30 aprile, 2013

PROMEMORIA 30 aprile 1977 – Prima marcia delle Madri di Plaza de Mayo, che reclamavano informazioni sui figli desaparecidos, scomparsi.

Prima marcia delle Madri di Plaza de Mayo, che reclamavano informazioni sui figli desaparecidos, scomparsi. Madri di Plaza de Mayo (in spagnolo Asociación Madres de Plaza de Mayo) è una associazione formata dalle madri dei desaparecidos, ossia i dissidenti scomparsi durante la dittatura militare in Argentina tra il 1976 e il 1983. L'associazione è dedita all'attivismo nel campo dei diritti civili ed è composta da donne che hanno tutte lo stesso obiettivo: rivendicare la scomparsa dei loro figli e ottenerne la restituzione, attività che hanno svolto e svolgono da oltre un trentennio. I figli delle madri di Plaza de Mayo sono stati tutti arrestati e tenuti illegalmente prigionieri ("desaparecidos": letteralmente "scomparsi" in spagnolo) dagli agenti della polizia argentina in centri clandestini di detenzione durante il periodo che nella storia argentina viene annoverato come la guerra sporca, così chiamata per i metodi illegali ed estranei ad ogni diritto utilizzati dalla giunta militare, e la maggioranza di loro è stata prima torturata ed in seguito assassinata, e fatta sparire nella più assoluta segretezza. Il loro emblema, un fazzoletto bianco annodato sulla testa, è il loro simbolo di protesta che in origine era costituito dal primo pannolino, di tela, utilizzato per i loro figli neonati. Il loro nome è originato dal nome della celebre piazza di Buenos Aires, Plaza de Mayo, dove queste donne coraggiose si riunirono per la prima volta e da allora, ogni giovedì pomeriggio, esse si ritrovano nella piazza e la percorrono in senso circolare, attorno alla piramide che si trova al centro, per circa mezz'ora.

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