rapporto tra i bambini e la natura, per il loro benessere e per promuovere il loro “attaccamento” ai luoghi e all’ambiente, che un giorno dovranno gestire da protagonisti. Promosso per la prima volta in Italia dal Parco Nazionale dei Monti Sibillini, impegnato da anni in progetti di educazione ambientale per l’accessibilità da parte di tutti agli ambienti naturali, è stato curato dall’AIDAP-Associazione Italiana Direttori e Funzionari delle Aree Protette nella fase iniziale e di promozione a livello nazionale. La Provincia di Roma ha aderito nel 2010 con una delibera di Giunta e un protocollo d' intesa con l'Agenzia regionale per i parchi. Successivamente l’Amministrazione provinciale, in qualità di Ente gestore di cinque riserve naturali e di un monumento naturale, è diventata partner del progetto, distinguendosi come la sola Provincia ad aver coinvolto, in una logica di “sistema”, il personale, i cittadini, le scuole e gli operatori di tutte le aree gestite. In tal senso, infatti, il progetto si è articolato in: • azioni e incontri pubblici per il coinvolgimento degli attori sociali dei territori afferenti le aree protette provinciali, al fine di sensibilizzare e illustrare lo “stato dell’arte” del rapporto bambini-natura; • seminari e workshop di formazione e aggiornamento professionale sui temi del rapporto tra educazione-natura-salute, rivolti ad insegnanti ed educatori attivi nel territorio; • eventi di animazione culturale e attività di interpretazione ambientale all’aria aperta, rivolti ai bambini e alle famiglie, per far riscoprire i valori e le “emozioni” della natura, per migliorare le conoscenze sulle opportunità offerte dalle Aree Protette e per promuoverne un maggiore godimento oltre che una maggiore partecipazione alla loro gestione. La Provincia di Roma, per questo progetto, ha qualificato e aggiornato professionalmente gli Operatori Specializzati Ambiente (OSA) delle Aree Protette provinciali e gli Operatori dei L.E.A. Laboratori di Educazione Ambientale, rete di strutture territoriali per l’educazione ambientale ed alla sostenibilità.

PROMEMORIA 21 settembre 1972 Viene impiantata nell'isola sarda La Maddalena una base statunitense di sommergibili nucleari

Viene impiantata nell'isola sarda La Maddalena una base statunitense di sommergibili nucleari

20 settembre, 2012

Sicurezza: consegnate 20 autovetture alle forze dell’ordine

Sicurezza: consegnate 20 autovetture alle forze dell’ordine Venti nuove autovetture per le forze dell'ordine messe a disposizione dalla Provincia in attuazione del secondo Patto per Roma sicura. La consegna simbolica è avvenuta oggi nel cortile di Palazzo Valentini alla presenza del presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti, del prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro e di tutti i vertici dei corpi di polizia. Tra i venti mezzi, acquistati con un finanziamento pari a 430.000 euro, sette sono dedicati alla Polizia locale di Roma Capitale, altrettanti ai Carabinieri, due alla Guardia di finanza, tre al Corpo forestale e uno ai Vigili del fuoco dotato di un sistema radio. "Sul tema della sicurezza - ha affermato il presidente Zingaretti- è importante che ognuno svolga il suo ruolo, senza confusione. Le istituzioni devono far seguire alle parole i fatti, dando seguito agli impegni presi. Su questo le istituzioni devono essere rigorose case di vetro, per recuperare credibilità nei confronti dei cittadini. Per quanto ci riguarda abbiamo l' ossessione della coerenza, per dare in un momento come questo un segnale di fiducia". "Il Patto per Roma sicura - ha dichiarato il prefetto Pecoraro – nasce dall' esigenza di avere una sicurezza partecipata. Le forze dell' ordine hanno bisogno di sentire vicine le istituzioni, soprattutto in un momento di tensioni sociali e di grande problematicità. Se Roma è ancora una città sicura è anche grazie al contributo delle istituzioni locali, in questo caso della Provincia di Roma". La Provincia di Roma in questi anni ha stanziato complessivamente 1,58 milioni di euro per dotare le forze dell' ordine di nuovi mezzi, giunte con oggi a quota 67. Alla consegna hanno partecipato, oltre all'assessore provinciale alla Sicurezza, Ezio Paluzzi, anche il comandante provinciale di Roma dei Carabinieri, Generale Maurizio Detalmo Mezzavilla; il comandante provinciale della Gdf, Generale Ignazio Gibilaro, quello del Corpo forestale, Carlo Costantini; Maria Cavaliere, vicedirigente vicario del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco e Diego Porta, vicecomandante vicario della Polizia locale di Roma Capitale. Intervenuto all'evento anche Luca Odevaine, direttore del servizio di Polizia provinciale e Protezione Civile.

PROMEMORIA 20 settembre 1958 – Italia: entra in vigore la legge Merlin con cui, decretando la chiusura delle case di tolleranza, si intendeva porre termine al fenomeno dello sfruttamento della prostituzione

Italia: entra in vigore la legge Merlin con cui, decretando la chiusura delle case di tolleranza, si intendeva porre termine al fenomeno dello sfruttamento della prostituzione Legge Merlin è il nome con cui è nota la Legge 20 febbraio 1958, n. 75 (pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 55 del 4 marzo 1958), chiamata in questo modo in quanto la prima firmataria era la senatrice socialista Lina Merlin. Con questa legge veniva stabilita, entro sei mesi dall'entrata in vigore della Legge, la chiusura delle case di tolleranza, l'abolizione della regolamentazione della prostituzione in Italia e l'introduzione di una serie di reati intesi a contrastare lo sfruttamento della prostituzione altrui. Questo provvedimento legislativo fu il principale dell'attività politica della parlamentare socialista, che intese seguire l'esempio dell'attivista francese ed ex prostituta Marthe Richard, sotto la cui spinta già nel 1946 erano state chiuse le case di tolleranza in Francia, e riprende i principi della Convenzione per la repressione della tratta degli esseri umani e dello sfruttamento della prostituzione, adottata dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite con risoluzione 317 (IV) del 2 dicembre 1949, entrata in vigore il 25 luglio 1951 e resa esecutiva in Italia con legge 23 novembre 1966 n. 1173 (in Gazz. Uff., 7 gennaio 1966, n. 5).

19 settembre, 2012

Una poesia per le donne Iniziativa di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne e per promuovere il Telefono Rosa

Una poesia per le donne Iniziativa di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne e per promuovere il Telefono Rosa Ogni anno 2.000 donne vittime di violenza cercano ascolto, tante vengono dalla periferia. A dar loro aiuto è il Telefono Rosa da anni punto di riferimento importante per le donne vittime di soprusi. A sensibilizzare sul tema è unìiniziativa organizzata mercoledì 19 settembre 2012, alle 16 presso la PROVINCIA DI ROMA. Saranno presenti la Presidente di Telefono Rosa, Maria Gabriella Carnieri Moscatelli che riceverà in dono dalla poetessa romana Paola Musa un componimento sulla violenza sulle donne. “Sotto lo stesso tetto” è il titolo della poesia dalla quale sono tratti questi versi: “stendo le lenzuola a pizzi del mio corredo / e impreco su mia madre e sulle donne e su me stessa / e sui letti su cui dormi veloce con la schiena sudata / lontano da questo tetto in cui hai murato il mio cuore.” “Il fenomeno della violenza sulle donne è sotterraneo, e in crescita, ma sempre più vittime cercano ascolto, e aiuto. Nel 2011 sono state oltre 2.000 le chiamate al Telefono Rosa” - dichiara la Presidente – “I versi di Paola Musa fotografano una situazione frequente – afferma la Presidente Moscatelli – e toccano le corde più profonde. Sono certa che ci saranno di aiuto per promuovere l’informazione e la discussione su questo tema, ancora oggi troppo spesso taciuto e nascosto”. La raccolta poetica, dal titolo “Ore Venti e Trenta” (Albeggi Edizioni), ritrae la vita nella periferia di una metropoli nella sua nudità con l’occhio impietoso di una telecamera, con la narrazione di un “TG della sera”. Le periferie saranno al centro del dibattito moderato da Enrico Fontana, Direttore di Paese Sera, che vedrà la partecipazione di Roberta Agostini, Consigliere della Provincia di Roma, Gianni La Bella, Comunità di S. Egidio, Stefano Trasatti, Direttore di Redattore Sociale, e di Roberto Chiappini, Consigliere del V Municipio. “Vogliamo stimolare una riflessione sui bisogni e le emergenze della periferia romana – dichiara Chiappini – sulla necessità di politiche di promozione culturale e di integrazione, e di una maggiore attenzione ai più deboli.” L’evento si tiene presso la Sala Peppino Impastato – Palazzo Valentini, Via IV Novembre 119/A.

Settimana europea della Mobilità. Zingaretti presenta Piano quadro della ciclabilità

Settimana europea della Mobilità. Zingaretti presenta Piano quadro della ciclabilità La Provincia di Roma aderisce per la quinta volta alla Settimana europea della Mobilità presentando il Piano quadro della ciclabilità. Elaborato raccogliendo la domanda delle associazioni e dei ciclisti, il Piano prevede a completamento la realizzazione di una rete di 1650 chilometri, di cui oltre 200 già realizzati o programmati e finanziati, 300 km di piste in sede propria e il restante da portare a termine con segnaletica orizzontale e verticale e opere minori di messa in sicurezza. A presentare tutte le iniziative di Palazzo Valentini per la Settimana europea della Mobilita' sono stati il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, e l'assessore alla Mobilità Amalia Colaceci. "La bicicletta non deve essere solo un'occasione di svago – ha spiegato Zingaretti – ma serve una grande rivoluzione per migliorare la qualità della vita attraverso un nuovo modello di sviluppo che renda anche più competitivo il nostro territorio". La mobilità sostenibile, ha aggiunto, "è una parte determinante che deve orientare scelte trasversali dell'Amministrazione. A Roma solo lo 0,4% degli spostamenti viene fatto in bici, contro il 10 di Berlino e il 5 di Milano. Si può e si deve recuperare, partendo anche da un modo diverso di costruire e programmare le città". Il Piano quadro della ciclabilità, inoltre, individua sei direttrici principali di uscita da Roma (Roma Mare-Litoranea, Bracciano, Roma Nord-Valle Tevere, Valle dell' Aniene, Casilina, Castelli romani) e un grande percorso circumprovinciale che partendo da Civitavecchia passa per Bracciano, Fiano romano, Monterotondo, Tivoli, Castelli romani e raggiunge la costa meridionale ad Anzio/Nettuno. "Non abbiamo fatto un libro dei sogni di ipotetiche piste ciclabili - ha spiegato l’assessore Colaceci - ma realizzato uno strumento che parla di 1600 km di possibili percorsi a cui gli enti interessati possono partecipare con interventi a basso impatto". Oltre al Piano, per la Settimana della mobilità la Provincia metterà in campo un questionario per i ciclisti sul proprio portale, una piattaforma Car pooling, un nuovo bando per contributi alla mobilità, il Mobility scolastico già attivo al Liceo Democrito e 22 nuovi stalli per le bici nelle scuole di Roma.

PROMEMORIA 19 settembre 1942 – La Sesta armata della Wehrmacht, al comando del generale tedesco Paulus, raggiunge il centro della città di Stalingrado: ha inizio la Battaglia di Stalingrado

La Sesta armata della Wehrmacht, al comando del generale tedesco Paulus, raggiunge il centro della città di Stalingrado: ha inizio la Battaglia di Stalingrado Con il termine battaglia di Stalingrado (in russo: сталинградская битва[?], traslitterato: Stalingradskaja bitva, in tedesco Schlacht von Stalingrad) si intendono i duri combattimenti svoltisi durante la seconda guerra mondiale che, tra l'estate del 1942 ed il 2 febbraio 1943, opposero i soldati dell'Armata Rossa alle forze tedesche, italiane, rumene ed ungheresi per il controllo della regione strategica tra il Don e il Volga e dell'importante centro politico ed economico di Stalingrado (oggi Volgograd), sul fronte orientale. La battaglia, iniziata nell'estate 1942 con l'avanzata delle truppe dell'Asse fino al Don e al Volga, ebbe termine nell'inverno 1943, dopo una serie di fasi drammatiche e sanguinose, con l'annientamento della 6ª Armata tedesca rimasta circondata a Stalingrado e con la distruzione di gran parte delle altre forze germaniche e dell'Asse impegnate nell'area strategica meridionale del fronte orientale. Questa lunga e gigantesca battaglia segnò la prima grande sconfitta politico-militare della Germania nazista e dei suoi alleati e satelliti, nonché l'inizio dell'avanzata sovietica verso ovest che sarebbe terminata due anni dopo con la conquista del palazzo del Reichstag e la morte di Hitler nel bunker della Cancelleria durante la battaglia di Berlino.

18 settembre, 2012

PROMEMORIA 18 settembre 1938 – Trieste: Benito Mussolini legge per la prima volta le Leggi Razziali dal balcone del Municipio in occasione della sua visita alla città.

Trieste: Benito Mussolini legge per la prima volta le Leggi Razziali dal balcone del Municipio in occasione della sua visita alla città. Le leggi razziali fasciste sono un insieme di provvedimenti legislativi e amministrativi (leggi, ordinanze, circolari, ecc.) che vennero varati in Italia fra il 1938 e il primo quinquennio degli anni quaranta, inizialmente dal regime fascista e poi dalla Repubblica Sociale Italiana, rivolti prevalentemente – ma non solo – contro le persone di religione ebraica. Furono lette per la prima volta il 18 settembre 1938 a Trieste da Benito Mussolini dal balcone del Municipio in occasione della sua visita alla città. Per la legislazione fascista era ebreo chi era nato da: genitori entrambi ebrei, da un ebreo e da uno straniero, da una madre ebrea in condizioni di paternità ignota oppure chi, pur avendo un genitore ariano, professasse la religione ebraica. Sugli ebrei venne emanata una serie di leggi discriminatorie. La legislazione fascista ammise tuttavia la discussa figura dell'ebreo "arianizzato" (allora fu usato il termine improprio "discriminato"), ovvero dell'ebreo che avesse particolari meriti: militari, civili o politici. Agli ebrei "arianizzati"[non chiaro] le leggi razziali furono applicate con alcune deroghe e limitazioni, anche se in seguito questi ultimi saranno de facto discriminati come tutti gli altri. La legislazione antisemita comprendeva: il divieto di matrimonio tra italiani ed ebrei, il divieto per gli ebrei di avere alle proprie dipendenze domestici di razza ariana, il divieto per tutte le pubbliche amministrazioni e per le società private di carattere pubblicistico – come banche e assicurazioni – di avere alle proprie dipendenze ebrei, il divieto di trasferirsi in Italia a ebrei stranieri, la revoca della cittadinanza italiana concessa a ebrei stranieri in data posteriore al 1919, il divieto di svolgere la professione di notaio e di giornalista e forti limitazioni per tutte le cosiddette professioni intellettuali, il divieto di iscrizione dei ragazzi ebrei – che non fossero convertiti al cattolicesimo e che non vivessero in zone in cui i ragazzi ebrei erano troppo pochi per istituire scuole ebraiche – nelle scuole pubbliche, il divieto per le scuole medie di assumere come libri di testo opere alla cui redazione avesse partecipato in qualche modo un ebreo. Fu inoltre disposta la creazione di scuole – a cura delle comunità ebraiche – specifiche per ragazzi ebrei. Gli insegnanti ebrei avrebbero potuto lavorare solo in quelle scuole. Infine vi fu una serie di limitazioni da cui erano esclusi i cosiddetti arianizzati: il divieto di svolgere il servizio militare, esercitare il ruolo di tutore di minori, essere titolari di aziende dichiarate di interesse per la difesa nazionale, essere proprietari di terreni o di fabbricati urbani al di sopra di un certo valore. Per tutti fu disposta l'annotazione dello stato di razza ebraica nei registri dello stato civile.

17 settembre, 2012

Provincia Wi Fi: Internet gratis al Centro Anziani di Via Isidoro di Carace

Provincia Wi Fi: Internet gratis al Centro Anziani di Via Isidoro di Carace
Nel centro anziani di via Isidoro di Capace, a Roma, arriva la connessione senza fili gratuita della Provincia di Roma. Ad inaugurare il nuovo punto di accesso ad internet è stato il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti. All’evento - presso la Casa delle Culture e delle Generazioni, in Via Isidoro di Carace 18/a - ha preso parte l’assessore provinciale alle Politiche Sociali, Claudio Cecchini. Cresce così la grande piazza virtuale di ‘Provincia Wi-Fi’, che unisce parchi, spiagge, università, scuole, ospedali, uffici giudiziari e anche i luoghi della cultura e i musei. Con il nuovo punto wi-fi del centro anziani di via Isidoro di Carace, diventano 926 le aree per l’accesso gratuito al web di cui 626 a Roma e 300 in Provincia su 107 Comuni. Oltre a questi, tra le recenti istallazioni figurano l’ospedale San Filippo Neri, il Policlinico Gemelli (che saranno inaugurate a breve), il Parco Leonardo da Vinci e oltre 40 nelle scuole della Provincia, anche se non ancora ufficiali su mappa. Gli iscritti al servizio wifi della Provincia sono 232.885 (circa 400 nuovi iscritti ogni giorno e più di 6000 utenti che, quotidianamente, utilizzano ProvinciaWiFi per navigare in Internet). Quella della Provincia di Roma è la più grande rete pubblica italiana di accesso gratuito a internet senza fili e vuole allargare i suoi confini per permettere a tutti l'accesso al web usando ovunque stesse user id e password e consentire ai territori che ancora non hanno il wi-fi di costruire una propria rete grazie alla piattaforma open source messa a disposizione per tutti gli enti locali dalla Provincia di Roma. La rete di Provincia wi-fi coinvolge le università, partendo da Roma, tre ospedali e spiagge libere attrezzate. Il progetto raggiungerà, inoltre, 354 scuole superiori e un accordo con Cna estenderà la rete ai circa 4.200 esercizi della confederazione (bar, ristoranti, pizzerie al taglio, gelaterie, rosticcerie, pasticcerie). Per questo è nata ‘Free Italia Wi-Fi’, la federazione nazionale delle reti wi-fi pubbliche a cui hanno aderito, oltre ai promotori (Provincia di Roma, Regione Sardegna e Comune di Venezia), anche le Provincie di Prato, Firenze, Pistoia, Grosseto, Gorizia, Pesaro e Urbino, Cosenza, Savona, Potenza, Bari, Terni, Trapani e Napoli; i Comuni di Udine, Bra (CN), Spoleto, Lamezia Terme (Cosenza), Rosignano (Livorno), Saranno (Varese), Vicopisano (Pisa), Viadana (Cremona) e l'Unioncamere.

16 settembre, 2012

Calcio: Prestipino visita AS Roma Primavera dopo la vittoria della supercoppa

Calcio: Prestipino visita AS Roma Primavera dopo la vittoria della supercoppa L’assessore allo Sport della Provincia di Roma, Patrizia Prestipino, ha incontrato e salutato a Trigoria, presso il centro sportivo ‘Fulvio Bernardini’, i giocatori, lo staff tecnico e i dirigenti dell’As Roma Primavera, dopo la vittoria della Supercoppa italiana del Campionato Primavera. "Ho voluto portare ai ragazzi e ai dirigenti i più sentiti complimenti ed un ringraziamento per la splendida vittoria – ha detto Prestipino – È stato un successo sofferto ma meritatissimo per questi atleti che dimostrano sempre grande impegno, passione e cultura sportiva. Dietro questi successi mi piace sottolineare la sapiente guida del Mister Alberto De Rossi che per i ragazzi è un Mister, ma anche un amico e un padre che li sa consigliare e guidare". La squadra Primavera ha guadagnato il diritto a disputare la Supercoppa vincendo allo Stadio Olimpico il 22 marzo scorso la Coppa Italia contro la Juventus di fronte a circa 20mila spettatori.

PROMEMORIA 16 settembre 1976 – Notte delle matite spezzate; azione della polizia argentina contro gli studenti delle scuole superiori

Notte delle matite spezzate; azione della polizia argentina contro gli studenti delle scuole superiori La Notte delle matite (Noche de los Lápices), è il nome in codice dell'operazione organizzata dalla polizia Argentina, con lo scopo di sequestrare, sempre durante la notte, reprimere, torturare ed uccidere, gli studenti delle scuole superiori che si fossero resi colpevoli di "attività atee ed anti nazionaliste" nel periodo intercorrente tra il 24 marzo 1976, data del colpo di stato che porterà al potere la giunta militare guidata da Jorge Rafael Videla, ed il 1983, in quello che fu definito all'epoca come Processo di Riorganizzazione Nazionale. Quella che nel ricordo popolare viene definita come Notte delle matite spezzate ebbe luogo a La Plata, nella notte del 16 settembre 1976, quando vennero sequestrati sei studenti, militanti o simpatizzanti della cosiddetta Unión Estudiantil Secundaria (UES), responsabili secondo le autorità della partecipazione alle manifestazioni, in precedenza per l'istituzione e successivamente contro l'abolizione, del Boleto Escolar Secundario (BES), un tesserino che consentiva agli studenti liceali sconti sul prezzo dei libri di testo ed una riduzione del biglietto per l'utilizzo dell'autobus; altri studenti, tra i quali Pablo Diaz, furono arrestati nei giorni successivi. Secondo il rapporto redatto dopo la fine della dittatura militare dalla CONADEP (Commissione Nazionale sui Desaparecidos), la polizia di Buenos Aires aveva organizzato un'azione di repressione nei confronti degli studenti che avevano preso parte alla campagna di protesta per il boleto estudiantil, considerata dalle forze armate come "attività sovversiva". Per questo motivo, dopo il loro arresto, "gli adolescenti sequestrati avrebbero dovuto essere eliminati dopo aver fatto loro soffrire pene indicibili in diversi centri di detenzione clandestini, come quelli di Arana, Pozo de Banfield, Pozo de Quilmes, la Centrale di Polizia della Provincia di Buenos Aires, il 5°, 8° e 9° commissariato di La Plata ed il 3° di Valentín Alsina, Lanús e il Poligono di tiro della Sede Centrale della Provincia di Buenos Aires". Tutti i sei giovani arrestati nella notte del 16 settembre scomparvero e la testimonianza di uno degli studenti sopravvissuti, Pablo Díaz, al momento dell'arresto appartenente all'organizzazione giovanile rivoluzionaria Gioventù guevarista e che subì, oltre ai maltrattamenti ed alle torture avvenute nei centri di detenzione, una reclusione di quattro anni senza processo, è stata fondamentale ai fini della ricostruzione e della denuncia dei fatti avvenuti.

15 settembre, 2012

PROMEMORIA 15 settembre 1993 – A Palermo, nel quartiere Brancaccio, un commando di Cosa Nostra capitanato da Salvatore Grigoli, detto U Cacciatori, uccide don Giuseppe Puglisi in piazza Anita Garibaldi, davanti al portone della sua casa

A Palermo, nel quartiere Brancaccio, un commando di Cosa Nostra capitanato da Salvatore Grigoli, detto U Cacciatori, uccide don Giuseppe Puglisi in piazza Anita Garibaldi, davanti al portone della sua casa Don Giuseppe Puglisi meglio conosciuto come Padre Pino Puglisi, (Palermo, 15 settembre 1937 – Palermo, 15 settembre 1993) è stato un presbitero italiano, ucciso dalla mafia il giorno del suo 56º compleanno a motivo del suo costante impegno evangelico e sociale. Il 15 settembre 1999 il cardinale di Palermo Salvatore De Giorgi ha aperto ufficialmente la causa di beatificazione proclamandolo Servo di Dio. Il 28 giugno 2012 Papa Benedetto XVI ha autorizzato la Congregazione per le Cause dei Santi a promulgare il decreto di martirio e a proclamarlo beato.

14 settembre, 2012

Tre progetti per una scuola più moderna: Internet, energia solare e riscaldamento pulito.

Tre progetti per una scuola più moderna: Internet, energia solare e riscaldamento pulito. Negli Istituti scolastici l’Amministrazione provinciale di Roma sta portando la banda larga per la connessione veloce a internet, l’energia solare e un nuovo modo per riscaldare gli edifici, spendendo meno e migliorando i servizi. Tre progetti per una scuola digitale che riduce le spese, migliorando la qualità della didattica e dell’apprendimento. Li ha presentati ieri il presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti nel corso di una conferenza al ministero dell'Istruzione alla presenza del ministro Francesco Profumo in occasione dell'apertura del nuovo anno scolastico. Si tratta di interventi che consentiranno di risparmiare quasi 6 milioni di euro ogni anno, che verranno investiti sempre nella scuola. Il primo progetto prevede entro novembre 2012 il collegamento in banda larga di tutti gli istituti scolastici, con la riorganizzazione totale dei servizi di telefonia che saranno in tecnologia Voip (Voice Over Internet Protocol) . In questo modo sarà possibile risparmiare 150mila euro ogni anno che verranno investiti nelle politiche scolastiche. In tutti gli istituti superiori del territorio ci saranno poi aree per connettersi a internet senza fili gratis, nei luoghi di aggregazione come l’Aula Magna o il cortile, per permettere agli studenti di accedere a Provincia Wi-Fi, la più grande rete pubblica per l’accesso al web d’Europa. Da segnalare anche un nuovo bando per riscaldare le scuole risparmiando energia e denaro. Per la prima volta si introduce un elemento di profonda innovazione, chiedendo alle aziende di non limitarsi ad accendere i termosifoni ma di garantire una temperatura calda per gli istituti. In questo modo le aziende stesse sono incentivate a utilizzare tecnologia nuova e pulita, contribuendo a scuole più moderne, efficienti e sicure. Ci sarà così un risparmio di 5 milioni di euro ogni anno, che saranno investiti per nuovi interventi di edilizia scolastica. Con il terzo progetto la Provincia ha portato l’energia solare sui tetti di 185 scuole attraverso il project financing. Contando cioè sul sostegno delle imprese, con una spesa di 270mila euro, ha potuto realizzare un’iniziativa dal costo totale di 24 milioni di euro. A proposito di queste iniziative il presidente Zingaretti afferma: “Si tratta di una vera rivoluzione, se facessero così tutti gli uffici pubblici, ci sarebbe un risparmio di centinaia di milioni di euro e sarebbe possibile avere servizi di qualità senza nuovi tagli”.

PROMEMORIA 14 settembre 1960 – Viene fondata l'Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio (OPEC)

Viene fondata l'Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio (OPEC) L'Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio meglio conosciuta come OPEC (Organization of the Petroleum Exporting Countries), fondata nel 1960, comprende attualmente dodici Paesi che si sono associati, formando un cartello economico, per negoziare con le compagnie petrolifere aspetti relativi alla produzione di petrolio, prezzi e concessioni. La sede dell'OPEC, inizialmente stabilita a Ginevra, a partire dal 1º settembre 1965 è stata trasferita a Vienna. Gli stati membri OPEC controllano circa il 78% delle riserve mondiali accertate di petriolio, il 50% di quelle di gas naturale e forniscono circa il 42% della produzione mondiale di petrolio ed il 17% di quella di gas naturale. Il petrolio viene esportato principalmente in Asia (45% del totale delle esportazioni OPEC)[senza fonte], Europa occidentale (21,8%) e Nord America (21,5%). Il paese importatore più importante è il Giappone che, da solo, fornisce mercato al 26,1% delle esportazioni di petrolio proveniente dall'OPEC; gli Stati Uniti incidono per il 19,2% e l'Italia per il 5,4% (dati relativi al 2005, pubblicati dall'OPEC[1]). L'organizzazione parallela dell'OAPEC (Organization of Arab Petroleum Exporting Countries), fondata nel 1968 nel Kuwait, si occupa del coordinamento delle politiche energetiche dei paesi Arabi parte dell'OPEC.

13 settembre, 2012

PROMEMORIA 13 settembre 1987 – Incidente di Goiânia: Un oggetto radioattivo viene rubato da un ospedale abbandonato di Goiânia, in Brasile, contaminando diverse persone nelle settimane successive. Alcune moriranno per avvelenamento da radiazioni

Incidente di Goiânia: Un oggetto radioattivo viene rubato da un ospedale abbandonato di Goiânia, in Brasile, contaminando diverse persone nelle settimane successive. Alcune moriranno per avvelenamento da radiazioni L'incidente di Goiânia è avvenuto a seguito di una grave contaminazione da Cesio-137 avvenuta a Goiânia in Brasile nel 1987 quando un vecchio apparecchio utilizzato in radioterapia è stato rubato da un ospedale abbandonato passando per diverse mani. Si calcola che abbia contaminato gravemente circa 250 persone, uccidendone quattro ed è stato classificato con il livello 5 della scala INES dell'IAEA.

12 settembre, 2012

Presentato il settimo "Rapporto Annuale" sulla provincia di Roma

Presentato il settimo "Rapporto Annuale" sulla provincia di Roma Oggi, mercoledì 12 settembre, alle ore 12.00, nella Sala Di Liegro di Palazzo Valentini il presidente dell'Amministrazione provinciale, Nicola Zingaretti ha presentato il settimo rapporto annuale sulla provincia di Roma. Il documento, realizzato dall'ufficio di Statistica della Provincia di Roma, offre un quadro esaustivo delle complesse dinamiche socio economiche e demografiche che interessano il vasto territorio romano e la sua popolazione. Il rapporto si articola in quattro capitoli e un’appendice statistica nella quale sono tracciati i profili dei 120 comuni dell’hinterland che compongono il mosaico complesso della provincia di Roma. E dallo studio, nel complesso, emergono realtà allarmanti: nell’area romana crolla la capacità di produrre ricchezza, aumentano i cittadini che non cercano più lavoro, cresce il ricorso alla cassa integrazione. Vediamo ora i vari segmenti del Rapporto 2012. ANALISI DEMOGRAFICA Dal 1971 al 2011 è rallentato il trend di crescita del capoluogo mentre è costantemente aumentato quello dei territori dell’hinterland. Ad oggi la popolazione della Provincia di Roma pari a 4.042.676 abitanti è distribuita per il 65,9% nella capitale e il 34,1%nell'hinterland. Nei soli comuni di “I^ Cintura”, nel 2011, è stanziato ben il 47,7% dell’intera popolazione dell’hinterland corrispondente a 657.374 abitanti. Si assiste, dunque, a una tendenza al riequilibrio fra popolazione residente nel capoluogo e popolazione residente nell’hinterland. Guidonia Montecelio è il comune di hinterland con maggior numero di residenti (80.585 abitanti); Ardea ha incrementato la sua popolazione del 50,8% negli ultimi 10 anni. Il comune più densamente popolato, invece, è Ciampino. Nel comune di Roma si registrata una minor presenza di giovani in età compresa fra i 15 e i 25 anni rispetto ad altri territori dell’hinterland. Per gli over 65 invece vi è un’incidenza molto alta nel comune di Roma e in quei comuni molto distanti da Roma, afflitti da una scarsità di risorsa demografica e che presentano un rischio di spopolamento, a causa di mancanza di ricambio generazionale fra vecchie e nuove famiglie. Al 1° gennaio 2011, tra i cittadini della provincia di Roma si contavano ben 442.818 residenti stranieri, pari al 9,6% della popolazione residente . Roma è la città italiana che, in assoluto, conta, tra i propri cittadini, la numerosità più consistente di popolazione di origine straniera del Paese. Nel comune di Roma, gli stranieri residenti erano, nel 2011, pari a 294.571 (dati Istat), un consistente numero e, per di più, in rapido incremento. L’aumento della numerosità di residenti stranieri, tra il 2001 e il 2011, a Roma è pari al 196% nel comune capoluogo e al 368% nell’insieme dei comuni di hinterland. ANALISI DELLA RICCHEZZA L’area romana, che da sola genera l’8,8% del valore aggiunto prodotto a livello nazionale, in un primo momento, ha resistito meglio di altre aree del paese agli effetti della crisi, ma ora presenta una ripresa più lenta. Se, infatti, fino al 2007 il valore aggiunto della provincia di Roma è aumentato a un tasso sostenuto (+12% rispetto al 2000) e superiore rispetto alla media nazionale e alle altre importanti province nazionali, la ripresa del 2010 e del 2011 è stata molto contenuta (prossima alla media nazionale) e inferiore rispetto a quella sperimentata da altre importanti province come Milano. La capacità di produrre ricchezza si è ridotta notevolmente in soli 5 anni, per il 2012 si stima (dati Prometeia 07/2012) una riduzione rispetto al 2007 del 5% del valore aggiunto complessivo e del 10% di quello pro-capite. Questo dato mette in evidenza la criticità dell’economia romana che in soli 5 anni ha perso capacità di produrre ricchezza. Accesso al credito Tra gli effetti collaterali della prolungata crisi economica c’è la difficoltà di accesso al credito e quella di restituire nei tempi i crediti ottenuti. Mentre le famiglie hanno aumentato, anche se in misura contenuta, la domanda creditizia probabilmente ricorrendo all’indebitamento per mantenere il proprio tenore di vita, le imprese private hanno ridotto la domanda creditizia, soprattutto a partire dalla fine di novembre 2011. Questo, se da un lato è imputabile al comportamento delle banche che concedono meno e a condizioni più stringenti, dall’altro è imputabile anche alle decisioni degli imprenditori che, valutando il periodo generale di crisi, non investono e riducono le richieste di prestiti. La stretta creditizia è stata tale che in soli 6 mesi (tra il 30 novembre 2011 e il 31 maggio 2012) i prestiti delle imprese private si sono ridotti del 2,9% in Italia e del 3,4% a Roma. Oltre alla difficoltà di ottenere un credito, si è verificato anche un forte incremento della difficoltà di restituire i crediti. Le sofferenze bancarie (crediti la cui riscossione non è certa perché i debitori si trovano in stato di insolvenza o in situazioni sostanzialmente equiparabili) al 31 marzo 2012 sono state pari a oltre 11 miliardi di euro nella provincia di Roma e a quasi 105 miliardi di euro in Italia. Rispetto all’anno precedente (31 marzo 2011) sono aumentate del 57,3% a Roma e del 31,5% a livello nazionale. Rispetto al 31 marzo 2009, quando la crisi economica era solo all’inizio, l’incremento è stato del 164,6% a Roma e del 135% a livello nazionale. ANALISI DELL'OCCUPAZIONE Nel 2011 il tasso di disoccupazione registrato nella provincia di Roma era pari all’8,5%, in diminuzione rispetto all’anno precedente (cfr. 9,1%). Questa diminuzione, tuttavia, non dipende dall’aumento delle persone occupate, che anzi diminuiscono, ma piuttosto dall’aumento delle persone inattive, quelle, cioè, che non cercano più lavoro. Nella fattispecie, nel 2011 si registrano più di 900 mila inattivi, circa 26 mila unità in più rispetto al 2010, ed un tasso di inattività pari a 33,2% (lo 0,7% in più rispetto all’anno precedente). Queste persone, come i disoccupati, non hanno un’occupazione e probabilmente sono scoraggiati e demotivati nel cercarla. Infatti gli occupati che, nel 2010 erano un milione e 703 mila, nel 2011 scendono a un milione e 702 mila unità. A livello regionale invece secondo le prime stime Istat nel II trimestre 2012 è aumentato il numero dei disoccupati che passa da 159.000 a 251.000 (+71000 rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente) registrando un tasso di disoccupazione del 9,9% (era 7,3 nel II trimestre 2011). È preoccupante la condizione dei giovani, decisamente i più penalizzati dalla situazione di difficoltà economica. Nel 2011, infatti, il tasso di disoccupazione giovanile (persone comprese tra i 15 e i 24 anni) si attestava al 36,1%, in aumento rispetto al 2010, quando il livello di disoccupazione giovanile era del 30,5%. Entrando nel dettaglio, nel 2011 il tasso di disoccupazione giovanile maschile (pari al 35,5%) era aumentato di circa 6 punti percentuali rispetto al 2010 (quando si registrava un tasso pari al 29,6%) mentre quello femminile era aumentato di oltre 5 punti percentuali passando dal 31,7% del 2010 al 37% del 2011. Dal punto di vista contrattuale nel 2011 solo il 26,9% dei contratti stipulati è stato redatto sotto forma di tempo indeterminato. Negli ultimi 3 anni sono stati registrati i record di ore autorizzate di CIG, sia nella provincia di Roma, sia a livello nazionale. Nel 2011 le ore autorizzate nell’area romana sono infatti aumentate dell’835,5% rispetto al 2008 (cfr. 327,5% in Italia). Questo dato rende ancora più preoccupante l’ulteriore incremento registrato, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, nei primi 8 mesi del 2012 (+31%; cfr. Italia +9,6%). Tra gennaio e agosto 2012 sono state autorizzate 38 milioni di ore di CIG, un incremento rispetto allo stesso periodo 2008 del 1.080% (cfr. Italia +456%). ANALISI DELL'IMPRENDITORIA La congiuntura economica negativa non ha scoraggiato gli imprenditori. In Italia, infatti, nel 2011 il numero di imprese registrate alle Camere di Commercio è aumentato di 50.000 unità con un tasso di crescita dello stock dello 0,8%. A Roma il tasso di crescita è stato ancora maggiore (+2,3%, il più elevato tra le province italiane) e si è confermato positivo anche nei primi due trimestri del 2012 (+0,5% nel primo e +0,8% nel secondo). Al 30 giugno 2012 nella provincia di Roma risultavano 456.176 imprese registrate, pari al 7,5% del totale nazionale. Relativamente alla nazionalità degli stranieri con carica in impresa della provincia di Roma si evidenzia come quasi il 70% sia extracomunitario e in particolare quasi il 15,8% provenga dal Nord Africa e l’8,3% dalla Cina. Nel 2009 le imprese attive nei settori industriale, commerciale e dei servizi alle imprese e alle famiglie dell’area romana avevano mediamente 4,92 addetti (cfr. Italia 4,04) e quasi il 96% delle imprese aveva meno di 10 addetti. Altra caratteristica del sistema imprenditoriale romano è la forte terziarizzazione (oltre il 73% delle imprese sono attive nel terziario, contro circa il 57% registrato a livello nazionale). I settori predominanti sono quelli del commercio all’ingrosso e al dettaglio, delle costruzioni e dei servizi di alloggio e ristorazione. Nel 2011 la provincia di Roma ha registrato un incremento sia delle esportazioni (+14,4%; cfr. Italia +11,4%) che delle importazioni (+17,1%; cfr. Italia +9%). Nel primo trimestre del 2012 la provincia di Roma ha registrato una riduzione delle esportazioni su base tendenziale del 3,6%. Principale mercato di destinazione dell’export provinciale è l’Unione Europea che assorbe oltre il 47% dell’export romano. PUNTI DI FORZA Il patrimonio culturale e il turismo: l’area è dotata di un impareggiabile patrimonio storico-artistico che nel 2011 ha attirato oltre 10 milioni di turisti stranieri che hanno speso più di 5 miliardi di euro. Inoltre tra i primi 30 musei, monumenti ed aree archeologiche statali più visitati, ben 8 sono nella provincia di Roma con introiti lordi di oltre 36 milioni di euro per il solo circuito archeologico “Colosseo, Palatino e Foro Romano”, che è il sito più visitato. Il digital divide: la Provincia di Roma dà il suo contributo per abbattere il digital divide grazie al progetto “Provincia WiFi”. Il digital divide è il termine tecnico utilizzato in riferimento alle disuguaglianze nell’accesso e nell’utilizzo delle tecnologie della Società dell’Informazione e della Comunicazione (ICT). Secondo i dati elaborati dal Ministero dello Sviluppo economico, la provincia di Roma ha il 63% dei comuni nei quali risiede l’86% della popolazione con un digital divide inferiore allo 0,5%. Il 3% della popolazione deve subire il disagio del digital divide superiore al 10%. Quattro comuni ancora non hanno alcuna copertura relativa alla banda larga sia fissa che mobile. Un sistema imprenditoriale che può contare su oltre 450 mila imprese con eccellenze nell’aerospazio, biotecnologie, audiovisivo e terziario avanzato. Un importante sistema di infrastrutture: l’indice generale delle infrastrutture elaborato dall’Istituto Tagliacarne è stato pari a 203 (fatto 100 il valore dell’Italia), in aumento rispetto al 194 registrato nel 2001. la provincia di Roma ha un’ottima dotazione di aeroporti La provincia di Roma conta anche 2 porti principali che sono quello di Civitavecchia e quello di Fiumicino e 3 porti a rilevanza prettamente turistica, vale a dire il nuovo porto di Ostia, quello di Anzio e il porto turistico di Nettuno. Roma ha anche una ottima dotazione di “infrastrutture del sapere”. La Capitale è, infatti, la sede di numerose Università, sia pubbliche che private, e dei più importanti centri di ricerca del Paese.

PROMEMORIA 12 settembre 2001 – In risposta agli attentati dell'11 settembre 2001 contro gli USA, la NATO invoca, per la prima volta nella sua storia, l'articolo V del suo statuto che stabilisce che ogni attacco a uno stato membro è da considerarsi un attacco all'intera alleanza.

In risposta agli attentati dell'11 settembre 2001 contro gli USA, la NATO invoca, per la prima volta nella sua storia, l'articolo V del suo statuto che stabilisce che ogni attacco a uno stato membro è da considerarsi un attacco all'intera alleanza. L'Organizzazione del Trattato dell'Atlantico del Nord (in inglese North Atlantic Treaty Organization, in sigla NATO, in francese: Organisation du Traité de l'Atlantique du Nord, in sigla OTAN), è un'organizzazione internazionale per la collaborazione nella difesa. Il trattato istitutivo della NATO, il Patto Atlantico, fu firmato a Washington, D.C. il 4 aprile 1949 ed entrò in vigore il 24 agosto dello stesso anno. Il Patto Atlantico traeva origine dalla percezione che il cosiddetto mondo occidentale - costituito da USA, Canada, Regno Unito, Francia, Scandinavia, Italia e molti Paesi dell'Europa che, al termine della seconda guerra mondiale erano entrati nella sfera di influenza USA - stesse cominciando ad avere tensioni nei confronti dell'altro paese vincitore della guerra, ossia l'Unione Sovietica con suoi Paesi satellite. Iniziava, infatti, a svilupparsi nelle opinioni pubbliche occidentali, il timore che il regime comunista sovietico potesse "non accontentarsi" della spartizione geografica generata, al termine della Guerra, da varie conferenze di pace e che, radicalizzando i contenuti ideologici della dottrina socialista, volesse iniziare una politica espansionista per l'affermazione globale del Socialismo di Stato. Ciò generò un movimento di opinione che, anche grazie alle varie attività in tal senso organizzate dagli Stati Uniti iniziò a svilupparsi in modo generalizzato nei Paesi occidentali e che identificò una nuova assoluta necessità per garantire la sicurezza del "nostro mondo" (ovvero Europa occidentale e Nord America, accomunati da cultura politica liberale ed economia di mercato) dalla minaccia comunista (il cui blocco di paesi egemoni cominciava a esprimere sempre più platealmente e vigorosamente una volontà imperialista), la Nato quindi rispondeva all'esigenza di allearsi e di mettere a fattor comune i propri dispositivi di difesa, per reagire "come un sol uomo" ad un eventuale attacco.

11 settembre, 2012

Da Venezia a Roma. A Fandango Incontro gli autori italiani presenti alla 69ª Mostra del Cinema di Venezia

Da Venezia a Roma. A Fandango Incontro gli autori italiani presenti alla 69ª Mostra del Cinema di Venezia Da martedì 11 settembre a venerdì 21 settembre, presso Palazzo Incontro – nel cuore di Roma, in via dei Prefetti 22 – si tiene la manifestazione “Da Venezia a Roma”. L’evento è stato organizzato in collaborazione tra Anec Lazio, Fandango Incontro ed il Progetto ABC Arte Bellezza e Cultura della Provincia di Roma. Da questa edizione 2012, dunque, la manifestazione “Da Venezia a Roma”, arrivata alla XVIII edizione e realizzata dall'Anec Lazio, si arricchisce di sette appuntamenti con i registi italiani presenti alla 69 ª Mostra del Cinema di Venezia. Si potrà dialogare così con i Maestri, con gli autori affermati e con gli esordienti. Un incontro "a tu per tu" con l'autore che si racconterà, che introdurrà la sua ultima opera e che risponderà alle domande del pubblico presente. Questo il calendario: martedì 11 settembre - Incontro con Marco Bellocchio - Bella addormentata mercoledì 12 settembre - Incontro con Daniele Ciprì - E' stato il figlio giovedì 13 settembre - Incontro con Luigi Lo Cascio - La città ideale venerdì 14 settembre - Incontro con Ivano De Matteo - Gli equilibristi martedì 18 settembre - Incontro con Vincenzo Marra - Il gemello mercoledì 19 settembre - Incontro con Leonardo Di Costanzo - L'intervallo venerdì 21 settembre - Incontro con Francesco Rosi Leone d'oro alla carriera, interviene Roberto Andò Tutti gli incontri avranno inizio alle ore 18 e saranno moderati da Francesco Linguiti, autore e docente universitario. L’ingresso è libero, fino ad esaurimento posti.

PROMEMORIA 11 settembre 2011 - Inaugurazione del National September 11 Memorial & Museum museo dedicato agli attentati alle Torri Gemelle.

Inaugurazione del National September 11 Memorial & Museum museo dedicato agli attentati alle Torri Gemelle. Nell'agosto 2006, il World Trade Center Memorial Foundation e la Port Authority di New York e New Jersey iniziarono la costruzione del National September 11 Memorial & Museum, terminando il memoriale cinque anni dopo. Il Memoriale si situa presso il New World Trade Center, dove un tempo sorgevano le Torri Gemelle distrutte durante gli attentati dell'11 settembre 2001. Il vincitore del concorso per costruire il World Trade Center Memorial fu l’architetto israeliano-americano Michael Arad di Handel Architects, uno studio di New York e San Francisco. Il progetto era coerente con l'originale master plan di Daniel Libeskind. Il National September 11 Memorial & Museum Foundation presso il World Trade Center è un'organizzazione no-profit con la missione di raccogliere fondi per costruire il memoriale ed il museo. Il monumento è stato inaugurato con una cerimonia ufficiale l'11 settembre 2011, decimo anniversario degli attacchi, ed è stato aperto ufficialmente al pubblico il 12 settembre 2011, mentre il museo verrà aperto nel settembre 2012.

10 settembre, 2012

PROMEMORIA 10 settembre 2003 – Anna Lindh, il ministro degli esteri svedese, viene accoltellata a morte in un centro commerciale. Morirà il giorno dopo

Anna Lindh, il ministro degli esteri svedese, viene accoltellata a morte in un centro commerciale. Morirà il giorno dopo Nata a Enskede-Årsta, un borgo nella parte meridionale di Stoccolma, la Lindh crebbe però a Grillby, proprio nei pressi dell'importante centro di Enköping. All'età di dodici anni era già coinvolta nell'attivismo politico, e si iscrisse alla sede locale della Lega Giovanile del Partito Socialdemocratico Svedese (SSU), nella quale fu molto attiva soprattutto per la lotta ed i movimenti di protesta contro la Guerra del Vietnam. Laureata in legge all'Università di Uppsala nel 1982, nello stesso anno venne eletta al Parlamento svedese nella lista del Partito Socialdemocratico Svedese (SAP). Nel 1984 divenne la prima donna ad essere eletta presidente della SSU, e con tale mandato, durato sei anni, fu molto attiva nella lotta alla corsa al riarmo e fu attiva per affrontare le problematiche internazionali della questione palestinese, del Sudafrica, del Nicaragua e del Vietnam. Dal 1991 al 1994 la Lindh fu eletta Commissario per la Cultura e l'Ambiente e venne nominata Vice Sindaco di Stoccolma. Nel 1994, a seguito della vittoria del Partito Socialdemocratico Svedese, venne nominata dal Primo Ministro Ingvar Carlsson in qualità di Ministro dell'ambiente, incarico che mantenne fino al 1998, quando le fu affidato il Ministero degli Esteri. Uno dei suoi maggiori risultati in qualità di Ministro dell'Ambiente svedese fu la sua campagna all'interno dell'Unione Europea per la legge contro le sostanze chimiche nocive. E fu anche promotrice di una Commissione Europea contro la proliferazione delle sostanze acide. Nel 1998, a seguito di nuove elezioni, il nuovo Primo Ministro svedese Göran Persson la nominò Ministro degli Esteri della Svezia, al posto di Lena Hjelm-Wallén. L'apice della carriera politica della Lindh venne raggiunto durante il periodo di presidenza del Consiglio d'Europa nella prima metà del 2001, quando venne eletta Presidente del Consiglio d'Europa, con la responsabilità di rappresentare ufficialmente le posizioni in materia di politica estera dell'Unione Europea. Collaborò in questa veste con il portavoce per la sicurezza dell'Unione Europea Javier Solana in Macedonia dove riuscì a scongiurare un conflitto civile tra Kosovo e Macedonia. La Lindh fu molto critica riguardo all'invasione statunitense dell'Iraq nel 2003 commentando che: « Una guerra combattuta senza il supporto della ratifica del Consiglio d'Europa è una grossa sconfitta. » Il 10 settembre 2003 fu accoltellata da Mijailo Mijailović mentre faceva la spesa in un negozio di Stoccolma. Morì il giorno seguente presso l'ospedale di Solna. Come è consuetudine nei Paesi dell'Europa del Nord, Anna Lindh non si avvaleva della scorta. L'Unione europea e gli Stati partner del Mediterraneo hanno deciso di intitolarle la Fondazione Euromediterranea per il dialogo interculturale.

08 settembre, 2012

Mobilità: Zingaretti ha presentato il nuovo servizio di bike sharing nel VI Municipio di Roma

Mobilità: Zingaretti ha presentato il nuovo servizio di bike sharing nel VI Municipio di Roma Il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti ha presentato questa mattina il nuovo servizio di bike sharing nel VI Municipio di Roma. A tagliare il nastro delle nuove dieci bici a pedalata assistita e delle dodici colonnine di ricarica sono stati il presidente Zingaretti e il presidente del Municipio Giammarco Palmieri. I mezzi saranno a disposizione dei dipendenti del Municipio - nella sede in via di Torre Annunziata e presso il dipartimento delle Politiche sociali in via dell' Acqua Bullicante - per effettuare sopralluoghi sul territorio e dei cittadini, dopo l'iscrizione ad un albo degli utilizzatori e il versamento di una caparra. L'investimento da parte della Provincia è stato di 19.000 euro, e fa parte dei 120mila complessivi stanziati per la diffusione del progetto già avviato dall' XI e dal XVII Municipio e da diversi Comuni della Provincia. "A Roma - ha affermato il presidente Zingaretti- ci sono 700 automobili ogni mille abitanti e l'uso della bici a pedalata assistita può contribuire a cambiare le abitudini dei cittadini. È un esperimento avviato in tre Municipi che sta funzionando. Sicuramente ci torneremo l'anno prossimo". Zingaretti ha parlato poi di una "rivoluzione" rappresentata dal fatto che "l'auto deve essere un'opportunità ma non un obbligo perchè non ci sono alternative. Il bike sharing è una di queste alternative insieme a una presenza maggiore dei mezzi nelle preferenziali, al trasporto sul ferro e all'integrazione di questi servizi”. “Una maggiore integrazione del trasporto pubblico - ha concluso - è alla nostra portata".

PROMEMORIA 8 settembre 1941 - Seconda guerra mondiale: inizia l'Assedio di Leningrado da parte dell'esercito nazista

Seconda guerra mondiale: inizia l'Assedio di Leningrado da parte dell'esercito nazista L'assedio di Leningrado (in russo: блокада Ленинграда[?], oggi San Pietroburgo), durante la seconda guerra mondiale, durò dal 8 settembre 1941 al 27 gennaio 1944, data in cui si celebra ufficialmente la liberazione della città, mentre l'assedio ebbe termine il 18 gennaio 1944. L'ultimo collegamento ferroviario con Leningrado si ebbe il 30 agosto 1941, quando i soldati tedeschi raggiunsero il fiume Neva. Questa data segna l'effettivo inizio dell'assedio della città. Le forze armate tedesche invasero l'URSS durante l'Operazione Barbarossa il 22 giugno 1941, data che segnò l'inizio ufficiale del conflitto tra Germania e Unione Sovietica. Un secondo fronte bellico era stato anche aperto il 25 giugno quando i sovietici bombardarono alcune città della Finlandia segnando di fatto la continuazione della guerra Finno-Sovietica. Nel mese di agosto i finlandesi avevano riconquistato l'istmo di Carelia avvicinandosi a Leningrado da ovest e avanzando attraverso la Carelia a est del lago Ladoga per avvicinarsi alla città anche da nord. Il quartier generale finlandese non accettò però la richiesta da parte dei tedeschi di procedere ad un attacco aereo della città, la sola eccezione fu l'uccisione casuale di un elefante al Giardino zoologico di Leningrado, da parte di un singolo aereo. Un'altra decisione dei finlandesi fu di non voler proseguire nell'avanzata oltre il fiume Svir a sud nella Carelia occidentale. Da parte sua la Wehrmacht fece degli avanzamenti rapidi ed in settembre giunse alle porte di Leningrado; nello stesso tempo i loro alleati avanzarono sino al fiume Svir, raggiunto nel mese di dicembre, a 160 chilometri a nord-est della città. Incapace o non convinta nel continuare nella sua posizione di vantaggio, grazie anche alla strenua e brillante difesa cittadina organizzata dal Maresciallo Žukov, l'armata tedesca si trovò ad assediare Leningrado, senza riuscire a conquistarla, per 900 giorni. I militari tedeschi accerchiarono la città bloccando tutte le vie di rifornimento e rimase aperto solo un piccolo corridoio verso il lago Ladoga che prese il nome di Strada della Vita (Дорога жизни in russo, Laatokan elämänlinja in finnico). La situazione sanitaria e alimentare della città fu pessima, soprattutto nel primo inverno, ma Hitler non riuscì mai ad organizzare il banchetto da lui previsto per festeggiare la conquista di questo gioiello della civiltà europea. Il tentativo di conquista continuò con la denominazione di Operazione Spark, un'offensiva su larga scala partita il 12 gennaio 1943 contro le truppe russe, ma dopo cruente e feroci battaglie l'armata rossa riuscì a distruggere le fortificazioni tedesche ed aprire un corridoio stradale sicuro verso il lato meridionale del Ladoga, riuscendo il 18 gennaio a far giungere rifornimenti alla città assediata. Nel gennaio 1944 una decisa controffensiva russa riuscì a cacciare i tedeschi dalla zona sud della città ponendo di fatto termine al lunghissimo assedio; più tardi, nella stessa estate del '44 anche le truppe finlandesi vennero ricacciate al di là della Baia di Vyborg e del fiume Vuoski. Nel caos del primo inverno di guerra nessun piano di evacuazione della città era attuabile e di fatto sia il centro urbano che i suoi sobborghi furono in completo isolamento fino al 20 novembre 1941 quando un corridoio venne aperto sulla superficie ghiacciata dal Ladoga permettendo l'arrivo di vettovagliamento agli assediati.[6] La capacità di resistenza dei leningradesi meravigliò molto gli alleati, spaventati dal repentino collasso delle armate sovietiche di fronte ai primi attacchi delle truppe naziste. Molti cattivi profeti già prevedevano una repentina caduta dell'impero sovietico, invece i semplici cittadini, anche solo continuando le loro solite occupazioni diedero un grande impulso morale alla resistenza.

07 settembre, 2012

Il monaco zen vietnamita Thich Nhat Hanh al Teatro Olimpico di Roma con il presidente Zingaretti

Il monaco zen vietnamita Thich Nhat Hanh al Teatro Olimpico di Roma con il presidente Zingaretti Dopo due anni è tornato a Roma il monaco zen vietnamita Thich Nhat Hanh, poeta e attivista per la pace e, insieme al Dalai Lama, una delle figure più rappresentative del buddhismo nel mondo. Al Teatro Olimpico, giovedì 6 settembre, alle ore 19.30, il Venerabile Maestro ha tenuto una conferenza stampa dal titolo “Città, culla della trasformazione”. Messaggio dell'evento: trasformare i momenti difficili della nostra vita invitandoci a godere del momento presente, dell’abbondanza che la Madre Terra ci offre, proteggendo il pianeta che ci ospita con la consapevolezza di essere tutti interconnessi: uomini, animali piante e minerali. All’appuntamento, patrocinato dall’Amministrazione provinciale di Roma e organizzato dall’Associazione Essere Pace, ha preso parte il presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti. Guida spirituale, ma anche ecologista attento, Thich Nhat Hanh è un pacifista convinto e vicino ai temi dell’attualità. Vive in esilio in Francia dal maggio 1966, dove ha creato Plum Village, una Comunita’ di Vita Consapevole, (www.plumvillage.org). Da più di 40 anni il suo maggiore impegno è verso la Pace: pace nell’individuo, pace nelle relazioni, in famiglia, nella società, nel mondo, pace tra le religioni, pace all’interno dello stesso buddismo”.

PROMEMORIA 7 settembre 1955 - Disordini di Istanbul: pogrom orchestrato dal Partito Democratico del primo ministro turco Adnan Menderes e dal Partito "Cipro è turca"

Disordini di Istanbul: pogrom orchestrato dal Partito Democratico del primo ministro turco Adnan Menderes e dal Partito "Cipro è turca". Una folla turca, precedentemente trasportata in città in camion, assalta la comunità greca di Istanbul per varie ore. Non solo 32 mutilati/feriti e donne stuprate, ma anche 13-16 morti durante/dopo il pogrom a causa delle bastonate e degli incendi intenzionalmente appiccati. Gravi i danni alle proprietà greche.